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Storia - L'unità d'Italia
Verso l’unificazione
• Dopo il 48 il movimento repubblicano si divide in due anime: una unitaria, guidata dal partito d’azione di Mazzini, e una federale, sostenuta da Carlo Cattaneo.
• Negli anni 50 il Regno di Sardegna si presentava con un regime costituzionale e liberale, grazie all’opera di Camillo Benso conte di Cavour, fautore di importanti riforme in ambito economico (in particolare costruzione di infrastrutture, creazione di una banca nazionale degli Stati sardi e sviluppo dell’industria meccanica).
• In politica interna Cavour si batté con vigore per il potenziamento delle prerogative del Parlamento, cioè per il pieno svolgimento in senso liberale dello statuto Albertino del 1848 e per una maggiore laicità dello Stato. Egli inoltre promosse la convergenza tra “centro-destra”, e il “centro-sinistra”, isolando sia la sinistra democratica, sia l’estrema destra conservatrice.
• In seguito alla crisi del repubblicanesimo molti mazziniani si rivolsero alla Società nazionale, che si proponeva di sostenere la monarchia costituzionale sabauda per raggiungere l’indipendenza dell’Italia.
La prima fase dell’unificazione
• Decisiva per il processo di unificazione fu la politica estera di Cavour: prima con l’intervento della guerra di Crimea, poi con gli accordi segreti di Plombières con Napoleone III, egli ottenne non solo visibilità per la causa italiana, ma anche l’impegno dell’imperatore francese a intervenire in aiuto dei piemontesi nel caso in cui fossero stati attaccati dall’Austria.
• Dopo una serie di atti provocatori promossi da Cavour, l’Austria dichiarò guerra nell’aprile del 1859: scoppia la seconda guerra d’indipendenza. grazie al contributo dell’esercito francese, il conflitto pareva destinato ad avere un esito positivo per i piemontesi. Ma Napoleone III decise di non completare la liberazione del Veneto e firmò con gli Austriaci l’armistizio di Villafranca, che assegnava al regno sabaudo solo la Lombardia.
• Nel frattempo però in tutta l’Italia vi fu una nuova ondata di insurrezioni che portò nei mesi successivi all’annessione al Piemonte di Emilia, Romagna e Toscana.
Il completamento dell’unificazione
• A questo punto scattò la seconda fase del processo di unificazione nazionale, rivolta alla conquista di ulteriori porzioni dello Stato della Chiesa e del Regno delle Due Sicilie. La guidò Giuseppe Garibaldi che, organizzata una spedizione di circa mille uomini, nel maggio del 1860 salpò da Quarto alla volta della Sicilia.
• Liberata l’isola dai Borbone, non senza incontrare resistenze, e formato un governo provvisorio sotto la guida di Francesco Crispi, la spedizione proseguì e giunse a settembre a Napoli.
• Cavour iniziò a temere che la linea democratica potesse imporsi su quella monarchica e decise di inviare l’esercito a liberare Umbria e Marche per evitare uno scontro tra i due eserciti liberatori, Garibaldi decise di donare ai Savoia le terre liberate, che furono annesse al regno, come in tutti gli altri casi con un plebiscito. Il 17 marzo del 1861 Vittorio Emanuele II fu proclamato re d’Italia.
• Negli anni 60 si assistette al completamento dell’unificazione nazionale italiana, in relazione a eventi internazionali. Ai territori confluiti nel Regno d’Italia tra 1859 e 1861 nel 1866 si aggiunse infatti il Veneto, e nel 1870 il Lazio e Roma, dove fu spostata la capitale. Dal 1861 al 1864 era stata Torino e dal 1864 al 1871 Firenze.
• Si risolse così il problema della presa di Roma che aveva segnato la politica italiana nel 1861 con i falliti tentativi di Garibaldi di conquistare la città scacciando il papa, protetto dai francesi.
Italiano - Manzoni
Vita
Alessandro Manzoni è stato uno scrittore italiano nato a Milano il 7 marzo 1785, ufficialmente figlio del conte Pietro Manzoni, facoltoso proprietario terriero, e di Giulia Beccaria, figlia di Cesare Beccaria. In realtà è più che fondato che Alessandro fosse il frutto di una relazione extra-coniugale di Giulia con Giovanni Verri. Il matrimonio tra Pietro e Giulia durò poco e questo segnò Alessandro, che frequentò diversi collegi, fino al 1801 dove esce dal Longone di Milano. Dal 1801 abita col padre a Milano, ma nel 1805 si trasferisce a Parigi, dove rimane fino al 1810. Nel 1807 incontrò Erichetta Blondel dalla quale ebbe 10 figli. Dal 1812 lo scrittore compose i primi quattro inni sacri che verranno pubblicati nel 1815. Nei due decenni successivi compone “la Pentecoste”, le “Osservazioni sulla morale cattolica”, la tragedia, “l’Adelchi”, le odi “Marzo 1821”, “5 Maggio” ed avvia la stesura del romanzo Fermo e Lucia, uscito del 1827, col titolo “I Promessi Sposi”. Muore a Milano il 22 maggio 1873.
