vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Filosofia: Sigmund Freud (L'interpretazione dei sogni)
Storia: il Nazismo
Storia dell'arte: il Surrealismo
Inglese: Kubla Khan
Latino: Lucrezio (IV libro del de rerum natura)
Indice:
Introduzione
Freud : “L’interpretazione dei sogni”
Fussli: “L’incubo”
Surrealismo;Manifesto del Surrealismo di Andrè Breton
Salvador Dalì: “Sogno causato dal volo di un’ape attorno ad
una melagrana un attimo prima del risveglio”
Luigi Pirandello: “Effetti di un sogno interrotto”
Italo Svevo: “Una Vita”
S. T. Coleridge: “Kubla khan or vision in a dream”
Lucrezio : “De rerum natura” (quarto libro)
I sogni nei campi di concentramento in “Se questo è un uomo”
e “La tregua” di Primo Levi
L’ideologia nazista
Introduzione 1
In questa tesina affronterò il tema del sogno attraverso un percorso
interdisciplinare, considerando il ruolo che esso ha assunto nella storia della
letteratura, nell’ arte, nella filosofia e nella storia.
Il sogno ha suscitato nell’ uomo grande interesse e curiosità fin dall’antichità,
esso può costituire una fonte di ispirazione per progetti di ogni genere,
incrementare l’ immaginazione, la fantasia,
e rappresentare anche un modo per evadere dalla realtà, rifugiandosi in un
mondo parallelo distante da preoccupazioni e affanni caratterizzanti la vita
reale.
Ho scelto questo argomento perché trovo affascinante il mistero che
accompagna ogni sogno, il suo significato nascosto che rappresenta uno
sguardo per capire meglio se stessi anche in rapporto alla situazione storico-
sociale che si vive. Come afferma il sociologo e psicanalista Erich Fromm
(1900-1980) “Il sogno è come un microscopio attraverso il quale osserviamo gli
avvenimenti nascosti della nostra anima” o Sigmund Freud (1856-
1939),filosofo e fondatore della psicanalisi, sostiene che “lo studio dei sogni
possa essere considerato come il metodo più sicuro per indagare sui processi
psichici profondi”e quindi afferma che“Noi siamo ciò che sogniamo” .
“somnium”
La parola sogno deriva dal latino
ETIMOLOGIA DELLA PAROLA:
“se omnium”,
prodotta dall’ unione di indica “ l’ individuo in rapporto al tutto,
‘somnus’
a tutti, di tutti’; e ha la stessa radice della parola (sonno).
Il sogno è infatti la produzione psichica che ha luogo durante il sonno ed è
caratterizzata da emozioni, percezioni e pensieri relativi a persone , situazioni
o oggetti generalmente vissuti dal sognatore come reali e solo più raramente
accompagnati dalla consapevolezza della loro irrealtà.
Il sogno ha sempre suscitato interesse nell’ uomo fin dall’ antichità, in
particolare gli antichi ritenevano che i sogni fossero una sorta di messaggio
criptico, enigmatico da interpretare; talvolta si poteva trattare anche di
rivelazioni da parte delle divinità che cercavano di dare consigli, avvertimenti o
utili indicazioni all’uomo; nel Medioevo invece si era soliti attribuire
caratteristiche magiche e profetiche,che davano origine ai cosiddetti sogni
premonitori. Tuttavia il primo studio
sistematico sull’argomento risale agli inizi del Novecento quando Freud (1856-
1939) pubblica l’opera “L’interpretazione dei sogni”.
Freud
Sigmund Freud (1856-1939) è l’ esponente di maggior
rilievo nello studio dei sogni. Laureatosi in medicina nel
1881 intraprende studi di anatomia del sistema nervoso e si
dedica alla psichiatria. Conduce inoltre delle ricerche
sull’isteria in collaborazione con Josef Breuer e attraverso
la pratica dell’ ipnosi giunge alla scoperta dell’inconscio e
quindi alla fondazione della teoria psicanalitica. In 2
particolare Freud sottoponendo i suoi pazienti all’ ipnosi, si rende conto che essi
richiamano alla memoria avvenimenti, episodi traumatici che in stato di veglia
non ricordano. Il filosofo, è pertanto indotto a formulare l’ ipotesi
dell’inconscio, ossia del fatto che nella nostra mente esista una zona d’ombra
di cui non siamo consapevoli e in cui siano stati rimossi o degli episodi
traumatici oppure dei desideri incompatibili con la morale corrente. Ciò che è
stato rimosso tuttavia non è stato cancellato bensì continua a esserci nel nostro
inconscio.
