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Ottimo solvente (ossidi, acidi, sali anidri si sciolgono sviluppando
calore per l’idratazione dei loro ioni, i sali idrati con abbassamento
di temperatura), l’acqua reagisce con i metalli alcalini a freddo, con
altri a caldo; si combina con gli ossidi formando gli idrossidi e con
le anidridi per dare acidi. La sua presenza è indispensabile in
molte reazioni chimiche dimostrandosi ottimo catalizzatore. 7
La struttura geometrica dell’acqua
dalla teoria del caos ai frattali
L’elaborazione al computer della matematica astratta ha posto le
basi di una teoria scientifica rivoluzionaria: la teoria del caos.
La turbolenza dell’acqua è stata una delle muse ispiratrici di
questa teoria fisica. La scienza del caos studia l’apparentemente
casuale.
Tutti i sistemi biologici costituiti da materiale acquoso sono
governati da sistemi non lineari, caotici e imprevedibili. Tuttavia gli
scienziati hanno trovato un ordine sorprendente dietro al caos.
Risolvendo complesse equazioni matematiche al computer e
visualizzando i dati, sono apparsi disegni formati da curve e spirali
ripetute: i Frattali. 8
Il termine frattale fu coniato nel 1975 dal matematico Benoit
Mandelbrot per descrivere forme irregolari con una particolare
geometria modulare che si ripete all’infinito. Queste immagini
digitali simulano nuvole, corsi e getti d’acqua. Un semplice modello
del fiocco di neve è il triangolo di Koch, un frattale scoperto nel
1904 a partire da un triangolo. 9
Un frattale è quindi un oggetto geometrico, esattamente
come il cerchio e il triangolo. Si ripete nella sua struttura allo
stesso modo su scale diverse, cioè non cambia forma anche
se visto ingrandito.
auto-similarità
Questa caratteristica è spesso chiamata , che
è un rapporto logaritmico.
Prendiamo ad esempio una montagna rocciosa. A distanza,
vediamo la montagna nel suo insieme. Se poi da vicino
osserviamo una piccola roccia, vediamo che questa presenta
delle caratteristiche strutturalmente simili a quelle dell’intera
montagna. Lo stesso fenomeno si può osservare anche nei
Frattali è deriva del metodo con cui si costruiscono.
Struttura fine
Un’altra proprietà dei Frattali è la : cioè, il
frattale rivela dettagli ad ogni ingrandimento 10
fractus
Il termine frattale deriva dal latino (rotto, spezzato), così
frazione,
come il termine infatti le immagini frattali sono
considerate dalla matematica oggetti di dimensione frazionaria.
In natura possiamo osservare molti esempi di forme simili ai
frattali. Ad esempio in un albero ogni ramo è simile all'intero albero
e ogni rametto è a sua volta simile al proprio ramo, e così via; è
anche possibile notare fenomeni di auto-similarità nella forma di
una costa: con immagini satellitari sempre più grandi si può notare
che la struttura generale di golfi più o meno dentellati mostra
molte componenti che, se non identiche all'originale, gli
assomigliano. Secondo Mandelbrot, le relazioni fra frattali e natura
sono più profonde di quanto si creda. 11
Per quanto riguarda l’acqua,
possiamo osservare che
quando una goccia si stacca
da una superficie, crea una
strozzatura che si allunga in
un collo cilindrico e alla sua
estremità si forma una nuova
goccia che alla fine cade. Sul
collo cilindrico si sviluppano
piccole onde che si
propagano verso la sua
origine e si trasformano in
piccole sfere.
Poi anche la parte cilindrica si
stacca formando in punta
una nuova sfera e nuovi
movimenti ondulatori che
ricordano le forme del
frattale di Mandelbrot. 12
L’acqua nel pensiero ebraico
Nella mistica ebraica si spiega il segreto
dell’acqua in riferimento alla tredicesima
lettera dell’alfabeto ebraico: la מ (mem)
che prende il proprio nome dalla parola
םימ La lettera ebraica si
(maim-acque).
scrive in due modi a seconda che figuri
all’inizio o in mezzo alla parola oppure alla
fine. La mem aperta rappresenta il grembo
materno che crea la vita. Le due forme
della mem si riferiscono ai due stati
dell’acqua: la mem aperta rappresenta la
sorgente che sgorga i superficie, mentre la
mem chiusa i corsi d’acqua sotterranei. 13
La parola ebraica םימ (maim) si scrive con una י (iod) tra le
mem.
due lettere La struttura della molecola dell’acqua,
due atomi di idrogeno e uno di ossigeno è rappresentata
graficamente dalle stesse lettere.
E’ interessante notare che in ebraico la parola maim è
plurale, indeclinabile, duale, perché l’acqua è bipolare.
L’acqua contiene in sé il seme della saggezza, che si
manifesta nella capacità di porre domande. Mai in arabo e
maim in ebraico derivano da mah? (che cosa?),
esattamente come il latino aqua (qua?), il tedesco wasser
(was?), l’inglese water (what?). 14
Nel pensiero ebraico l’esistenza dell’uomo
è resa possibile dal connubio tra la
polvere e l’acqua. Finché l’uomo è in vita,
l’acqua è l’elemento essenziale del suo
essere. Quando l’uomo muore, è solo
polvere. “Polvere sei e alla polvere
(Bereshit
ritornerai” 3,19)
L’acqua rappresenta la purificazione e,
mikvè
attraverso il (bagno rituale), ne è
lo strumento. Parliamo allo stesso tempo
di purificazione fisica e spirituale.