“I Promessi Sposi” è il primo romanzo storico italiano. Per romanzo storico s’intende un romanzo in cui la vicenda, che può essere vera o inventata, è ambientata in luoghi reali e in un’epoca storica precisa, di cui si descrivono con fedeltà i costumi e le idee. È stato scritto da Manzoni che accosta temi ed argomenti che fino alla sua epoca hanno fatto parte di generi diversi. “I Promessi Sposi” vengono stampati diverse volte: la prima volta scrisse “Fermo e Lucia” che modificò negli anni seguenti cambiando l’intreccio, poi cambiò alcuni particolari e il titolo. In seguito ad ulteriori modifiche stampo l’ultima edizione, quello che leggiamo noi attualmente. La storia è ambientata nel ‘600 e scritta nella forma del parlato toscano, offrendo un esempio di lingua che diventerà il modello nazionale dei toscani.
Trama
La vicenda è ambientata in Lombardia tra il 1628 e 1630, al tempo della dominazione spagnola, negli anni di una grande epidemia di peste. I protagonisti sono due popolani, Renzo Tramaglino e Lucia Mondella che vivono nei pressi del lago di Como e lavorano in una filanda. Progettano di sposarsi, ma don Rodrigo, un signorotto del luogo, manda tutto all’aria. Don Abbondio, che deve celebrare il matrimonio viene minacciato dai bravi e, per paura si sottrae al suo impegno. Lucia sfugge al rapimento ordito da Don Rodrigo e si rifugia in un convento a Monza con l’aiuto di Fra Cristoforo. La monaca di Monza, suor Geltrude, la inganna e permette che venga rapita dall’Innominato a cui si era rivolto Don Rodrigo. Lucia riesce a far commuovere che si converte alla fede. Lucia fugge e viene ospitata con la madre nella casa di Don Ferrante a Milano. Renzo, a Milano, viene coinvolto nella protesta per la mancanza di pane e sta per essere arrestato, ma riesce a fuggire. Si diffonde anche un’epidemia di peste; Renzo e Lucia si ammalano, ma riescono a guarire. Renzo e Lucia alla fine si sposano e hanno dei figli e Don Rodrigo, colpito dalla peste, muore.
Educazione fisica - Il calcio e il Brasile
Il calcio fu portato in Brasile da Charles Miller, un giovane studente che, attorno al 1890, tornando dall’Inghilterra, alla sua città, San Paolo, portò con sé un paio di palloni da calcio e il relativo manuale con la spiegazione delle regole di questo nuovo gioco. Grazie a Miller, che tornato in patria fondò la prima società di calcio brasiliana, questo sport è divenuto in poco tempo una vera passione in tutto il paese. Con grande orgoglio, la nazionale del Brasile è l’unica ad aver vinto ben 5 mondiali di calcio.
Il calcio è uno sport di squadra giocato con un pallone su un campo di gioco rettangolare, con due porte, da due squadre composte da 11 giocatori, dieci dei quali possono, in generale, toccare il pallone solo con i piedi, il corpo e la testa mentre un solo giocatore (il portiere) posto a difesa della porta, può toccare il pallone anche con le mani.
L'obiettivo del gioco è quello di segnare più punti (detti gol o reti) della squadra avversaria, facendo passare il pallone fra i pali della porta avversaria entro due tempi da 45' ciascuno più un eventuale recupero. È uno sport fisico e tecnico e, praticato a livello professionale, ha un rilevante aspetto tattico.
Dato che il calcio è regolato da norme semplici, che si gioca solo con un pallone, ma senza attrezzature particolari e, data la possibilità di adattarsi ai luoghi e alle situazioni più diverse, è ormai diventato lo sport più popolare al mondo sia in quanto al numero di persone che lo giocano, sia per numero di spettatori.
La sua origine è antica, ma la versione moderna e codificata del calcio è nata in Inghilterra nel XIX secolo. Da allora il calcio si è diffuso prima in Europa poi in Sud America e quindi nel resto del mondo.
Le partite di calcio sono giocate a livello amatoriale e professionistico. Nel calcio professionistico i calciatori sono undici e la correttezza del gioco è fatta osservare da un ufficiale di gara (l'arbitro) e dai suoi assistenti (guardalinee, giudici di porta e quarto uomo).
La competizione calcistica più importante è la Coppa del Mondo FIFA, che si disputa ogni quattro anni sotto l'egida della Fédération Internationale de Football Association (FIFA), il massimo organismo calcistico mondiale. Si tratta dell'evento sportivo più seguito nel mondo (EMA).

