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Ministra Anna Maria Bernini

La riforma dell'accesso a Medicina è stata approvata dal Consiglio dei Ministri.

Ad annunciarlo è stata la ministra dell'Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che al termine della riunione del Governo ha espresso con chiarezza l'obiettivo di questo cambiamento radicale: "Per troppo tempo il sogno di diventare medico è stato ostacolato da quiz, costosi corsi privati e trasferimenti all'estero.

Questo è stato il 'numero chiuso': un meccanismo che ha escluso più che valorizzato talenti, vocazioni e speranze. Oggi scriviamo una pagina nuova. Con la riforma approvata in Consiglio dei ministri, dal prossimo anno accademico l'accesso a Medicina sarà finalmente aperto: niente test d'ingresso, ma un primo semestre libero, durante il quale si farà vera formazione universitaria".

Un primo passo dunque, spiega Bernini, che sarà seguito entro fine mese dai decreti ministeriali che forniranno ulteriori dettagli utili agli studenti.

Indice

  1. Chimica, Fisica e Biologia al centro
  2. Ulteriori dettagli in arrivo
  3. Più posti per un sistema sanitario più forte

Chimica, Fisica e Biologia al centro

Nel frattempo, è ufficiale in via definitiva che i test d’ingresso sono ormai un ricordo del passato. Il ruolo cruciale, con la nuova riforma, sarà affidato al primo semestre di corso. Come spiega la ministra Bernini: "Gli studenti inizieranno il loro percorso con tre materie fondamentali: Chimica, Fisica e Biologia. Saranno questi esami a definire, in modo trasparente e meritocratico, l'accesso al secondo semestre. Esami sulle competenze acquisite in aula, non più test su domande generiche. È una svolta", sottolinea Bernini.

Ulteriori dettagli in arrivo

Dopo l’approvazione in Cdm, resta da capire come si svolgeranno esattamente questi esami e come sarà organizzata la didattica. I pareri positivi di Camera e Senato, tra le osservazioni presentate hanno suggerito di far svolgere agli studenti esami scritti e in simultanea su tutto il territorio nazionale.

La ministra comunque rassicura: "Entro fine mese approveremo anche i decreti ministeriali con tutti i dettagli: dalle modalità di svolgimento degli esami all'erogazione della didattica, sulla quale gli atenei avranno autonomia di scelta ma che sarà svolta sia in presenza che a distanza, per garantire inclusione e qualità".

Più posti per un sistema sanitario più forte

Questa riforma, però, non guarda solo agli studenti ma anche al futuro del nostro sistema sanitario. La ministra Bernini sottolinea come questo cambiamento possa portare a un aumento dei posti disponibili e a un "rafforzamento concreto del nostro Sistema sanitario nazionale".

Un'ottima notizia per tutti che, se si trasformasse in realtà, si tradurrebbe in più opportunità per i medici: "Non sono slogan - ribadisce la Ministra - ma un cambio di prospettiva. Ampliamo le opportunità, valorizziamo i talenti. Questo è diritto allo studio, questo è credere nelle ambizioni e nei talenti degli studenti".