Quando l’uomo immerge il suo corpo nel
mikvè nello stesso momento immerge la
sua anima nelle acque dell’Eden, principio
della creazione e rappresentazione del
cambiamento e della rinascita spirituale. 15
Israele: la rinascita e il sogno
di far fiorire il deserto
Sin dalla sua fondazione nel 1948, lo Stato di Israele ha investito
moltissime energie e progettualità nella gestione delle scarse risorse
idriche. Il problema dell’acqua era già stato valutato nell’Yshuv,
l’insediamento ebraico in Erez Israel precedente la formazione dello
Stato, costituito già dai primi decenni del 1900 dopo le grandi
immigrazioni ebraiche succedutesi alla fine dell’800. Si trattava di
bonificare le zone paludose, prosciugando le aree infestate dalla
malaria, con la piantagione di eucalipti che fungono da idrovore
naturali attraverso le loro radici, e tecniche importate dall’Europa. 16
Ma la sfida più estrema era quella di strappare al
deserto aree coltivabili via via più ampie, una
sfida che continua ancora oggi nella “frontiera”
del Neghev.
Gli israeliani inventarono sistemi innovativi di
irrigazione, come la tecnica “goccia a goccia”
che consente di risparmiare fino al 70% di
acqua, concentrandola solo presso le radici delle
piante attraverso lunghi tubi forati.
Attraverso l’opera del KKL, Fondo nazionale per
Israele, furono costruiti bacini idrici in modo da
non disperdere nulla delle scarse precipitazioni
che interessano il territorio israeliano.
Altre frontiere della scienza sono la
desalinizzazione e depurazione dell’acqua e la
creazione di prodotti agricoli OGM in grado di
svilupparsi anche se coltivati con acqua non
completamente dolce, la coltivazione in serre
tecnologiche. 17
David Ben Gurion
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L’acqua: da fonte di vita
a rischio di guerra
L’acqua, definita il petrolio del terzo millennio, è una risorsa
apparentemente illimitata sul pianeta Terra, ma l’acqua potabile,
quella utilizzabile senza eccessivi costi per la vita dell’umanità, per
la coltivazione e quindi per il cibo, è scarsa il molte aree del
pianeta. Inoltre, l’agricoltura intensiva e l’industria in crescita
incontrollata in molte zone dell’Asia centrale, rischia di inquinare in
modo forse irreversibile corsi d’acqua e gli stessi oceani, almeno
nelle aree costiere.
In Medio Oriente, lo sfruttamento delle risorse idriche da parte di
Israele e dei paesi arabi confinanti, permanendo uno stato di
conflitto più o meno latente, rischia di sfociare in una “guerra
dell’acqua”. Israele investe moltissimo nel settore idrico e ha
creato il progetto Watech, tecnologia applicata all’acqua, per
ottimizzare tutti i progetti di conservazione, ricerca, depurazione,
desalinizzazione e sfruttamento delle risorse idriche. 19
Il rischio che i problemi e le controversie sulla
gestione delle risorse idriche aggravino le
relazioni tra Israele e gli Stati confinanti, anche
quelli con i quali è in pace (Giordania – Egitto)
impone che le scelte in materia siano condivise.
Un esempio di collaborazione per la gestione
dell’acqua tra israeliani e palestinesi è il Parco
Italia del Keren Kayemeth Leisrael, che si trova
proprio al centro del paese, nel cuore della
regione dello Sharon, ed è una piccola perla della
natura, sulle rive del torrente Alexander. Il parco
si estende su una superficie di circa 25 ettari ed è
ricco di una grande varietà di vegetazione, di
fiori, di piante e di frutta, i quali – tutti insieme –
donano alla zona i loro colori e contribuiscono a
dare al posto l’atmosfera magica che lo
caratterizza. 20
Il torrente Alexander, che scorre per tutta
la lunghezza del parco, con la particolare
storia che si cela dietro il suo processo di
bonifica, rendono questo luogo unico in
Israele e nel mondo. Il Parco Italia – Nahal
Alexander, è una parte dell’ampio
progetto di bonifica del torrente. Lo
sviluppo del parco si è reso possibile
grazie alla costruzione dell’impianto di
purificazione delle acque Yad Hanna, un
progetto frutto della collaborazione con i
Palestinesi, finanziato da Germania e
Israele. L’impianto di depurazione, sorto
in prossimità dell’insediamento Bat Hefer
- che si trova proprio sulla linea che
collega i territori israeliani e quelli
palestinesi - raccoglie gli scarichi fognari
di Nablus e di Tul Karem, impedendo così
che questi confluiscano nel torrente e ne
inquinino le acque.
Il progetto di bonifica del Torrente
Alexander dai danni ecologici che aveva
subìto, ha ottenuto molti riconoscimenti
nell’ambito di competizioni internazionali 21
in questo settore, primo fra tutti il primo
L’acqua nella poesia: Ugo
Foscolo
Nel sonetto “A Zacinto” Ugo Foscolo richiama un
significato ancestrale dell'acqua, collegato all'essenza
della vita
Il poeta, esule, senza patria e senza “radici”, esprime
la sua amara certezza di non rivedere più la terra
natìa, identificata con una serie di immagini che