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Ho scelto di trattare i Simpson come tema centrale della mia tesina per vari motivi. Intanto I Simpson sono nati per un motivo ben preciso, cioè quello di criticare la società americana sotto tutti gli aspetti: la scuola, il governo, la religione. I Simpson mettono in risalto gli aspetti negativi degli USA (e in verità di gran parte del mondo occidentale) per far capire alla gente che non è tutto oro quel che luccica. Gli Stati Uniti, il paese dove tutti possono fare affidamento sulle proprie capacità. Vero, però le disuguaglianze sono elevate (gli USA sono uno dei paesi con più disuguaglianze al mondo), c’è ancora il razzismo, gran parte delle scuole sono private e le scuole pubbliche lasciano a desiderare. Ho scelto di trattare I Simpson come argomento centrale anche perché io sono un grande fan della serie: li guardo da circa un anno e sono arrivato alla stagione 32 su 36 esistenti fino ad ora, dato che sono state promesse altre stagioni almeno fino alla numero 40. Citerò più volte Matt Groening, che è lo sceneggiatore e creatore della serie e dei personaggi presenti ne I Simpson. Una curiosità sui Simpson è che in 40 anni i personaggi non sono mai cresciuti, a parte in alcune puntate speciali che riguardano il futuro della famiglia.
Ed.Civica - Art. 1, 3, 21, 34
Vorrei iniziare la mia esposizione sulla serie con Ed. Civica. Come ho detto prima, I Simpson sono diventati negli anni il mezzo per criticare la società statunitense concentrando l’attenzione sul malfunzionamento delle istituzioni, la corruzione politica, la superficialità dei media, le disuguaglianze sociali e le contraddizioni della famiglia tradizionale. Così per la materia di Educazione Civica vorrei parlare di alcuni articoli della Costituzione Italiana che si possono collegare alla serie animata.
Articolo 1 – La sovranità appartiene al popolo.
Nella città di Springfield, il sindaco Quimby è un personaggio corrotto e spesso inefficiente. Questo rappresenta in modo satirico cosa succede quando chi governa non rispetta davvero la volontà dei cittadini. Nella realtà, invece, la nostra Costituzione dice chiaramente che “la sovranità appartiene al popolo” (anche quella americana lo dice) cioè che il potere deve essere esercitato per il bene comune e nel rispetto della democrazia.
Articolo 3 – Uguaglianza di tutti i cittadini.
I Simpson mostrano spesso situazioni di ingiustizia o discriminazione: per esempio, Apu Nahasapeemapetilon, il proprietario del minimarket, è trattato diversamente per via delle sue origini indiane. Questo ci fa riflettere sull’importanza dell’Articolo 3, che afferma che “tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche…”. La serie usa l’ironia per farci capire che il rispetto delle diversità è fondamentale.
Articolo 21 – Libertà di pensiero e di espressione.
Lisa Simpson rappresenta spesso la voce libera e critica della famiglia. È curiosa, studiosa, e non ha paura di esprimere le sue opinioni anche quando sono diverse da quelle degli altri. Questo è un esempio dell’Articolo 21, che garantisce a tutti la libertà di esprimere il proprio pensiero, a parole, per iscritto o con ogni altro mezzo.
Articolo 34 – Il diritto allo studio.
Lisa è anche un simbolo del diritto all’istruzione. Anche se vive in una famiglia semplice e frequenta una scuola pubblica che ha molti problemi, lei continua a studiare e a lottare per migliorarsi. Questo ci ricorda che “la scuola è aperta a tutti” e che l’istruzione deve essere garantita a ogni bambino, indipendentemente dalla sua situazione economica o sociale.
