
Ancora una denuncia da parte degli studenti per i test di ingresso che, tra ricorsi e irregolarità, danno parecchio da penare alle università italiane e, soprattutto, ai candidati che sognano un banco nelle varie facoltà. Questa è la volta di Chimica alla Sapienza di Roma. L'11 settembre scorso, quando un esercito di ragazzi si è presentato in aula per sottoporsi al test di ingresso, qualcuno si è accorto che nel questionario mancava la batteria di 10 domande di chimica. I test infatti, e gli studenti lo sanno bene, hanno un numero preciso di quesiti e in quel caso mancava proprio il pacchetto di chimica. Il primo ad accorgersene si è alzato ed è andato a chiedere spiegazioni in segreteria. Un errore nella consegna del plico e, quel giorno, in 20 si sono ritrovati a svolgere la prova sbagliata: quella di matematica al posto di chimica.
E' CAOS - Una ventina di studenti, che si erano iscritti al test di ingresso per accedere al corso di laurea in Chimica, nel giorno della prova dell’11 settembre si sono ritrovati davanti il quiz di Matematica. Alcuni candidati hanno notato immediatamente che nella prova mancavano le 10 domande previste dal bando per il loro indirizzo. Uno, in particolare, si è quindi presentato in segreteria per segnalare l’errore e lì hanno ammesso lo sbaglio alla cui origine ci sarebbe uno scambio di codici inseriti nel bando per via di un numero diverso.
LA PRIMA ISTANZA - Lo studente ha presentato un’istanza l’11 settembre stesso per potersi immatricolare al corso di laurea prescelto ma, ad oggi, è ancora in attesa di una risposta. Dalla Sapienza spiegano che “per legge ci sono trenta giorni di tempo per valutare un’istanza, la prima è stata presentata l’11 settembre quindi dall’11 ottobre inizieremo a rispondere”.
LA SAPIENZA RISPONDE - “Alcuni candidati – spiegano dall'Ateneo - si sono accorti dell’errore subito e quindi hanno consegnato in bianco, mentre altri se ne sono accorti solamente dopo, una volta tornati a casa, e quindi hanno consegnato il test completato”.