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Sintesi
Prova di ammissione a Veterinaria anno 2000-2001, risposte commentate

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Estratto del documento

B)

C) 10

M.U.R.S.T. - Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica

D)

E)

56. Lanciando tre volte una moneta non truccata, qual è la probabilità che escano tre croci?

A) 0

B) 0,3

C) 3/8

D) 1/8

E) 8/3

57. Per quali numeri risulta divisibile 1250?

A) solo per 10

B) E' divisibile solo per 2 e per 5

C) E' divisibile solo per 2 per 5 e per 10

D) Nessuno

E) Nessuna delle risposte indicate è corretta

58. Quali sono i due numeri la cui somma risulta 56 e che sono proporzionali a 2 e 5 secondo lo stesso

coefficiente?

A) I due numeri sono 35 e 26

B) I due numeri sono 16 e 40

C) I due numeri sono 20 e 36

D) I due numeri sono 27 e 29

E) Le informazioni non sono sufficienti per poter calcolare i due numeri

è definita:

59. L’espressione − + −

3 x x 3

A) per x<3

B) per ≤ 3

x

C) per x>3

D) per ≥ 3

x

E) per x=3 11

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3

60. L’equazione − =

x 27

A) è impossibile perché non esiste la radice quadrata di un numero negativo

B) ha come soluzione = −

x 3

C) ha come soluzione x=9

D) ha come soluzione = −

x 9

E) ammette soluzioni diverse da quelle indicate nelle altre risposte

Test di Logica e Cultura Generale

61. "Che cos'è un mito?" E' "un lungo discorso": questa la distratta - forse solo apparentemente distratta -

definizione di Alexandre Dumas, che di miti se ne intendeva, tanto da averne creato più di uno. Credo che allo

stesso modo risponderebbero i tre coautori del dizionario Miti e personaggi della modernità.

Apparente semplicità, segreta complessità: questa formula vale per i "miti" moderni come per i miti classici.

Nella Grecia antica il "lungo discorso" - senza il quale non esisterebbe il mito - aveva introdotto una serie

vertiginosa di varianti che a volte si limitavano a correggere una sfumatura e altre volte rovesciavano

completamente il significato di un personaggio: Ulisse e il valoroso Achille adottano ogni sorta di sotterfugi

per sottrarsi alla guerra di Troia, l'infedele Elena infedele non è, perché a fuggire con Paride è stato un suo

simulacro, la fedele Penelope va a letto con tutti i Proci ... Varianti analoghe, fondate sulla riabilitazione o

sullo smascheramento, non sono estranee al nostro tempo: così, per esempio, lo studioso spagnolo Gregorio

Maranon individuò, nella figura di Don Giovanni, i tratti dell'omosessualità e dell'impotenza; Federico Fellini

rappresentò il vitale Casanova come una funebre marionetta; il regista Konicev nel 1964 vinse il premio

Stalin con un film in cui l'indeciso Amleto appariva nelle vesti di un tortuoso e implacabile discepolo di

Machiavelli...

Anche se le integrazioni possibili sono tante, Miti e personaggi offre un ricco repertorio e bellissime tracce per

ricerche, saggi, tesi di laurea. L'ultima voce è Zarathustra, l'antico maestro persiano diventato un "mito della

modernità" nel 1883, per opera di Nietzsche.

da MITI . Il catalogo della modernità, di Giovanni Mariotti. Corriere della Sera, 18/11/98

UNA sola delle seguenti affermazione NON è rigorosamente DEDUCIBILE dal testo di Giovanni Mariotti

sopra citato:

A) nonostante la loro apparente semplicità, le figure del mito possono suscitare varie e diverse interpretazioni

B) spesso è bastato correggere una sfumatura per modificare il carattere dei personaggi mitici

C) Maranon e Fellini hanno compiuto un’opera di smascheramento nei confronti del personaggio del seduttore

D) nell’antichità, come oggi, il personaggio del mito ha caratteristiche costanti con cui si identifica

E) Il catalogo steso da Mariotti è ricco, anche se non esauriente al punto di non lasciare fuori nulla di ciò che

concerne i miti

62. Tra le considerazioni qui elencate, UNA NON ha FONDAMENTO nel testo di Mariotti (riferimento

test 61):

A) Amleto è tradizionalmente considerato un eroe pieno di incertezze, ma può anche essere assunto a esempio di

“virtù” machiavelliana

B) tra i miti diffusi dell’antichità ci sono quelli legati alla guerra di Troia e ai suoi antecedenti

C) Elena, celebrata nel mondo greco per la sua bellezza, non sempre fu l’emblema della infedeltà più funesta

D) nell’Ottocento anche la filosofia si è interessata ai miti, e non solo a quelli del mondo greco classico

E) il gusto di dissacrare e contraddire la tradizione e i suoi miti è caratteristico del mondo moderno

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63. Completa la proporzione tenendo conto del carattere tradizionalmente attribuito ai personaggi mitici citati

nell’articolo di Mariotti (riferimento test 61):

seduzione : don Giovanni =

A) Elena : infedeltà

B) Persia : Zarathustra

C) Casanova : Visconti

D) fedeltà : Penelope

E) Zarathustra : saggezza

64. "...io non penso - ha scritto Natalia Ginzburg sulla Stampa - che la vicenda di Rushdie riguardi soltanto gli

intellettuali o il mondo della cultura: si tratta d'una vicenda che riguarda tutti. E' condannata a morte, in

Rushdie, la libertà del pensiero, la tolleranza per le infinite idee e fantasie che crescono e fermentano sotto il

sole: e questi beni sono proprietà di tutti. Della libertà del pensiero tanti se ne infischiano, o credono

d'infischiarsene, oppure sono troppo assillati da altre privazioni per ricordarsi che esista; e tuttavia se questi

beni vengono a mancare, la vita a un tratto gli diventa uno straccio, sappiano essi o non sappiano spiegare a se

stessi il perché".