Arte e Immagine - Pop Art
Continuo parlando dello stile di disegno della serie, per contestualizzare I Simpson, quindi parlo del collegamento con Arte e Immagine. I Simpson si possono definire a tutti gli effetti un’arte di denuncia sociale. L’arte di denuncia sociale è una forma espressiva che utilizza i linguaggi dell’arte — pittura, scultura, fotografia, musica, cinema, letteratura, teatro, street art e altro — per evidenziare ingiustizie, criticare il potere, sollevare questioni etiche e promuovere cambiamenti sociali; l’obiettivo principale della serie. Fino ai primi anni 2000 I Simpson venivano creati disegnando a mano ogni singolo fotogramma. Quindi per creare una puntata di 23 minuti era necessario disegnare a mano fino a 30mila fotogrammi, cioè migliaia di disegni. Con solo l’1% di questi fotogrammi si potrebbe creare un fumetto, cosa che è già stata fatta. I Simpson sono anche un’altra forma d'arte: il fumetto. Il fumetto è un’opera d'arte a tutti gli effetti. Un autore che si avvicina allo stile di disegno di Matt Groening e delle sceneggiature della serie è Roy Lichtenstein, uno dei principali esponenti della Pop Art, insieme a Andy Warhol. Qui subentra un’altra forma d’arte ancora che è la Pop Art. I Simpson riflettono molte delle caratteristiche dei quadri di Roy Lichtenstein. Il pittore utilizza esclusivamente tinte piatte formate da colori saturi: rosso, giallo, blu, nero, bianco. I contorni sono netti. Negli sfondi Lichtenstein dipinge appositamente molti puntini per imitare la stampa dei fumetti e la tipografia delle stampe industriali. Un altro aspetto per cui ho collegato Lichtenstein ai Simpson è il significato dei suoi quadri. Nella maggior parte dei suoi elaborati il pittore, esattamente come I Simpson, vuole riflettere ironicamente sulla cultura di massa americana, sui mass media (/média/) e sulla politica del consumismo e quindi del capitalismo. Ho portato inoltre un disegno dei Simpson seduti nel loro divano, che ho appunto disegnato e colorato io. Tralasciando, vabbè, bellezza e qualità o meno del disegno, che non è relativamente importante, l’ho fatto per sottolineare le caratteristiche comuni sia al movimento della Pop Art (in particolare Roy Lichtenstein) sia allo stile pittorico de “I Simpson”. Ho ripassato tutte le linee in matita con una china, in questo modo ho fatto dei contorni netti, quasi irreali. Ho usato dei pennarelli per creare le tinte piatte caratteristiche de I Simpson dei primi anni. Non ci sono ombre, sfumature o chiaroscuri, ma Groening riesce comunque a creare l’effetto di tridimensionalità.
Inglese / English - Pop Art pag. 224
Passo a Inglese. I related “The Simpsons” to Pop Art for the same reason I related them to Roy Lichtenstein and Andy Warhol in Art. Roy Lichtenstein was a famous American artist who made art that looked like comic books. He used bright colors, thick black lines, and dots to create pictures that looked like they were printed. These dots are called Ben-Day dots, and they were used in old comic books to show color and shading. His art often showed people with strong emotions, like someone shouting or crying, and he used speech bubbles with big words like “WOW!” or “BANG!” or “WHAM!” — just like in comics. Lichtenstein wanted people to think about the difference between real life and images we see in ads or comics. His style is part of a movement called Pop Art, which took things from popular culture (like cartoons, ads, and everyday objects) and turned them into art. The Pop Art movement started in Britain in the 1950s. Artists like Andy Warhol and Roy Lichtenstein developed it in the 1960s in the US. This movement used images and icons taken from popular culture, for example musicians, film stars. It also used things which were common at that time, like food packaging, soft drinks bottles, soup tins, or even objects from everyday life like scooters, cars, fruit and flags. Other images from popular culture could be logos or advertisements. Pop Art began as a critique of classical art, of tradition, and was purposely simple to be understandable to everyone, even and especially to the less cultured or intelligent. There are others characteristics of Pop Art. The Pop Artist used objects in different ways. They repeated the thing in different colours or changed its texture. They also put very different objects together to create colorful pictures. Pop Art is very attractive and it is often funny. One thing that all the paintings of Pop Artists have in common is reproducibility. Pop Art is based on the idea that art should no longer be a unique expression, as in the Romantic tradition, but something that can be mass reproduced, just like commercial goods. Andy Warhol, one of the main exponents, used screen printing (in italiano serigrafia), an industrial technique that allows rapid multiplication of images. Famous works such as portraits of Marilyn Monroe or Campbell's soup cans are obvious examples of this practice: images taken from the world of advertising or celebrity, made art through repetition and mechanical production. The use of already existing images (such as advertisements, comic books, celebrity photos) moves the artist's focus from creating images to recontextualizing them, in an act that anticipates many of the contemporary reflections on copyright, media, and originality. Seriality: repeating the same image over and over again (often with minimal variations in color or arrangement) produces a hypnotic, but also alienating effect, just as happens in advertising or industrial production. It is also a way to democratize art: if a work can be repeated and sold in multiple copies, then it becomes potentially accessible to a wider audience. Bene ho finito l'esposizione riguardo ad inglese.
Letteratura - L. Pirandello
Passo al collegamento con Italiano, con Letteratura. Ho collegato I Simpson a Luigi Pirandello, proprio per un concetto fondamentale della sua poetica, l’analisi dell’umorismo. Ma prima di parlare dell’umorismo pirandelliano e del perché del mio collegamento voglio parlare della vita, in modo succinto.
