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ANATOMIA E BIOMECCANICA NEL CANTO
INTRODUZIONE
In questa relazione, l’obiettivo sarà quello di indagare la relazione tra il canto e la sua
biomeccanica nella performance.
Includendo vari aspetti, come salute, postura, infortuni da prestazione e prevenzione.
Conoscere i rudimenti dell'anatomia del sistema fonatorio è utile per chiunque voglia
imparare a cantare, soprattutto per evitare errori e dare una spiegazione alle sensazioni
che percepiamo durante le esibizioni.
ANATOMIA E BIOMECCANICA DEL SISTEMA FONATORIO
Per parlare e cantare correttamente è necessario coinvolgere tutto il corpo, oltre che le
corde vocali e la laringe; infatti nel processo dell’uscita di un suono vengono coinvolti
anche muscoli addominali e dorsali, i polmoni e la cassa toracica.
Ora analizziamo nello specifico quali sono le parti del corpo che entrano in funzione
quando si canta e quindi da cosa è composto il sistema fonatorio:
LA LARINGE
È fondamentalmente una valvola situata
nella parte superiore della trachea, la sua
funzione è quella di impedire che oggetti
estranei possano entrare nei polmoni.
In questa sezione sono presenti le corde
vocali che vibrano grazie al passaggio
dell’aria in mezzo ad esse.
LE CORDE VOCALI
Sono composte da fasci interni dei muscoli tiroaritenoidei e dai legamenti tiroaritenoidei
inferiori; sono rivestite dalla mucosa laringea. I movimenti di abduzione e di adduzione
delle corde vocali determinano l’apertura e la chiusura della glottide vocale.
Il tono della voce dipende dalla frequenza delle vibrazioni, dalla forma e dall’apertura
della glottide:
- nei toni acuti la glottide è simile ad una fessura, le
corde vocali si accorciano, restano tese e vibrano nelle
zone marginali.
-
- Nei toni gravi: le corde vocali sono rilassate e vibrano
in tutto il loro spessore. 2
LA FARINGE
È il tratto dove passa l’aria che respiriamo, si estende dalla parte inferiore della laringe
fino alla base del cranio.
Essa si scompone in Rinofaringe, Orofaringe e Laringofaringe:
- Rinofaringe: è composta dalle cavità nasali
-
- Orofaringe: comprende la cavità orale e gli organi mobili
-
- Laringofaringe: è il piano sovraglottico
IL TRATTO VOCALE
È un canale fonatorio costituito da:
- Le cavità della glottide, ovvero la parte superiore della laringe e della faringe.
- Le cavità nasali
- Le cavità orali 3
La sua funzione è quella di filtrare il suono, mantenendolo puro, in modo da rinforzare o
diminuire le armoniche.
LA RESPIRAZIONE COSTO-DIAFRAMMATICA E I POLMONI
Per un cantante, respirare nel modo corretto è fondamentale; la tecnica giusta è quella
di immettere aria nei polmoni, facendo attenzione a non gonfiare troppo la cassa
toracica e a non alzare le spalle. L’aria deve essere spinta verso la “pancia”, in questo
modo utilizziamo la parte bassa dei polmoni, costringendo il diaframma a spostarsi
verso il basso, grazie alla spinta dei polmoni. Una corretta respirazione, quindi, prevede
l’utilizzo dei polmoni in tutta la loro interezza.
Nel
momento in cui espiriamo, è necessario mantenere ben tonici i muscoli addominali, in
modo da fornire la giusta pressione sul diaframma e quindi regolare l’emissione dell’aria
come preferiamo; in questo modo lo svuotamento dei polmoni sarà costante e
prolungato nel tempo.
L’appoggio e il sostegno del fiato
Con il termine “appoggiare” si intende quella condizione che permette il controllo del
diaframma; esso deve essere mantenuto verso il basso e allargato dai muscoli
intercostali esterni, che mantengono ampio il suo perimetro e ne controllano la
tendenza a risalire.
Nel momento dell’attacco del suono, deve già essere presente la sensazione di
sostegno localizzata nella zona addominale; tale sensazione deriva dal fatto che
durante l’emissione di una frase musicale, il consumo di aria necessita di essere 4
controllato gradualmente, per garantire una pressione aerea adeguata.
LE RISONANZE
Le risonanze sono il processo attraverso il quale il suono che viene generato dalla
vibrazione delle corde vocali, viene rafforzato attraverso il passaggio nelle cavità di
risonanza.
Essendo cavità modificabili in volume e conformazione, per la presenza di organi mobili
(labbra, lingua, laringe, velo palatino) la voce subisce dei rinforzi armonici, mutando
timbro e “colore”.
C’è da sottolineare che le cavità si trovano dopo il punto di emissione del suono, e che
a vibrare è solamente l’aria che passa e non le cavità stesse.
La corretta emissione della voce, dipende dal bilanciamento della risonanza, ovvero lo
sfruttamento delle cavità che permettono un’amplificazione del suono; il nostro corpo
diventa a tutti gli effetti una cassa di risonanza.
Parliamo quindi di due cavità di risonanza:
-
- La cavità orale: dove sono coinvolti organi mobili come le labbra, la lingua, il
palato e il velo palatino.
-
- La cavità nasale: è lo spazio che si estende dal retro del naso alla faringe
superiore, essa ha come pavimentazione il palato che la separa dalla cavità
orale.
