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M.I.U.R. – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Dei seguenti scrittori, chi è l’autore del libro?
A) H. G. Wells
B) M. Shelley
C) G. Orwell
D) A. Huxley
E) J. Verne
9. Solo la terra, se ben coltivata, ha la capacità di fornire “prodotto netto”, solo l’attività agricola è in
grado di creare ricchezza e non semplicemente di trasformarla.
La tesi rimanda caratteristicamente ad UNO dei personaggi sotto elencati:
A) F. Quesnay
B) A. Smith
C) D. Ricardo
D) R. Malthus
E) J. Bentham
10. Solo UNA delle serie seguenti presenta tutti gli abbinamenti corretti.
La si individui:
A) Signorina Felicita/Gozzano. Ermione/D’Annunzio. Dora Markus/Montale. Laura/Petrarca
B) Laura/Petrarca. Signorina Felicita/Gozzano. Dora Markus/D’Annunzio. Ermione/Montale
C) Signorina Felicita/D’Annunzio. Laura/Petrarca. Ermione/Gozzano. Dora Markus/Montale
D) Ermione/D’Annunzio. Signorina Felicita/Montale. Dora Markus/Gozzano. Laura/Petrarca
E) Laura/D’Annunzio. Signorina Felicita/Gozzano. Dora Markus/Montale. Ermione/Petrarca
11. Si sta come
d’autunno
sugli alberi
le foglie
A quale dei seguenti poeti dobbiamo questi versi?
A) Ungaretti
B) Montale
C) Quasimodo
D) Saba
E) Pascoli
12. UNO dei seguenti personaggi ha coltivato un genere letterario che lo ha particolarmente distinto
da tutti gli altri.
Lo si identifichi.
A) Cicerone
B) Lucrezio
C) Catullo
D) Virgilio
E) Orazio
13. S’individui il termine che NON appartiene allo stesso campo semantico degli altri quattro:
A) briga
B) burla
C) scherzo
D) celia
E) beffa
14. «Un asino e una volpe, dopo aver formato una società di mutuo soccorso andarono a caccia. Capitò
loro d’imbattersi in un leone e allora la volpe davanti all’imminente pericolo, si accostò alla fiera e le
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promise l’asino come ricompensa, se l’avesse lasciata andar via incolume. Il leone glielo promise e
allora la volpe, dopo aver spinto l’asino nei pressi di una trappola, lo fece cadere dentro.»
(Da L’asino, la volpe e il leone, in Esopo, Favole, Bompiani, Milano, 1992, p. 163.)
Sapendo che il leone era bugiardo e che nel minor tempo possibile voleva mangiare il più
possibile e con il minor sforzo possibile, che cosa fece innanzitutto?
A) Sbranò la volpe
B) Sbranò l’asino
C) Cercò la collaborazione di un altro leone
D) Si limitò ad uccidere l’asino
E) Si pose sulle tracce lasciate giorni prima da un grosso elefante
15. «Ancora vent’anni fa era possibile elencare moltissimi filosofi, storici, sociologi, psicologi che i
giovani leggevano con avidità considerandoli dei maestri. [...] Prendete ora qualsiasi giovane e
domandategli quali autori legge abitualmente considerandoli dei maestri. Spesso non ne nominano
nemmeno uno. [...] Non sanno più la storia. Girano il mondo e non sanno localizzare su una carta
geografica dove sono gli Stati. Navigano in internet ma, poiché su internet ci sono solo frammenti,
fanno un minestrone di frammenti che non riescono a ordinare. [...] Non sono i giovani che sono
apatici, morti, ignoranti, pigri, siamo noi che non abbiamo capito che l’essere umano è, nel profondo,
un combattente, che ha al suo interno una spinta irrefrenabile a salire in alto. È questa che bisogna
risvegliare. Ma non la si risveglia con il “poverino, poverino” e con la pigrizia. E la si uccide con
l’indifferenza. La si risveglia solo additando una meta e dimostrando, con il tuo esempio, che ci credi e
che sei pronto a batterti insieme a loro per raggiungerla.»
(Da Francesco Alberoni, “In ogni giovane apatico si nasconde un combattente”, Corriere della Sera,
7/3/2005, p.1.)
Delle cinque considerazioni che la situazione descritta potrebbe far venire in mente SOLO UNA,
stando a quanto appena letto, sarebbe condivisa da Alberoni.
La si individui.