Luigi Pirandello nasce ad Agrigento, in Sicilia, nel 1867 da una famiglia benestante. Studiò prima a Palermo, poi a Roma e infine a Bonn, in Germania, dove si laureò in filologia romanza. Tornato in Italia, si stabilì a Roma, dedicandosi all’insegnamento e alla scrittura. La sua vita fu segnata da difficoltà economiche e familiari, che portarono la moglie Maria Antonietta Portulano alla pazzia e infine al manicomio. La sua produzione letteraria comprende romanzi, novelle (raccolte in Novelle per un anno) e soprattutto opere teatrali innovative. Tra i suoi lavori più celebri vi sono Il fu Mattia Pascal (1904), Sei personaggi in cerca d’autore (1921) e Enrico IV (1922), che rivoluzionarono il teatro del Novecento per la loro nuova concezione e l’indagine sull’io. Nel 1934 ricevette il Premio Nobel per la Letteratura. Morì a Roma nel 1936.
Quindi, perché ho collegato I Simpson a Pirandello? Pirandello ha analizzato a fondo il concetto dell’umorismo, sintetizzato in un libro omonimo, pubblicato nel 1908. Secondo Pirandello, esistono due tipi di risata: la risata bassa, corrispondente al concetto del comico, e quella alta, l’umorismo, cioè l’unione del comico più la riflessione sul perché del gesto all’apparenza comico, quindi il tragico. Ho scoperto che quest’analisi può essere interpretata anche nella serie. Infatti all’apparenza I Simpson sembrano una creazione nata per il puro divertimento e per la risata, quella che Pirandello chiama risata bassa e quindi comico, ma la serie ha lo scopo di criticare profondamente la società americana e la sua forma di governo, criticare la religione, la corruzione che affligge le istituzioni governative e l’incapacità di esse di mantenere l’ordine, la giustizia e quant'altro. Qui subentra il tragico, quindi il perché, il motivo del gesto comico e la spiegazione di esso. In moltissimi episodi, veramente molti, I Simpson criticano la scuola negli Stati Uniti, concentrandosi sulla mancanza di fondi e sulla disperazione e incompetenza degli insegnanti, mettendo a confronto invece le scuole private e bellissime delle città vicine. Adesso mi sono un po’ dilungato, però nei Simpson possiamo appunto trovare questo concetto.
La risata bassa, il comico, è la risata del bambino, spontanea, istintiva e tante volte priva di un fondo, di un senso. La risata alta, l’umoristico, è compresa solo dall’ascoltatore esperto, che riesce a cogliere il senso e la finalità, ma soprattutto riesce a capire che dietro quel gesto, quella parola o frase comica c’è un lato tragico e profondo. Un classico esempio, riportato nel saggio "L'Umorismo", è quello della signora truccata e vestita come una ragazza. Comico è vedere una donna anziana che si veste da ragazza (risata bassa), ma umoristico è capire il dolore e la solitudine che la spingono a farlo (risata alta, il tragico). Questo è conosciuto anche come “sentimento e avvertimento del contrario”. Pirandello esplora anche altri concetti, come la crisi d’identità dell’uomo moderno del ‘900, le maschere sociali, e anche la drammatica visione della realtà, dove secondo lui l’uomo non può giungere a una conoscenza certa della realtà, dato che essa è in continua trasformazione. [Se c’è tempo, parla degli altri aspetti della poetica di Pirandello (riflessione sull’io e sull’identità, percezione soggettiva della realtà e maschere sociali.)]
