
Per chi si chiede cosa succederà nei prossimi anni al test di ingresso per le facoltà di Medicina, da sempre un ostacolo per migliaia di aspiranti medici, ciò che sappiamo è che se si sta andando verso il suo superamento. La riforma dell'accesso a Medicina, che ha ricevuto il primo via libera dal Comitato ristretto della commissione Cultura e Istruzione del Senato - e che dovrà proseguire il suo iter prima di essere definitiva - prevede l'iscrizione libera al primo semestre senza passare attraverso il test. Gli studenti saranno valutati sulla base degli esami del primo semestre per determinare l'ammissione al secondo semestre.
La riforma non solo punta a democratizzare l'accesso agli studi medici, ma anche a riconoscere i crediti formativi per chi non riesce ad accedere al secondo semestre, facilitando il passaggio a facoltà affini. Vediamo quello che c’è da sapere.
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Medicina, verso l’abolizione del numero chiuso
La riforma dell'accesso alla facoltà di Medicina, secondo quanto annunciato negli ultimi mesi dal ministro Bernini, prevede che ci si potrà iscrivere liberamente al primo semestre di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria senza dover sostenere alcun test d'ingresso.
Un cambiamento epocale, accolto con entusiasmo da molti studenti e famiglie che da anni criticano il sistema del numero chiuso. Il nuovo modello vuole che durante il primo semestre gli studenti saranno valutati attraverso gli esami previsti, e solo chi conseguirà tutti i crediti formativi universitari (CFU) e si posizionerà in una buona posizione nella graduatoria nazionale potrà accedere al secondo semestre e continuare gli studi.
Quando verrà tolto il numero chiuso a Medicina?
L'abolizione del numero chiuso per Medicina sarebbe prevista già per il 2025/2026, anche se ancora l’iter è lungo e complicato. Il governo ha dodici mesi dalla data di entrata in vigore della legge per adottare i decreti legislativi necessari alla revisione delle modalità di accesso.
L'obiettivo è garantire programmi uniformi e coordinati, armonizzare i piani di studio e stabilire un numero complessivo di crediti formativi a livello nazionale. Questa transizione è vista come un passo in avanti verso un sistema educativo più inclusivo e meritocratico, dove l'accesso alla professione medica dipenderà maggiormente dalle capacità e dall'impegno dello studente durante il primo semestre.
Come funzionerà l’accesso a Medicina 2025/2026?
Nel nuovo sistema che dovrebbe partire dal 2025, l'accesso al secondo semestre dei corsi di Medicina, Odontoiatria e Veterinaria sarà subordinato al conseguimento di tutti i CFU del primo semestre e alla collocazione in una posizione utile nella graduatoria di merito nazionale.
Gli studenti dovranno iscriversi obbligatoriamente e gratuitamente anche a un altro corso di laurea di area biomedica, farmaceutica, sanitaria o veterinaria come seconda scelta. In caso di mancata ammissione al secondo semestre, potranno quindi proseguire gli studi nella facoltà scelta come seconda opzione, utilizzando i crediti formativi acquisiti.
Ministro Bernini: “Lavoriamo per superare il numero chiuso e puntare all’eccellenza formativa”
Così aveva scritto sui suoi profili social Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della Ricerca: “Trasparenza, equità, merito: è su questi principi che il governo e il ministero vogliono riformare l’accesso a Medicina, combinando le legittime aspirazioni degli studenti alle necessità del sistema sanitario. Sappiamo che nei prossimi anni potremo formare almeno 30mila futuri nuovi medici, ai quali dobbiamo garantire una preparazione di qualità, attenta soprattutto alle opportunità che le nuove tecnologie offrono in campo medico. Stiamo lavorando ad una riforma strutturata che superi il numero chiuso e punti all’eccellenza formativa e alla valorizzazione delle competenze”.