
Ormai è noto: l'ammissione a Medicina subirà un cambiamento epocale. E, probabilmente, questo avverrà già nel 2025.
Recentemente si è diffusa la notizia che la selezione per Medicina, dopo il superamento degli esami del primo semestre-filtro, sarebbe stata comunque basata su un test a quiz. Questo era quanto previsto dal disegno di legge 915.
Tuttavia, il 16 ottobre, la VII Commissione ha prodotto un testo unificato che raccoglie tutti i DDL (disegni di legge) riguardanti l'accesso a Medicina.
Tale testo unificato rimescola nuovamente le carte in tavola: non ci sarà nessun test a fine primo semestre: i criteri di selezione saranno basati sui risultati ottenuti negli esami del primo semestre.
Vediamo più nel dettaglio i cambiamenti previsti dalla riforma.
Indice
Accesso Medicina 2025, il testo unificato della riforma: cosa prevede?
Il testo unificato del 16 ottobre 2024, frutto del lavoro della VII Commissione del Senato, raccoglie diversi disegni di legge, tra cui il DDL 915.
La riforma segna un punto di svolta importante: il Governo ha ricevuto la delega per definire le modalità di accesso alla facoltà di Medicina, basandosi sui risultati accademici degli studenti piuttosto che su un test di ingresso.
La selezione sarà quindi posticipata, permettendo agli studenti di iscriversi liberamente al corso e di affrontare il primo semestre, che diventa il vero banco di prova.
L'obiettivo della riforma è di valutare il merito su un periodo più lungo, dando agli studenti l'opportunità di dimostrare le loro capacità attraverso una serie di esami, piuttosto che essere giudicati in base alle performance su un unico test.
Ma attenzione: tra le altre cose, nel testo unificato si legge anche che verranno individuati anche “criteri di sostenibilità per l'iscrizione al primo semestre dei corsi di laurea che siano commisurati alla disponibilità dei posti dichiarata dalle università”.
Fine del test di Medicina: ammissione fondata sul semestre-filtro
Il tradizionale test a quiz sarà sostituito da una valutazione basata esclusivamente sui risultati degli esami del primo semestre-filtro.
Gli studenti potranno quindi iscriversi liberamente al primo anno del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, ma dovranno superare tutti gli esami previsti per continuare al secondo semestre. Solo chi dimostrerà di avere una buona media, collocandosi in posizione utile in graduatoria, potrà continuare il percorso e garantirsi un posto in facoltà.
“L'ammissione al secondo semestre”, si legge nel testo unificato, sarà “subordinata al conseguimento di tutti i crediti formativi universitari (CFU) stabiliti per gli esami di profitto del primo semestre svolti secondo standard uniformi nonché alla collocazione in posizione utile nella graduatoria di merito nazionale”.
Primo semestre Medicina: quali saranno gli esami?
Ma di quali esami parliamo? Per ora non è dato saperlo.
Quello che sappiamo è che si sta lavorando per approntare “programmi uniformi e coordinati”, oltre che a una “armonizzazione dei piani di studio dei medesimi corsi, per un numero complessivo di crediti formativi universitari (CFU) stabilito a livello nazionale”.
Cosa succede agli studenti che non superano gli esami?
Per evitare che chi non riesca a superare gli esami del primo semestre perda completamente l'anno, la riforma prevede che gli studenti possano trasferirsi in altre facoltà affini, come quelle sanitarie, biomediche o farmaceutiche.
In questo modo, potranno mantenere i crediti ottenuti e continuare i propri studi senza perdere tempo e spendere altri soldi per l’iscrizione. Ma questo, si legge, “solo qualora siano stati conseguiti tutti i CFU stabiliti per gli esami di profitto del primo semestre, ai fini del proseguimento, anche in sovrannumero, in un diverso corso di studi”.
Quali sono le tempistiche?
Il testo unificato prevede che il Governo stabilisca i dettagli dei criteri di selezione entro dodici mesi dall'approvazione della riforma.
Sarà compito dell’esecutivo definire esattamente quali saranno gli esami che gli studenti dovranno affrontare e come sarà stilata la graduatoria nazionale per l’accesso al secondo semestre.
L'intento è quello di creare un sistema più meritocratico, che premi il merito accademico e renda l'accesso a Medicina non più legato a un singolo test, cercando di evitare le distorsioni tipiche del sistema precedente.
Secondo quanto affermato dalla ministra Bernini, l’obiettivo è quello di introdurre il nuovo sistema già dal prossimo anno accademico 2025/26.