Scienze - DNA e RNA
Passo a scienze. Nei Simpson è presente un pesce, chiamato Blinky, con una mutazione genetica. Il tema è stato trattato in un episodio della prima stagione, dove la serie critica la centrale nucleare e l’inquinamento da esso prodotto. Questo inquinamento (cioè le scorie e i residui radioattivi della centrale) ha causato la formazione di un terzo occhio al povero pesce che nuotava nel lago vicino alla centrale. Negli episodi successivi, dopo che Blinky è diventato un’icona dei Simpson, sono apparsi pesci con 6 o 8 occhi, corvi con 3 occhi, pesci con testa di mucca e pesci con testa di corvo a 6 occhi, e chi più ne ha più ne metta. Adesso non mi concentrerò sulle mutazioni genetiche, ma sul loro principio di base. Per una mutazione genetica, come dice il nome, serve che un gene, parte del DNA, non si trovi nel posto giusto. Quindi ho collegato I Simpson agli acidi nucleici, cioè il DNA e l’RNA. Intanto parlo del DNA. IL DNA è contenuto nel nucleo di ogni cellula del corpo umano e contiene l’intero patrimonio genetico dell’organismo, quindi contiene le informazioni per la crescita e lo sviluppo. Il DNA è l’abbreviazione di acido desossiribonucleico. Intanto parlo della struttura del DNA. E’ una macromolecola, o polimero, formato da molte molecole più piccole, chiamate nucleotidi, che sono dei monomeri, cioè molecole uniche. Il DNA è come una scala a chiocciola, dove ogni nucleotide forma un gradino di essa. Ogni nucleotide è formato da tre parti unite tra loro a formare questa scala essenziale per la vita. Il corrimano di questa scala che si arrotola su se stessa è costituito da un lunghissimo filamento di acido fosforico, o gruppo fosfato. Su questa catena di acido fosforico si trovano, equidistanti tra loro, delle molecole di zucchero desossiribosio. E’ come una catena, dove ogni tot c’è un nodo. Attaccato a questa molecola di zucchero si trova una base azotata, che costituisce un gradino della scala. Una base azotata è una molecola formata principalmente da i 4 elementi essenziali per la vita sulla Terra: azoto, carbonio, ossigeno e idrogeno. Esistono 4 tipi di base azotata: Adenina, Guanina, Timina e Citosina ( nell’RNA la timina viene sostituita dall’uracile). Ogni base azotata si può unire solo con la propria corrispondente: l’adenina si può unire solo con la timina e di conseguenza la citosina solo con la guanina. Quando due basi si accoppiano viene chiamata “coppia di basi”. Queste 4 basi possono, data la lunghezza di una singola molecola di DNA, che può arrivare a 2 m, alternarsi in un numero altissimo di combinazioni: per questo ogni essere umano è così diverso dall’altro. Più la disposizione delle basi azotate è simile, più il grado di parentela è vicino. Il DNA svolge tre funzioni principali: la duplicazione, la trascrizione e la traduzione. La duplicazione permette di creare una copia del DNA contenuto in una cellula e serve principalmente per replicarlo durante il processo di mitosi o di divisione cellulare. Per prima cosa un enzima (elicasi) divide a metà la macromolecola di DNA, separando le basi azotate e quindi le due catene che la costituiscono. A questo punto interviene la polimerasi, un enzima che prende i nucleotidi liberi presenti in una cellula e li combina con le basi azotate presenti nella catena già esistente. Dato che ogni base può andare solo con la sua base complementare, basta una catena per determinare anche l'altra. L’enzima continua in questo modo fino ad ottenere due macromolecole di DNA identiche, partendo da una. Passiamo all’altra funzione, la trascrizione. La trascrizione ha lo scopo di portare fuori dal nucleo le informazioni necessarie alla produzione di proteine, lo scopo finale del DNA. All’interno del DNA si possono trovare degli insiemi di nucleotidi specifici che servono per produrre una specifica proteina. Questi tratti si chiamano geni. La trascrizione consiste nel processo di duplicazione di un gene per poi essere portato fuori dal nucleo e produrre la proteina. Qui subentra l’RNA, un altro acido nucleico simile al DNA, però al posto della base timina troviamo la base uracile. Un’altra differenza sostanziale è che il DNA è costituito da una doppia elica, mentre l’RNA solo da una catena, quindi è la metà del DNA. L’RNA copia una parte di DNA in modo simile al processo di duplicazione. Quando l’RNA, chiamato mRNA per la sua funzione di messaggero, lascia il nucleo ed entra nel citoplasma, inizia il processo di traduzione o sintesi proteica, cioè la produzione di proteine vera e propria. Per capire il processo di traduzione è necessario capire il concetto di codice genetico. Il codice genetico è la chiave di lettura che serve per leggere un tratto di DNA, ovvero un gene. Per leggere il DNA è necessario dividerlo in codoni. I codoni sono gruppi di tre coppie di basi, e si possono formare in 64 modi diversi, corrispondenti al numero di aminoacidi. Un aminoacido è una molecola che poi va a formare una proteina. La traduzione è simile agli altri due processi, ma invece che copiare un singolo nucleotide copia un codone intero. Infine le informazioni del DNA giungono ai ribosomi dove avviene la costruzione delle proteine. In conclusione, il DNA e l’RNA sono molecole fondamentali per la vita, e comprendere come funzionano ci aiuta a capire anche temi attuali come le malattie genetiche, le biotecnologie e gli effetti dell’inquinamento sull’ambiente.