UNA sola delle seguenti affermazione NON è rigorosamente DEDUCIBILE dal testo di Natalia Ginzburg

sopra citato:

A) la difesa della libertà riguarda in realtà tutti gli uomini, non solo e non soprattutto gli intellettuali

B) il primo e sommo dovere dell’uomo civile è la difesa della propria e altrui libertà di pensiero e di espressione

C) non sempre la mancanza di consapevolezza dell’importanza della libertà di pensiero è dovuta a colpevole

pigrizia mentale

D) la privazione della libertà rende gli uomini consapevoli di quanto la libertà stessa sia essenziale nella vita di

ciascuno

E) perseguitare un uomo per le sue idee, le sue fantasie, le sue parole, significa privare la società di un bene che è

di tutti

65. ”Credo di poter affermare che nella ricerca scientifica, né il grado di intelligenza né la capacità di eseguire e

portare a termine con esattezza il compito intrapreso, siano i fattori essenziali per la riuscita e la

soddisfazione personale. Nell'una e nell'altra contano maggiormente la totale dedizione e il chiudere gli occhi

davanti alle difficoltà: in tal modo possiamo affrontare problemi che altri, più critici e più acuti, non

affronterebbero. ....Il fatto che l'attività svolta in modo così imperfetto sia stata e sia tuttora per me fonte

inesauribile di gioia, mi fa ritenere che l'imperfezione nell'eseguire il compito che ci siamo prefissi o ci è stato

assegnato sia più consona alla natura umana così imperfetta che non la perfezione".

R.Levi Montalcini: Elogio dell'imperfezione.

Quali sono, per la Montalcini, le doti essenziali per lo scienziato che vuole riuscire nella ricerca e trarne

soddisfazione? (una sola risposta è rigorosamente deducibile dal testo)

A) Passione e coraggio

B) Atteggiamento vigile e autocritico

C) Forte coscienza dei propri limiti

D) Acume intellettuale e efficienza

E) Intelligenza e distacco

66. "...il conferenziere parlava di cose, di fatti e di situazioni artistiche non ancora entrate nel nostro orizzonte, i

quali affioravano in margine soltanto come ombre, in virtù del suo discorso perennemente pericolante (il

conferenziere infatti è balbuziente); e lo ascoltavamo con la fantasia vagamente eccitata di bambini che

ascoltino una fiaba senza comprenderla, mentre la loro mente tenera se ne arricchisce tuttavia, quasi per un

singolare e sognante presentimento. ( ... ) 13

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Mi si crederà se dico che questo è il modo di imparare più intenso e orgoglioso e forse anche il più propizio - il

modo d'apprendere anticipando, d'imparare scavalcando lunghi tratti di ignoranza -? Come pedagogo non

dovrei forse raccomandarlo, ma che giova? Io so che i giovani lo preferiscono e credo che col tempo lo spazio

saltato si colma da sè..."

Thomas Mann: Doctor Faustus, Mondadori, Milano

UNA sola delle seguenti considerazioni E' rigorosamente DEDUCIBILE dal testo citato di Thomas Mann:

A) l’insegnamento graduale e codificato non può dare frutti eccellenti come quello stimolante e anticonformista

B) ascoltare senza comprendere lascia un segno nell’immaginazione, ma non nell’intelletto, e eccita senza frutto

la fantasia

C) il soggetto narrante è un insegnante di professione che mostra di aver fiducia nelle capacità dei giovani di

apprendere in modo non tradizionale

D) un buon maestro commisura sempre la difficoltà di ciò che insegna con la maturità intellettuale e culturale dei

suoi discepoli

E) è controproducente, in quanto suscita atteggiamenti di presunzione, parlare ai giovani di cose estranee alla

loro cultura e superiori alle loro forze intellettuali

67. “L’homo sapiens che moltiplica il proprio sapere è il cosiddetto uomo di Gutenberg. E’ vero che la Bibbia

stampata da Gutenberg tra il 1452 e il 1455 ebbe una tiratura (per noi oggi risibile) di 200 copie. Ma quelle

200 copie erano ristampabili. Il salto tecnologico era avvenuto. E dunque è con Gutenberg che la trasmissione

scritta della cultura diventa potenzialmente accessibile a tutti.

Il progresso della riproduzione a stampa fu lento ma costante e culmina nell’avvento - a cavallo tra il ‘700 e

l’800 - del giornale che si stampa ogni giorno, del “quotidiano”. Nel contempo, dalla metà dell’800 in poi,

comincia un nuovo e diverso ciclo di avanzamenti tecnologici. Primo, l’invenzione del telegrafo, poi quella del

telefono. Con queste due invenzioni spariva la distanza e cominciava l’era delle comunicazioni immediate. La

radio, anch’essa un eliminatore di distanze, aggiunge un nuovo elemento. Una voce facile da diffondere in

tutte le case. La radio è il primo formidabile diffusore di comunicazioni, ma un diffusore che non intacca la

natura si

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