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Estratto del documento

Per acquistare il tiolo di start up, l’impresa deve essere in possesso di almeno uno di 3

criteri (requisiti):

- ReS -> quota di almeno 15% in attività di ReS

- Laureati magistrali -> almeno 1/3 di L con titolo di dottorato di ricerca o 2/3 con

laurea magistrale

- Brevetti -> depositaria di un brevetto registrato

Il concetto di strategia e le decisioni strategiche

Il termine strategia può riferirsi sia a un momento progettuale (intenzionale) o a un

risultato.

- In ottica progettuale, la strategia riflette un’intenzione, un risultato futuro

desiderato.

- In ottica di risultato, la strategia riflette le azioni intraprese per raggiungere il

risultato voluto.

In una visione integrata, la strategia riguarda la determinazione degli obbiettivi

dell’impresa e l’uso delle risorse necessarie per il perseguimento degli obbiettivi.

Il processo che porta al risultato strategico è complesso e la strategia iniziale è solo il

punto di partenza. In fase di implementazione non tutte le strategie vengono

deliberate, una parte può essere rimossa o abbandonata. Possono inoltre verificarsi

delle emergenze, cioè fattori non previsti, che inducono a modificare le azioni

intraprese.

La strategia si può quindi dividere in:

- Deliberata -> programmata

- Emergente -> nasce dall’apprendimento, esperienza e intuizione

Mentre le strategie deliberate precludono l’apprendimento, mentre quelle emergenti lo

alimentano.

I livelli di gestione

3 livelli gestione:

- Strategica -> ha per oggetto le decisioni fondamentali dell’impresa, che la

vincolano nel medio-lungo periodo e regolano i suoi rapporti con l’ambiente

esterno (es. crescere o no)

- Direzionale -> programmazione (def. Att. Da compiere), organizzazione (def.

Ruoli e resp.), controllo (val. ris.)

- Operativa -> traduce in azioni le attività definite a livello strategico e

direzionale

Le decisioni strategiche riguardano 3 livelli di strategia:

- Strategie di corporate-> investono l’intera impresa o gruppo e vengono assunte

dalla direzione

- Strategie di business-> riguardano l’attività di singole unità di business o

divisioni

- Strategie funzionali-> riguardano singole aree funzionali ((finanze, produzione,

marketing/vendite)

Crescita e sviluppo

L'obbiettivo dell'impresa è quello di accrescere il valore del capitale economico.

La crescita implica uno sviluppo. Lo sviluppo riguarda un cambiamento dei rapporti tra

impresa e ambiente. Lo sviluppo non implica necessariamente la crescita

dimensionale.

Le imprese possono crescere secondo 3 modalità:

- Sviluppo quantitativo -> si realizza all’interno dell’azienda (crescita

dimensionale tramite aumento fatturato, investimenti)

- Sviluppo qualitativo -> potenziamento delle competenze esistenti e sviluppo di

nuove competenze

- Sviluppo relazionale -> collaborazioni interaziendali

Alternative di crescita nella dimensione orizzontale e verticale

Vantaggi e svantaggi della crescita

- In mercati aperti e globalizzati, la crescita può essere un imperativo

- Crescere permette di attrarre talenti

- Non crescere e restare piccoli a volte porta delle criticità (insuff. Capitale

umano, pochi fondi)

- Crescere troppo o troppo rapidamente può comportare inefficienze

organizzative e rischi di soffocamento finanziario (over trading)

Modello di Greiner

Modello che individua 5 stadi di sviluppo (crescita) delle imprese. In ogni stadio si

creano le premesse di cambiamenti organizzativi che si producono negli stadi

successivi. Il passaggio da uno stadio all’altro è determinato da una crisi. Le fasi sono

crescita:

- Tramite creatività

- Tramite autorità

- Tramite delega

- Mediante coordinamento

- Mediante collaborazione

Il modello è stato criticato perché le PMI possono crescere in modi non lineari, con

strat. alternative Mappa delle modalità di crescita delle

PMI sulla base di 2 variabili:

- Crescita (per linee interne o

esterne)

- Relazioni (formale o informale)

Gli strumenti per la crescita

Si possono individuare diversi possibili strumenti che operano nelle singole imprese,

riconducibili alle economie:

- Di scala

- Di gamma

- Di esperienza

- Di elasticità e di adattabilità produttiva

- Di rete

- Di potere di mercato

- Di localizzazione

- Esterne di agglomerazione

Tutte queste diverse forme di economie permettono di contenere i costi medi totali

dell’impresa.

Una prima distinzione tra queste forme di economie si ha tra quelle che vengono

generate all’interno dell’impresa (che portano ad una riduzione dei costi di prod.) e

quelle che derivano dai rapporti che l’impresa stabilisce con soggetti esterni.

Le economie esterne hanno 2 caratteristiche:

- Sono generate dalle relazioni esterne che l’impresa detiene con una pluralità di

soggetti

- Non generano un impatto solo sui costi medi totali (come nelle economie

interne), ma possono produrre effetti positivi anche sui ricavi.

Alle economie interne appartengono le economie:

- Di scala

- Di gamma

Alle economie esterne appartengono le economie:

- Di rete

- Esterne di agglomerazione

Le economie di scala

Consistono nella riduzione del costo medio totale per effetto dell’aumento della

capacità produttiva.