Musica - Jazz (pianistico)
Passo a Musica. Ho collegato la serie al Jazz. Nei Simpson, la musica jazz è presente soprattutto grazie al personaggio di Lisa, che ama profondamente questo genere musicale e lo vive come un modo per esprimere se stessa. Anche se Lisa suona il sassofono, io preferisco concentrarmi sul Jazz pianistico, che è il mio cibo, diciamo. Il pianoforte jazz è uno degli strumenti più versatili del genere: può accompagnare altri strumenti, ma anche suonare da solo, combinando melodia, armonia e ritmo. È uno strumento centrale soprattutto nello swing, nel bebop e nel jazz moderno. Tra i grandi pianisti jazz fautori della nascita e crescita del genere ci sono:
Duke Ellington, uno dei primi grandi compositori e pianisti jazz del ‘900. La sua musica era elegante, ricca di armonie, e ha ispirato intere generazioni.
Thelonious Monk, famoso per il suo stile molto personale, pieno di dissonanze e improvvisazioni originali. Il suo modo di suonare è libero e creativo, come il pensiero di Lisa.
Bill Evans, che ha portato il pianoforte jazz a un livello più intimo e riflessivo. Le sue composizioni, come “Waltz for Debby”, esprimono emozioni profonde, simili a quelle che Lisa prova nei momenti più seri della serie.
Herbie Hancock, che ha unito il jazz con altri generi come il funk e l’elettronica, dimostrando quanto il jazz possa evolversi, rimanendo sempre un linguaggio libero.
Anche se Lisa non è una pianista, I Simpson ci introducono a un mondo musicale molto ricco, in cui il pianoforte ha un ruolo centrale. Grazie alla sua passione per il jazz, la serie diventa anche un modo per scoprire un genere che unisce libertà, creatività e storia, perché il Jazz può essere considerato come l’autobiografia di un popolo: gli afroamericani, che incapaci di esprimere cosa provavano a parole (perché discriminati) hanno trovato il modo e il metodo di evolvere e entrare a far parte della società.
Storia - Guerra del Vietnam
Continuo a parlare del collegamento con Storia, la Guerra del Vietnam. Il perché del collegamento risiede nel personaggio del preside della Scuola di Springfield, che frequentano anche da Lisa e Bart. Seymour Skinner, che in realtà si chiama Armin Tamzarian, combatté nella Guerra del Vietnam come soldato semplice, come ha raccontato in seguito in un episodio della nona stagione… credo il secondo. Quindi ho collegato I Simpson alla famosa Guerra del Vietnam. Per comprendere le cause della Guerra del Vietnam, dobbiamo fare un passo indietro nella storia del paese. Il Vietnam, all'inizio del XX secolo, faceva parte dell'Indocina francese, una colonia dell'Impero Francese. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, il movimento per l'indipendenza vietnamita, guidato da figure come Ho Chi Minh, ottenne un crescente sostegno popolare. Ho Chi Minh, un comunista dichiarato, aveva in mente la creazione di uno stato socialista unificato. Nel 1954, la guerra d'indipendenza vietnamita contro i colonizzatori francesi culminò nella battaglia di Dien Bien Phu, in cui le forze vietminh inflissero una decisiva sconfitta all'esercito francese. Questo portò alla firma degli Accordi di Ginevra, che divisero temporaneamente il Vietnam lungo il 17° parallelo: il Vietnam del Nord, sotto il controllo del Partito Comunista di Ho Chi Minh, e il Vietnam del Sud, sostenuto dagli Stati Uniti e da altri alleati occidentali. Il piano prevedeva elezioni per unificare il paese, ma queste elezioni non si tennero mai. Le ragioni principali per il coinvolgimento diretto degli Stati Uniti nel conflitto sono legate alla Guerra Fredda. Gli Stati Uniti, temendo che la diffusione del comunismo in Asia