A) La presunta apatia dei giovani d’oggi riflette in realtà le carenze degli adulti, che non sanno
impegnarsi con loro nella comune rincorsa di nuovi traguardi
B) Al giorno d’oggi mancano le personalità eminenti di un tempo, dotate di straordinarie
prerogative intellettuali e culturali
C) Il tramonto delle grandi ideologie giustifica il disimpegno intellettuale e pratico di tanti
giovani rimasti senza “fedi”
D) La disaffezione di tanti giovani d’oggi nei confronti della lettura è la spia del carattere
meramente commerciale delle scelte editoriali dell’industria della carta stampata
E) Fare meno viaggi virtuali in internet ed aumentare quelli reali in giro per il mondo aiuterebbe i
giovani a ritrovare l’entusiasmo perduto
16. Con le sue opere riproducibili in serie, ironizzava sui meccanismi produttivi e di consumo tipici della
società industriale e ne denunciava le tendenze omologanti e spersonalizzanti. In certe realizzazioni, ci
mostra il volto di Marilyn Monroe replicato per venti, venticinque volte, oppure riproduzioni multiple
di una bottiglia di Coca Cola o di una scatola di zuppa Campbell.
Si tratta di UNO dei seguenti artisti:
A) Andy Warhol
B) Roy Lichtenstein
C) Robert Rauschemberg
D) Claes Oldenburg
E) Jasper Johns
17. Affermò che la soggettività umana, in questa vita, può cogliere l’Infinito, l’Assoluto tramite lo
strumento della ragione oppure, più caratteristicamente, tramite quelli del sentimento, della fede,
dell’intuizione, della fantasia, dell’arte. Rivendicò il carattere spirituale della natura, il suo essere un
tutto vivente, irriducibile agli schemi materialistico-meccanicistici. Esaltò il patrimonio di lingua, di
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tradizioni, di cultura che conferisce a ciascun popolo la propria identità nazionale. Rivalutò, con esiti
talora progressisti, talaltra conservatori, la storia come sviluppo continuo, necessario, provvidenziale,
restituendo dignità ad ogni epoca del passato, in particolare al Medioevo.
Si tratta di UNO dei seguenti fenomeni culturali:
A) Romanticismo
B) Illuminismo
C) Positivismo
D) Decadentismo
E) Classicismo
18. Il nome del movimento deriva da quello di un lavoratore, figura forse mitica, che per primo avrebbe
distrutto un telaio: fatto sta che al suo gesto s’ispirarono numerosi epigoni che, reagendo ai
cambiamenti introdotti dalla Rivoluzione industriale, distrussero o sabotarono numerose macchine,
considerate responsabili del peggioramento delle loro condizioni di lavoro e di vita.
Si tratta:
A) del luddismo
B) del populismo
C) del nichilismo
D) dell’anarchismo
E) dello stacanovismo
19. Dei seguenti abbinamenti di concetti di rilevanza storiografica con i relativi, pertinenti
personaggi storici, s’identifichi l’UNICO ERRATO:
A) Dispotismo illuminato/Giulio Cesare
B) Rivoluzione culturale/Mao
C) Socialismo in un solo Paese/Stalin
D) Rivoluzione permanente/Trockij
E) Grande Terrore/Robespierre
20. In quale anno ascese al soglio pontificio l’arcivescovo di Cracovia Karol Wojtyla, col nome di
Giovanni Paolo II?
A) 1978
B) 1968
C) 1980
D) 1970
E) 1975
21. Quale dei seguenti Stati non appartiene al medesimo continente cui appartengono gli altri
quattro?
A) Tanzania
B) Thailandia
C) Vietnam
D) Laos
E) Cambogia 5
22. Una ormai lunga esperienza dimostra che cibi integrati, carni provenienti da allevamenti artificiali, o
congelate; cereali, verdura e frutta ottenuti in terreni chimicamente concimati ed in coltivazioni in cui
si usano largamente antiparassitari non comportano pericoli, purché vi sia un minimo di educazione
dei consumatori. Così una lunga esperienza comprova pure che cibi conservati in vari modi
mantengono a lungo ottime caratteristiche nutritive, e non causano disturbi di sorta.
Naturalmente ciò è vero purché le cose siano fatte onestamente e vengano rigorosamente osservate le
norme igieniche nella preparazione, nella conservazione e nell’uso degli alimenti impiegati.