Quindi, le economie di scala realizzano un vantaggio di costo a favore dell’impresa con

maggiori dimensioni rispetto ad una di dimensioni minori.

Nel BP

Avviene lo sfruttamento della massima capacità produttiva dell’impianto.

Non varia la capacità produttiva (max q.tà prodotto in un dato tempo), ma solo l’input

dei fattori variabili diretti.

Nel LP

Aumento della capacità produttiva dell’impianto, con diminuzione dei costi unitari di

produzione.

Si cerca di individuare la capacità produttiva ottima Xe, che consente di ottenere il

costo medio min di LP

Cambia la dimensione dell’impianto, ma non le tecniche produttive.

La dinamica delle economie di scala: U o L shaped

Una volta che l'azienda troverà il suo punto di minimo, cioè la quantità ottima da

produrre per avere il costo totale medio più basso, chiamato Dimensione Efficiente

Minima (DEF), l'impresa può vedere se:

- Aumentando la scala di produzione, il costo medio totale cresce, in questo caso

si avrà una curva a " U "

- Aumentando la scala di produzione, il costo medio totale rimane invariato, in

questo caso avremo una curva ad " L "

Le determinanti delle economie di scala

Possiamo individuare 5 fattori che spiegano l’esistenza delle economie di scala:

- L’esistenza di una soglia minima di impiego di una determinata risorsa

produttiva

- L’uso ripetitivo di una risorsa produttiva senza costi addizionali (es. brevetti,

marchi)

- Lo sfruttamento del livello di impiego ottimale di risorse combinate, il cui

impiego non è frazionabile -> necessità di adottare una scala di produzione pari

al minimo comune multiplo della capacità produttiva delle singole macchine.

- La dinamica area-volume di determinati input produttivi

- Forme di autoassicurazione

Economie di scala di gestione

Riduzione del costo medio che un’impresa di grandi dimensioni può conseguire (in

aggiunta alle economie di scala tecnologiche) grazie a una migliore suddivisione dei

compiti direttivi e di maggiore meccanizzazione dei processi amministrativi e

gestionali:

- Maggiore specializzazione

- Professionisti più qualificati

- Approvvigionamento facilitato

Cause delle diseconomie di scala (superato una certa dim, il costo medio totale sale):

- Eccessiva burocratizzazione

- Numerosità di livelli gerarchici

- Scarsa motivazione al lavoro dei dipendenti

Le Economie di gamma (scopo) (es. Granarolo, gruppo lattiero-caseario)

Consistono nella riduzione del costo medio totale grazie alla produzione congiunta,

nella stessa impresa, di due o più beni, comparativamente alla loro produzione

disgiunta in differenti imprese.

2 o più beni prodotti nella stessa impresa hanno un costo congiunto minore, rispetto

agli stessi beni prodotti in imprese separate.

Le economie di scala consentono risparmi di costo grazie all’incremento del volume di

produzione del singolo output mentre nelle economie di scopo, i risparmi di costo sono

ottenuti da un incremento della varietà dei prodotti

Le economie di esperienza

Consistono nella riduzione del costo medio totale grazie all’apprendimento che si

realizza nei metodi e processi di produzione di un determinato prodotto (grazie alle

conoscenze date dall’esperienze).

Tutte le imprese, a prescindere dal livello di produzione, beneficiano delle economie di

esperienza (sono dei vantaggi assoluti di costo). Ciò significa che, per effetto

dell’esperienza, a parità di altre condizioni, un’impresa longeva ha costi medi tot

inferiori rispetto a una nuova impresa (avviamento).

Le economie di elasticità

La comparazione tra due differenti impianti può non riguardare solo la loro dimensione

efficiente (il livello delle economie di scala), ma anche la diversa reattività dei loro

costi medi totali a fronte di una variabilità della domanda dei loro prodotti.

Per elasticità si intende la capacità di un impianto di sapersi adattare alle variazioni

della domanda, mantenendo la competitività dei costi.

Di fronte alla variabilità della domanda, può così essere preferibile dotarsi

dell’impianto che possiede una maggiore elasticità.

Il concetto di elasticità non deve essere confuso con quello di adattabilità produttiva,

che confronta 2 impianti con capacità produttive differenti (economie di adattabilità).

Esempio in figura

- In caso di staticità, la minimizzazione del costo tot corrisponde alla q.tà prodotta

X da B

- Con una oscillazione periodica della domanda, l’impianto A presenta un costo

medio tot inferiore

Comparazione delle economie interne

Economie di rete

Consistono nella riduzione del costo medio totale per un’impresa grazie all’adozione di

un determinato input (per esempio, una determinata tecnologia) che beneficia di una

ampia diffusione nel mercato.

Si hanno economie di rete, o network externality, quando il valore economico di un

determinato bene o servizio acquistato è tanto più grande quanto maggiore è il

numero delle unità vendute sul mercato (es. cellulare).

Un network good è un bene costituito da 2 elementi:

- Il valore autarchico -> valore il prodotto genera

Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
11 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher kenzop14 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia e gestione delle imprese e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Pencarelli Tonino.