potesse avere un effetto a catena (la famosa "Teoria del Domino"), iniziarono a supportare il governo del Sud Vietnam, che era corrotto e instabile, ma anti-comunista. Il Vietnam del Sud, sotto la presidenza di Ngo Dinh Diem, si trovava ad affrontare una crescente insurrezione da parte del Fronte di Liberazione Nazionale (Viet Cong), sostenuto dal Vietnam del Nord. Nel corso degli anni '60, il conflitto si intensificò. Gli Stati Uniti iniziarono a inviare truppe di terra, operazioni aeree e supporto logistico. Nel 1965, il presidente Lyndon B. Johnson inviò circa 100.000 soldati statunitensi in Vietnam. La guerra si intensificò rapidamente, con pesanti bombardamenti e operazioni di terra. Gli Stati Uniti adottarono una strategia di "guerra totale", tentando di distruggere la capacità del Vietnam del Nord di combattere, ma nonostante l'enorme potenza militare, gli Stati Uniti non riuscirono a fermare la resistenza determinata dei vietcong e dei nordvietnamiti. Il conflitto assunse progressivamente una natura sempre più complessa. La guerra non fu solo un confronto tra le due fazioni del Vietnam, ma un conflitto in cui vennero coinvolte anche altre potenze, come la Cina e l'Unione Sovietica, che fornivano aiuti al Vietnam del Nord. Al contrario, gli Stati Uniti si trovarono ad affrontare un nemico che conosceva perfettamente il territorio e che combatteva utilizzando tattiche di guerriglia, come imboscate e attacchi a sorpresa. In Vietnam, la guerra costava sempre più in termini di vite umane e risorse. Ma la guerra aveva anche un impatto profondo sugli Stati Uniti. Man mano che il conflitto si prolungava, cresceva la frustrazione tra i soldati e la popolazione civile. Le immagini cruente trasmesse dalla televisione e la crescente consapevolezza della brutalità della guerra alimentarono un ampio movimento di protesta contro la guerra. Le manifestazioni di massa divennero comuni nelle università e nelle città americane, con una crescente domanda di pace e di ritiro delle truppe. Nel frattempo, la guerra diveniva sempre più impopolare in Vietnam, dove la popolazione si trovava tra il fuoco del conflitto. Le atrocità commesse da entrambe le parti, le difficoltà di adattamento delle truppe americane alle tecniche di guerriglia e l'incapacità di ottenere una vittoria decisiva portarono gli Stati Uniti a rivalutare il proprio coinvolgimento. Nel 1969, il presidente Richard Nixon adottò una politica di "vietnamizzazione", cercando di ridurre il numero di soldati americani e trasferire progressivamente la responsabilità della guerra alle forze sudvietnamite. Ciò non fermò il conflitto, ma segnò un cambiamento nell'approccio degli Stati Uniti. Dopo anni di negoziati, l'Accordo di Pace di Parigi fu firmato nel gennaio 1973, portando al ritiro delle truppe statunitensi. Tuttavia, la pace non era ancora raggiunta. Il Vietnam del Sud continuò a resistere, ma con il ritiro degli Stati Uniti, il supporto divenne sempre più insufficiente. Il 30 aprile 1975, dopo un lungo assedio, Saigon, la capitale del Vietnam del Sud, cadde in mano alle forze del Vietnam del Nord. Il paese fu unificato sotto il regime comunista con la nascita della Repubblica Socialista del Vietnam. La Guerra del Vietnam è stata una delle guerre più tragiche e controverse del secolo scorso. Ha causato la morte di milioni di persone, tra cui circa 58.000 soldati americani e oltre 3 milioni di vietnamiti. Ha lasciato cicatrici profonde nel popolo vietnamita, ma anche negli Stati Uniti, che hanno dovuto fare i conti con la perdita di credibilità internazionale e con la frattura interna causata dalle divisioni politiche e sociali.