(G.E.Luraghi, Le macchine della libertà, Bompiani, Milano,1981)
Delle cinque considerazioni proposte SOLO UNA, stando a quanto appena letto, sarebbe
condivisa dall’autore. La si individui.
A) la tecnologia, se usata onestamente, può migliorare la produzione e la conservazione dei cibi
B) qualsiasi apporto di carattere industriale è da considerarsi negativo nel campo
dell’alimentazione
C) il pericolo per l’uso di cibi conservati sta esclusivamente nella diseducazione dei consumatori
D) i trattamenti chimici, se fatti onestamente, rendono il cibo conservato migliore di quello fresco
E) l’uso efficiente delle tecnologie nella produzione e nella conservazione degli alimenti è privo
di pericoli
23. Quando l'agricoltura si diffuse a latitudini più elevate, venne inevitabilmente confinata in gran parte ad
altipiani ben drenati e con terreni leggeri, sebbene questi fossero necessariamente meno produttivi
delle terre basse e alluvionali: l'aratro semplice, infatti, non poteva domare questi terreni più ricchi.
(L.White, Tecnica e società nel medioevo, Il Saggiatore, Milano, 1967)
SOLO UNA, delle cinque considerazioni seguenti, è condivisa dall’autore.
L'agricoltura primitiva si diffonde negli altipiani perchè:
A) i terreni leggeri erano più facilmente arabili dei ricchi ma duri terreni di pianura
B) l'invenzione dell'aratro semplice aveva permesso di arare anche i pendii
C) il lavoro di aratura andava perso con le frequenti alluvioni
D) le terre basse erano più lavorabili ma poco ricche e quindi meno produttive
E) i terreni a latitudini più elevate erano meno produttivi
24. «La vocazione guerriera delle amazzoni è già nel nome, che viene dal greco mazòs, cioè mammella,
per cui amazòs significa senza una mammella, ad indicare la mutilazione cui venivano sottoposte da
bambine le amazzoni per poter tirare con l’arco e maneggiare più agevolmente il giavellotto. [...] Non
è da meno [...] la mitologia germanica, con le sue vergini guerriere che sorvolano il campo di battaglia
sui loro cavalli per raccogliere gli eroi caduti e portarli al cielo. Le valchirie sono “coloro che scelgono
i morti” [...] meritevoli di essere condotti nel Walhalla, l’Olimpo del Nord, dove li aspetta un’eterna
beatitudine a base di birra ed idromele, e interminabili cacce al divino cinghiale.»
(Da Franco Cuomo, Gli ordini cavallereschi, Newton Compton, Roma, 2001, pp. 232 e 235.)
Nel brano riportato manca quanto occorre per giustificare una delle considerazioni seguenti. La
si individui:
A) le amazzoni nutrivano disinteresse per la destinazione delle anime delle compagne cadute in
battaglia
B) le amazzoni, giovanissime, venivano tutte sottoposte a quella che noi definiremmo una
mastectomia
C) le valchirie conducevano i caduti eletti in una specie di paradiso connotato da aspetti di terrena
sensualità
D) cacce interminabili e grandi bevute di birra e idromele attendono in cielo gli eroi raccolti dalle
valchirie
E) le amazzoni erano più sollecite della propria efficienza in battaglia che della propria integrità
fisica
25. «All’inizio il bottone fu trattato come fosse un ornamento, fabbricato e venduto dai gioiellieri. Le
donne erano disposte a spendere e a fare spendere talmente tanti denari ai famigliari per tale acquisto,
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da incorrere nel rigore delle leggi contro il lusso [...]. Progressivamente la funzione pratica dei bottoni
passò in primo piano e i bottoni furono fatti di ottone o di rame, o di vetro [...]. I bottoni permisero per
la prima volta alle donne del XIII secolo di portare vesti aderenti che danno slancio alla figura, e di
modellare la forma del braccio con maniche strette. Al desiderio di sfoggiare comunque grande
quantità di tessuto, indice di ricchezza, che l’uso dei bottoni evidentemente contrasta, si supplì con lo
strascico e con la sovrapposizione di diversi capi di vestiario [...]. I bottoni però, oltre a permettere di
aprire e chiudere lo scollo degli abiti e le maniche, resero quest’ultime addirittura completamente
staccabili. [...] Il detto: “È un altro paio di maniche” ci giunge proprio dal Medioevo, quando per
necessità pratica, o [...] per esigenza decorativa, le maniche potevano essere riposte in una cassapanca