Secondo Freud, in particolare, “la rimozione fonda l’inconscio’,ossia certi traumi
vengono spostati fuori dalla coscienza grazie al meccanismo della “rimozione”
che il filosofo definisce come “una forza psichica”ovvero la difesa messa in atto
dall’ Io di fronte ad episodi tragici o desideri incompatibili con la morale
corrente, allo scopo di allontanare ciò che può provocare sofferenza. In
seguito “il rimosso riemerge sottoforma di sintomo”, ossia il trauma che la
rimozione ha rimosso trasferendolo nell’ inconscio riemerge nella vita di tutti i
giorni sottoforma di sintomo (“il sintomo è il riemergere del rimosso in forma
cifrata”), ad esempio attraverso il sogno.
Le teorie di Freud sono in contrasto con la cultura di impostazione positivistica
del suo periodo, la quale riteneva le malattie mentali effetto di lesioni
organiche e considerava i sogni solo come avvenimenti causali nella mente del
dormiente.
Freud invece con la sua opera “L’interpretazione dei sogni” del 1900 stravolge
il pensiero della medicina ottocentesca ritenendo che i sogni abbiano “un
significato, […] che può essere scoperto mediante un qualche processo di
interpretazione di un contenuto che è spesso confuso ed enigmatico” e che non
siano quindi un procedimento “puramente fisico e privo di significato, come un
processo sorto dall’attività isolata di gruppi separati di cellule cerebrali destate
dal sonno”. Afferma che“un procedimento scientifico nell’interpretazione del
sogno sia possibile”.
Ma cos’è il sogno per Freud?
‘Il sogno è un sintomo,il sintomo per eccellenza, ossia è il riemergere del
rimosso in forma cifrata”e dunque “il sogno in quanto sintomo è la via regia
d’accesso all’ inconscio”. Freud analizza il sogno e ritiene che in
esso si debbano distinguere due componenti quali “il contenuto manifesto” e il
“contenuto latente”. “Il contenuto manifesto” rappresenta la trama del sogno
che noi ricordiamo appena svegli, essa occulta, deforma il vero significato del
sogno stesso, il cosiddetto “contenuto latente”.
Tale deformazione avviene ad opera della censura onirica che ha sede secondo
Freud nel preconscio, una zona cerniera tra il conscio e l’inconscio. La censura
onirica è un meccanismo dell’ Io che camuffa il contenuto inconscio
assumendo il contenuto manifesto che è il suo aspetto cifrato.
I meccanismi attivati dalla censura onirica sono:
Condensazione, ossia la censura onirica fa sì che tutto si svolga molto
o rapidamente;
Spostamento, ossia nel sogno spesso un personaggio che non conta
o niente simbolicamente risulta più significativo di un personaggio più 3
importante per l’ inconscio;
Surdeterminazione, ossia un particolare del sogno rimanda a più
o elementi inconsci.
I sogni possono anche essere “l’ appagamento di un desiderio rimosso per lo
più di origine infantile e legato al complesso di Edipo, infatti il più tipico dei
sogni tipici è quello legato al complesso di Edipo”.
Il complesso di Edipo coinvolge i bambini dai 3 ai 5 anni.
In particolare Freud afferma che il destino del re Edipo, che sposa la madre e
uccide il padre, ci commuove perché costituisce per noi l’ appagamento di un
desiderio della nostra infanzia, in quanto per ognuno di noi il primo impulso
sessuale è rivolto verso la madre, di violenza verso il padre. I nostri sogni ci
danno la cognizione di ciò. Tuttavia il filosofo afferma che “noi, più fortunati di
Edipo ,nella misura in cui non siamo diventati psiconevrotici, siamo riusciti a
staccare i nostri impulsi sessuali da nostra madre e a dimenticare la gelosia nei
confronti di nostro padre”.