Geografia - Indocina
Partendo dal collegamento con Storia (la Guerra del Vietnam), sposto la mia esposizione su Geografia parlando del Vietnam e più in generale dell’Indocina. L’Indocina, anche conosciuta come Penisola Indocinese, è situata tra l’India e la Cina, da cui prende il nome. Comprende sei paesi: Vietnam, Laos, Cambogia, Thailandia, Birmania (o Myanmar) e una parte della Malesia peninsulare. Spesso, però, con "Indocina" in senso stretto si intendono solo Vietnam, Laos e Cambogia, che furono parte dell’Indocina francese durante il periodo coloniale. Il territorio è molto variegato: si va dalle catene montuose del nord, alle grandi pianure centrali coltivate a riso, fino alle coste affacciate sul Mar Cinese Meridionale. Il clima è in gran parte tropicale, con una netta distinzione tra stagione secca e stagione delle piogge. I fiumi principali, come il Mekong e il Fiume Rosso, sono fondamentali per l’agricoltura e la vita quotidiana delle popolazioni locali. L’Indocina è abitata da una popolazione complessiva di oltre 250 milioni di persone, con un’enorme diversità etnica e culturale. Le lingue ufficiali cambiano da paese a paese – vietnamita, laotiano, khmer – ma esistono anche decine di lingue locali e dialetti. La religione gioca un ruolo centrale nella vita sociale: il buddhismo è largamente praticato, soprattutto nella sua forma Theravāda, ma troviamo anche comunità cristiane, musulmane e animiste. Il folklore dell’Indocina è ricco di miti, danze tradizionali, cerimonie religiose e artigianato. Ogni paese ha i suoi costumi tradizionali, ma tutti condividono una forte connessione con la natura e la spiritualità. I mercati galleggianti del Vietnam, le danze Apsara della Cambogia o le cerimonie del Boun Pi Mai in Laos sono solo alcuni esempi di una cultura viva e radicata. Tuttavia, la regione affronta anche gravi problematiche sociali. La povertà è ancora diffusa, in particolare nelle aree rurali, e molti paesi stanno lottando per offrire servizi sanitari ed educativi adeguati. Vi sono anche sfide legate ai diritti umani, alla libertà di espressione e alla corruzione. Il passato coloniale e i conflitti recenti, come la guerra del Vietnam e il genocidio cambogiano, hanno lasciato cicatrici profonde. Negli ultimi decenni, l’Indocina ha vissuto una fase di grande trasformazione economica. Paesi come il Vietnam stanno emergendo come nuove potenze manifatturiere, grazie a una forza lavoro giovane e a costi relativamente bassi. L’agricoltura, in particolare la coltivazione del riso, rimane fondamentale, ma stanno crescendo settori come l’elettronica, il tessile, il turismo e la pesca. Anche il turismo ha un ruolo chiave: milioni di visitatori ogni anno sono attratti dai templi di Angkor in Cambogia, dalla baia di Ha Long in Vietnam o dagli antichi villaggi laotiani lungo il Mekong. Tuttavia, il turismo di massa pone nuove sfide ambientali e culturali, e spesso non beneficia equamente le comunità locali. Nonostante i progressi, lo sviluppo economico è disomogeneo. Il Laos, ad esempio, resta uno dei paesi più poveri della regione, mentre la Cambogia fatica a superare le disuguaglianze sociali. Inoltre, il cambiamento climatico minaccia le coltivazioni, e le grandi dighe costruite lungo il Mekong stanno modificando l’ecosistema e mettendo a rischio la sicurezza alimentare. Nell’Indocina sono sviluppati diversi comparti economici. L’agricoltura è fondamentale, soprattutto per la coltivazione del riso, della canna da zucchero e del caffè. Cresce anche l’industria manifatturiera, in particolare nei settori tessile, elettronico e alimentare. Il turismo è in forte espansione grazie al patrimonio naturale e culturale. Infine, si stanno sviluppando comparti legati alle energie rinnovabili e all’esportazione di risorse naturali come legname e minerali.
Spagnolo - Spanglish
Yo he relacionado Los Simpsons con el Spanglish, porque hay muchas referencias a la cultura hispana en la serie y también Homer habla Spanglish en muchos episodios. El Spanglish es un fenómeno lingüístico nacido del contacto entre el español y el inglés, sobre todo en Estados Unidos y otras zonas donde hay comunidades hispanohablantes y anglófonas. No es una lengua formalmente reconocida, pero es una forma híbrida y dinámica de comunicación. Sus principales características son las siguientes:
code-switching. Es el elemento central del Spanglish: la alternancia entre español e inglés dentro de una misma frase o conversación. "Voy al mall porque I need to buy ropa";
code-mixing. En Spanglish, muchos verbos ingleses se conjugan con las reglas clásicas de conjugación (/konugasiòn/) de los verbos españoles. «Estoy aplicando para un job.» en español, el verbo «to apply» (verbo inglés que significa «solicitar») no existe, sino que se conjuga con la forma -ando;
hay muchos calcos lingüísticos (es decir, traducciones de expresiones inglesas literalmente). Por ejemplo: Inglés: To make a decision; Español correcto: Tomar una decisión; Spanglish: Hacer una decision (traducción literal de «to make a decision»);
Las razones por las que nació el Spanglish son muchas:
