Test 2022 Professioni Sanitarie Cattolica: struttura e composizione della prova

Il prossimo giugno sarà online il bando relativo al test d'accesso alle Professioni Sanitarie presso l'Università Cattolica e valido per l'iscrizione all'anno accademico 2022/2023.

C'è grande attesa per il test che disciplina l'accesso a uno dei corsi nell'ambito delle professioni sanitarie e gli studenti, che hanno l'intenzione di intraprendere questo percorso di studi, sanno bene che dovranno prepararsi nel migliore dei modi per superare una prova, tra le più difficili di quelle inerenti ai test d'ingresso. Ma c'è anche chi, con grande lungimiranza, sta già da tempo preparando il test, che probabilmente andrà a sovrapporsi alla preparazione dell'esame di Stato per molti studenti.

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Test Professioni Sanitarie Cattolica 2022: Come è composta la prova

In attesa del bando, possiamo fornirvi al momento alcune delucidazioni circa la struttura della prova. Questa, molto probabilmente, si comporrà prevalentemente di quesiti di carattere logico-matematico, accompagnati dalle materie dell'ambito scientifico, vale a dire chimica, fisica e biologia. Inoltre i candidati dovranno affrontare sicuramente dei quesiti di cultura generale e dare prova di padroneggiare la lingua inglese ad un livello non inferiore del B1. Infine, verranno saggiate le conoscenze in materia etico-religiosa.

Professioni Sanitarie Cattolica 2022: Cos'è la Verifica delle Competenze Iniziali

Tutti gli studenti iscritti al primo anno di corso di una laurea triennale o magistrale a ciclo unico dovranno cimentarsi poi nella Verifica delle Competenze Iniziali (VPI). Si tratta di una prova obbligatoria volta a verificare il livello di preparazione degli studenti che iniziano il ciclo di studi. La VPI non costituisce un vincolo per l’accesso e per i corsi di studi come quello in esame, che prevede una prova di ammissione nazionale, la VPI è contenuta nella prova stessa.

Il superamento della Verifica è positivo se il candidato risponde esattamente ad almeno la metà dei quesiti inerenti alla chimica e alla fisica. In caso contrario, il candidato, qualora dovesse accedere al corso di studi, contrarrà un obbligo formativo aggiuntivo che dovrà riparare poi nel corso dell'anno.