Il complesso di Edipo sorge, si sviluppa e viene superato in differenti modi a
seconda che il bambino sia maschio o femmina; in particolare:
Il complesso di Edipo per il bambino maschio: alla nascita e ancora prima
o il bambino è un tutt’ uno con la madre ed è quindi normale che il primo
desiderio eterosessuale sia rivolto verso di essa. Di conseguenza il padre,
attaccato alla madre, suscita un sentimento di gelosia nel bambino. Freud
dice che cioè che induce il bambino ad abbandonare il complesso di
Edipo è la paura del padre, paura della castrazione e allora si identifica
con il padre superando così il complesso.
Il complesso di Edipo per la bambina femmina: simmetricamente si
o verifica il rivolgersi del primo impulso eterosessuale verso il padre e di
gelosia nei confronti della madre. L’ insorgere del complesso si
ha quando la bambina scopre la sua sessualità, la vive come una
privazione, quindi si allontana dalla madre, la disprezza e orienta il suo
desiderio eterosessuale nei confronti del padre nonostante la simbiosi
iniziale con la madre. Il superamento del complesso si ha
quando la bambina si rende conto di aver paura di perdere il legame con
la madre.
In quest’ opera ‘L’interpretazione dei sogni” è infine possibile delineare la
prima topica psicologica, ossia il primo modello dell’ apparato psichico,
secondo cui la nostra mente si articola in tre parti: conscio, inconscio e
preconscio dove ha sede la censura onirica. 4
L’ analisi dell’ inconscio, la dimensione onirica e la consapevolezza di una
diversa e sconosciuta dimensione della mente che sfugge dal dominio della
ragione viene affrontata e illustrata già nel 1782 ad opera di Fussli (1741-
1825) pittore svizzero, nel celebre quadro “L’ incubo”. L’ artista attraverso la
pittura si addentra nei territori inesplorati del sogno, in cui per vedere è
necessario chiudere gli occhi, così che l'arte possa smettere di perseguire
l'ideale estetico di bellezza e perfezione e diventare, invece, un mezzo per
esplorare la natura interiore
dell'uomo.
Fussli nel suo quadro dunque
esplora le regioni del sogno e del
mistero. È come un viaggio
nell'inconscio per arrivare a un
mondo onirico e fiabesco, fatto
di visioni popolate da mostri e
da personaggi fantastici.
I mostri raffigurati sono
concretizzazioni delle paure e
dei desideri di violenza e
crudeltà che fanno parte
dell'inconscio.
Analisi: La scena è ambientata in
una stanza da letto, rappresentata come uno spazio buio e indefinito. In primo
piano emerge la figura di una donna dipinta con colori chiari in contrasto con l’
oscurità caratterizzante lo sfondo. La donna giace come priva di sensi,
sognante su un letto. La veste aderente e la posizione rendono l’immagine
estremamente sensuale. Sullo stomaco appare un mostro grottesco,
personificazione dell'incubo e, in secondo piano, da una tenda che si apre come
un sipario compare una cavalla spettrale, che rappresenta la portatrice dei
sogni. Quest'ultimo personaggio deriva dall'interpretazione della parola inglese
"night-mare" (night=notte e mare=cavallina), che significa incubo.
Anche i colori generano forti contrasti amplificando l'immagine visionaria
dell'incubo.
La luce è completamente innaturale, è usata per evidenziare l'effetto
emozionale e con una tecnica teatrale: il pittore opera come un regista,
illumina a getti creando delle apparizioni fantastiche che emergono
dall'oscurità. In particolare emergono tre i punti luminosi: la donna, la spalla del
folletto per mettere in risalto il volto grottesco rivolto verso la figura femminile
e infine gli occhi spiritati della cavalla. L’ambiente circostante è ridotto
all’essenziale e dall’oscurità emergono soltanto il letto, un tavolino e il tendone
che come un sipario teatrale fa da sfondo e circoscrive lo spazio. Le forme
invece sono essenziali e chiare, chiuse nei contorni e basate su un disegno
ben delineato, come nello spirito neoclassico, a cui si riferisce anche il viso
della fanciulla, ripreso da esempi ellenistici.
Ma le linee, generalmente curve e sinuose, si rifanno piuttosto al gotico, così
come la deformazione anatomica, e il complessivo effetto di dinamismo. 5
Le creature mostruose dunque costituiscono due immagini dell’inconscio della
fanciulla, libero durante il sonno dalle inibizioni della ragione, esso sprigiona
fantasie inconfessabili e desideri inquietanti.