la migración y la mezcla de culturas: en los países del sur de Estados Unidos hay grandes comunidades hispanas, que al mezclarse con los estadounidenses también han fundido lengua y folclore;
bilingüismo cotidiano: quienes crecen en familias latinas en Estados Unidos suelen hablar español en casa e inglés en la escuela;
el sentido de pertenencia: hablar Spanglish expresa la pertenencia a dos mundos: la cultura de origen, la latina, y la estadounidense;
Tecnologia - Energia nucleare
Continuo la mia esposizione parlando del collegamento con Tecnologia. Ho collegato l’energia nucleare ai Simpson perché Homer, il capofamiglia, lavora, o almeno è stato assunto, perché lavorare è un'altra cosa, in una centrale nucleare. Il fatto che Matt Groening abbia voluto che a Springfield ci fosse una centrale nucleare non è casuale: è semplicemente un’altra critica all’inquinamento che questo tipo di energia produce, alle scorie radioattive che inquinano laghi e fiumi della città e soprattutto è una critica al capitalismo: il capo e proprietario della centrale, C. Montgomery Burns, rappresenta l’incarnazione del tirchio, avaro e classista dittatore e tiranno, che non lascia libertà ai suoi operai perché li ritiene inferiori a lui. Parto a parlare dell'energia nucleare spiegando come funziona la fissione nucleare, alla base della costruzione della bomba atomica e della generazione di elettricità attraverso questo procedimento. Il processo di creazione di energia termica è dato dallo scontro di un atomo di uranio 235, molto raro in natura, e di un neutrone. Quando il neutrone colpisce l’atomo, questo si divide in due rilasciando inoltre tre neutroni e una grande quantità di energia termica. La formazione di energia termica deriva da una famosa equazione di Albert Einstein: E=mc2. Da questa equazione deriva il fatto che quando una piccola parte di materia viene eliminata, viene anche generata tanta energia termica. Dopo il primo colpo, parte una reazione a catena che libera tantissima energia termica. La centrale nucleare funziona proprio come una centrale termoelettrica, solo che per riscaldare l’acqua si usa la fissione nucleare invece del carbone. Il processo di fissione si svolge in una caldaia in acciaio, chiamata reattore. Qui si trovano le barre di uranio arricchito fino al 3%, che fanno partire la fissione. Ci sono anche barre di controllo per bloccare la reazione a catena. La fissione riscalda l’acqua, che diventa vapore altamente radioattivo. Il vapore viene poi purificato e diventa “pulito”: è pronto per far girare la turbina collegata al generatore di corrente. La fissione nucleare è un processo molto efficiente, ma, come enfatizzato nella serie, produce molte scorie radioattive che hanno un tempo di smaltimento di centinaia di migliaia di anni. Oltre alla fissione, esiste anche la fusione nucleare, cioè l’unione di due nuclei di deuterio e trizio, che sono degli isotopi dell’idrogeno, quindi diverse forme di esso, che produce molta più energia. Ha però bisogno di condizioni eccezionali: serve una temperatura di circa 100 milioni di gradi e una pressione molto elevata. Una bomba di questo tipo ha polverizzato un atollo nel mezzo del Pacifico.
Educazione Fisica - l’Obesità
Passo al collegamento con educazione fisica. Ho collegato I Simpson con il fenomeno dell’obesità, molto presente nella serie nelle figure del capofamiglia, Homer, e di molti altri personaggi. Circa il 42% degli americani rientra nella categoria dell’obesità e un americano su tre è in sovrappeso. Vuol dire che la maggior parte della popolazione non è normopeso. Questo è dato da diversi fattori:
La dieta ipercalorica e ultra - processata: gli americani consumano frequentemente cibi ad alta densità calorica, ricchi di zuccheri aggiunti, grassi saturi e sodio (fast food, snack, bevande zuccherate). Inoltre i cibi poco naturali sono molto più convenienti di quelli sani e biologici.
I "deserti alimentari" (aree urbane o rurali senza supermercati con frutta e verdura fresca) sono comuni.
Il cibo spazzatura è spesso l’opzione più accessibile e conveniente.
L’obesità è meno disapprovata rispetto ad altri Paesi, quindi c'è meno pressione sociale verso il mantenimento di un peso sano.
Le politiche di prevenzione e educazione alimentare non sono sempre efficaci o ben finanziate.
L’industria alimentare ha una grande influenza sulle normative e sulle etichette nutrizionali.
L’obesità ha molte conseguenze fisiche: il diabete di tipo II (l’obesità ne è la maggiore causa); il grasso in eccesso aumenta il rischio di ictus e malattie cardiovascolari, compresi infarti; alcuni tipi di cancro; artrosi (distruzione progressiva di cartilagine ed articolazioni) e mal di schiene cronico; problemi intestinali. Oltre alle varie conseguenze fisiche, possiamo vedere conseguenze psicologiche: depressione e ansia (legate all’isolamento sociale); qualità della vita ridotta (difficoltà nei movimenti). Ci sono anche conseguenze economiche, soprattutto negli USA, dove l’assistenza sanitaria non è gratis. Nei bambini è più alta la probabilità di bullismo, ansia e isolamento.