
La riforma dell’accesso alle facoltà di medicina ci sarà, ma non quest’anno. I tempi ormai sono strettissimi ed è il ministro Giannini a mettere la parola fine a questa attesa estenuante per migliaia di studenti dell’ultimo anno delle superiori che vorrebbero sapere se, come e quando dovranno cimentarsi con il test per medicina 2015.
RIFORMA TEST INGRESSO MEDICINA NEL 2016 - Il ministro Giannini ha intenzione di rivedere le modalità dell’accesso a numero programmato per le facoltà di medicina e non ne ha fatto mai mistero, fin dai primi giorni del suo insediamento a viale Trastevere.
Ma i tempi ormai sono strettissimi e la riforma slitta di un anno. Così riporta il Sole24Ore a cui il ministro spiega anche le novità previste, comunque, per il test di medicina 2015.
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SOS ORIENTAMENTO – “Puntiamo già dal prossimo anno – spiega il ministro Stefania Giannini al Sole24Ore - a introdurre un serio orientamento in tutto le scuole, perché questo è essenziale per una prima scrematura in base all'autoesclusione degli studenti che scopriranno così da soli di non avere l'inclinazione per medicina”.
TEST INGRESSO MEDICINA 2015, RESTYLING – “Stiamo studiando – annuncia il ministro Giannini - una prova selettiva che elimini il test così come è stato finora, un calderone con 60 domande che non rispetta il principio del diritto allo studio e quello della meritocrazia. Per la riforma si partirà nel 2016 perché non vogliamo mettere a rischio la qualità del primo anno del corso di Medicina, secondo per qualità solo alla Francia, secondo tutti i ranking internazionali”.
CAMBIERA’ L’ACCESSO A MEDICINA – Sulle modalità di accesso alla facoltà di medicina si divide il mondo accademico e non solo. Gli studenti dei licei chiedono conferme e gli stessi Rettori delle università sono sul piede di guerra. Da valutare infatti c'è il caos generato dalle irregolarità durante le prove che scatenano valanghe di ricorsi da cui, solo quest'anno, sono state 5mila le immissioni in più tra i banchi di medicina: le facoltà rischiano il sovraffollamento. “Proprio in questi giorni – ha spiegato il ministro Giannini al Sole 24Ore - ne ho parlato con i rettori e con le forze della maggioranza a cui ho fatto capire l'esigenza di cambiare, con quale soluzione alternativa si vedrà. Il mio obiettivo resta quello di garantire l'accesso libero agli studenti che verranno misurati e selezionati in base agli esami e al loro curriculum".