Allo stesso modo, il torace e il petto, non risuonano ma “consuonano”, quindi invece che
amplificare trasmettono solamente le vibrazioni
IL PROCESSO DI FONAZIONE
Durante questo processo, le corde vocali addotte vibrano in senso medio-laterale, sotto
l’impulso dell’aria respirata, suscitando un suono che si trasforma in parola a livello
della faringe e della bocca; ciò accade grazie al palato molle, alla lingua e le labbra. 5
L’intensità del suono è strettamente correlata alla forza con cui l’aria espirata permette
alle corde vocali di vibrare; l'altezza e il timbro dipendono dalla tensione, la lunghezza e
le modalità di contrazione delle corde vocali.
Le vibrazioni delle corde vocali vanno a pari passo con
quelle della nota che si vuole emettere, ad esempio se
eseguiamo un Do centrale, esse vibrano 256 volte al
secondo.
La trachea e il cavo orale, fungono da cassa di risonanza,
rafforzando i suoni prodotti nella laringe, modificandone il
timbro.
I REGISTRI VOCALI
I registri sono un ambito di frequenze che possiedono uno stesso timbro vocale, in cui
tutti i toni vengono percepiti come prodotti in modo simile.
Esistono quattro meccanismi vibratori laringei:
- M0: spesso descritto con il termine “vocal fry”, è molto utilizzato nel parlato e
come esercizio di riscaldamento; Questo meccanismo è caratterizzato da corde
vocali spesse e corte, con questo vengono prodotti i suoni più gravi del nostro
range vocale.
- .
- M1: è il meccanismo più utilizzato nella voce parlata e nel canto per eseguire le
frequenze gravi, medie e medio-acute del proprio range vocale.
- .
- M2: è il meccanismo che viene utilizzato nel canto per produrre note medie e
acute; la massa vibrante utilizzata è molto piccola, le corde vibrano solo nella
loro parte superficiale. A questo meccanismo sono associati termini come:
falsetto, voce di testa, registro leggero.
- .
- M3: è il meccanismo che viene coinvolto quando vengono eseguite le frequenze
più acute; come nel registro M2 è caratterizzato da un’ulteriore riduzione della
massa vibrante delle corde vocali. A questo meccanismo è associato il termine
fischio. 6
NUTRIZIONE
La richiesta energetica del cantante ha diverse caratteristiche specifiche.
Essa può essere immediata, come ad esempio quando bisogna fare una performance
breve, ma intensa, oppure quando si ha necessità di supporto a lungo termine, come ad
esempio un periodo di prove per uno spettacolo, concerto…
Per una corretta alimentazione bisognerebbe evitare alcuni alimenti, o comunque
usufruirne poco:
- Cibi troppo freddi o troppo caldi
- Prima di cantare bisognerebbe evitare di
mangiare pomodori, agrumi, alcol, insaccati,
gelato
- Cibi piccanti o troppo speziati
- Cibi molto salati
- Cibi molto grassi
- Cibi fritti
- Bibite gassate
- Latticini perché favoriscono la produzione di catarro e muco
- Caffè, the e cioccolato soprattutto perché potrebbero avere effetti diuretici e di
conseguenza disidratanti
Mentre mangiare molta frutta e verdura aiuta molto, soprattutto se si mangiano
determinati ortaggi ricchi di betacarotene che aiuta molto a mantenere le mucose sane
in particolare quelle orofaringee, come: 7
- Zucca
- Carote
- Patate dolci
- Albicocche
- Meloni
INFORTUNI TIPICI NEL CANTO
L'apparato fonatorio può essere colpito da malattie organiche o psichiche. Tra esse
vanno segnalate: tubercolosi laringea e difterite; laringiti, malattie esantematiche e delle
vie respiratorie; tumori; insufficienza testicolare; ictus cerebrali; paralisi centrali dovute a
cause patologiche o a traumi; paralisi dei nervi ricorrenti, per cause patologiche o per
traumi; paralisi isterica.
Gli infortuni del sistema fonatorio possono essere causati da:
- Rischi di natura non professionale: come ad esempio l’età, allergie
respiratorie, malattie del tratto respiratorio superiore, farmaci, abuso di alcol,
fumo, caffè e scarsa idratazione.
- .
- Rischi di natura professionale: che derivano da un utilizzo eccessivo della
voce, scarso riposo, stress, ansia, scarso riscaldamento delle corde vocali,
disidratazione, postura scorretta, cattiva alimentazione.
In base ai risultati dello studio “Valutazione della salute vocale nei cantanti
professionisti” (a cura di Claudia Giliberti, Raffaelle Mariconte, Fabio Lo Castro, Maria
Patrizia Orlando e Lucia Longo - Pubblicato nel volume dBA 2019 “Agenti fisici e salute
nei luoghi di lavoro” - Bologna) è stato rilevato che:
- Il 57 % delle persone analizzate, non presenta malattie dell’apparato fonatorio.
- Il 14 %, presenta iperemia della mucosa cordale posteriore. 8
- L’11 % presenta asimmetria delle corde vocali.
- Il 4 % presenta angiomi.
Il disturbo maggiormente segnalato è il reflusso gastro laringeo, presente nel 43% dei
casi, le donne risultano esserne colpite maggiormente.
La raucedine
Si tratta di un disordine ed è caratterizzato da alterazioni della qualità, altezza e
intensità vocale. In questo caso il timbro vocale subisce una variazione involontaria,
risultando più stridulo e acuto, compromettendo la comunicazione.
Disfonia e patologie benigne delle corde vocali
La disfonia consiste nell&rsqu