Rivoluzione in arrivo per gli aspiranti medici: l'abolizione del tradizionale test di ammissione per accedere alla facoltà di Medicina apre nuovi scenari, rendendo l’accesso al corso di laurea più inclusivo.
Tuttavia, il percorso verso la tanto ambita carriera sanitaria non sarà privo di ostacoli.
Secondo quanto previsto dalla riforma che sta avanzando il suo iter in Parlamento, il test di Medicina, che tanti studenti temevano, sarà sostituito da un semestre-filtro, una prova indiretta per selezionare chi potrà continuare il cammino.Ma come funzionerà esattamente questo primo semestre di Medicina? E davvero verrà abolito il test di Medicina?
Come si accederà a Medicina
Dimenticate il test d'ingresso come lo avete sempre conosciuto. A partire dal prossimo anno accademico (almeno stando alle previsioni del Ministero), per iscriversi alla facoltà di Medicina e Chirurgia basterà pagare le tasse universitarie presso l’ateneo scelto.
Il primo semestre sarà aperto a tutti, senza selezioni iniziali. Si prevede quindi un alto numero di iscritti, considerando i circa 60mila candidati che, ogni anno, provano a superare il test.
La novità, viene da sé, permette a molti più studenti di inseguire il sogno di diventare medici, ma allo stesso tempo crea una sfida maggiore nel primo semestre, dove la selezione sarà comunque presente, seppur sotto una forma diversa.
Come funziona il semestre-filtro di Medicina?
Durante il semestre-filtro, gli studenti dovranno affrontare degli esami su materie specifiche e caratterizzanti, i cui risultati saranno comunque riconosciuti per percorsi formativi alternativi
Questo si configurerà, inoltre, come una specie di orientamento durante il primo semestre: gli studenti potranno rendersi conto autonomamente se il tipo di studio scelto è consono alle loro aspettative e aspirazioni.
In caso di mancata ammissione al secondo semestre, i crediti acquisiti saranno riconosciuti per proseguire in altri percorsi di studio.
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