Musica - Giuseppe Verdi
Giuseppe Verdi è universalmente riconosciuto come uno dei più importanti compositori di opere liriche, ma anche come uno dei maggiori compositori in assoluto. Egli nacque a Roncole, nel Ducato di Parma il 10 ottobre 1813 da una famiglia umile: i genitori lavoravano all’interno di un’osteria di campagna. Da bambino seguì delle lezioni private grazie all’aiuto di Antonio Barezzi, presidente della Filarmonica di Busseto, che si accorse del suo talento. Cercò di entrare nel Conservatorio di Milano, ma non superò l’esame di ammissione; tuttavia, grazie ad una borsa di studio e all’aiuto di Barezzi, entrò nel mondo della Scala. Nel 1836 vinse il concorso di maestro di musica a Busseto e nello stesso anno sposò Margherita Barezzi da cui ebbe due figli. Tuttavia Verdi volle tornare a Milano per realizzare il suo sogno alla Scala e nel 1840 fece la prima rappresentazione “Oberto Conte di San Bonifacio”, che ebbe un successo discreto. In quegli anni morirono prima i due figli, poi la moglie e il compositore giurò di non scrivere mai più… ma un nuovo incarico arrivò dall’impresario della Scala, Bartolomeo Merelli, che gli consegnò un libretto interessante, il Nabucco. L’opera riscosse assoluto successo. La trilogia popolare che ha consegnato al successo Verdi è “Rigoletto, Il Trovatore e la Traviata”. Subentrò ai protagonisti italiani del teatro musicale del primo Ottocento: Gioacchino Rossini, Gaetano Donizzetti e Vincenzo Bellini; come Wagner interpretò in modo originale, seppur differente, gli elementi romantici presenti nelle sue opere. Verdi simpatizzò con il movimento risorgimentale che perseguiva l’unità d’Italia e partecipò attivamente per breve tempo anche alla vita politica; nel corso della sua lunga esistenza stabilì una posizione unica tra i suoi connazionali, divenendo un simbolo artistico profondo dell’unità del paese. Fu perciò che un mese dopo la sua morte, una solenne e sterminata processione attraversò Milano, accompagnando le sue spoglie con le note del “Va, pensiero, il coro degli schiavi ebrei del Nabucco”. Il Va pensiero, da lui scritto circa 50 anni prima, esprimendo di fatto i sentimenti degli italiani verso il loro eroe scomparso, dimostrò fino a che punto la musica di Verdi fosse stata assimilata nella coscienza nazionale. Nonostante l’influenza musicale del compositore nei confronti dei successori sia stata limitata, le sue opere rimangono ancora oggi tra le più conosciute ed eseguite nei teatri di tutto il mondo.
Tecnica - Il petrolio
Il petrolio, detto anche oro nero, è un liquido infiammabile viscoso di colore che può andare dal nero al marrone scuro, passando dal verdognolo fino all’arancione. Si può trovare in alcuni giacimenti negli strati superiori della crosta terrestre. È detto greggio o grezzo il petrolio così come viene estratto dai giacimenti, cioè prima di subire qualsiasi trattamento teso a trasformarlo in successivi prodotti lavorativi. Quasi sempre ha una massa volumica inferiore a quella dell’acqua. È composto da una miscela di vari idrocarburi, sostanze formate solo da idrogeno e carbonio (in prevalenza alcani, ma con variazioni nell’aspetto, nella composizione e nella proprietà fisiochimica). In seguito alla fase di esplorazione, si procede con la fase di estrazione del petrolio. Questa importantissima fase avviene tramite la costruzione di torri di perforazione o di trivellazione, che in caso di impianti costruiti in corrispondenza di aree marine, vengono posizionate su piattaforme petrolifere. Il deposito di petrolio sotto la superficie terrestre si può trovare sia ad un'elevata pressione che ad una bassa pressione: nel primo caso risale spontaneamente attraverso il pozzo petrolifero, nel secondo caso, invece, vengono utilizzate delle apposite pompe petrolifere per sollevarlo. Terminata la fase di estrazione del petrolio, esso viene trasportato tramite oleodotti e petrolifere per poi sottoporsi al processo di raffinazione. Nelle industrie odierne tra i maggiori prodotti della raffinazione troviamo la plastica, il gasolio, il gas petrolio liquefatto (chiamato anche GPL), l'asfalto e il catrame.
I maggiori produttori di petrolio in tutto il mondo sono l'Arabia, con circa il 13% e la Russia, con il 12% sul totale. Dopo i due stati leader, troviamo gli Stati Uniti con l'8% e l'Iran con il 5% circa. Al di sotto dei Paesi che ne producono più del 5% troviamo Paesi del continente americano, paesi scandinavi come la Norvegia ed infine Paesi del continente africano come l'Algeria (a nord) e la Nigeria (al centro).
Arte - Francesco Hayez, Il Bacio
Francesco Hayez nacque a Venezia il 10 febbraio 1791 ed è morto a Milano il 12 febbraio 1882. Passato dalle tendenze neoclassiche a quelle romantiche, è stato un’artista innovatore e poliedrico, lasciando un segno indelebile nella storia dell’arte italiana per essere stato l’autore del dipinto “il bacio”. Dopo aver trascorso la giovinezza a Venezia e Roma, si spostò a Milano, dove entrò in contatto con Manzoni, Berchet, Pellico e Cattaneo. La madre era la muranese Chiara Torcellan e il padre Giovanni era un pescatore di origini francesi. In ogni caso la sua famiglia originaria che comprendeva altri 4 fratelli era poverissima, quindi il piccolo Hayez fu affidato alla zia materna di Milano. Trascorse la fanciullezza e l’adolescenza presso la dimora degli zii. Francesco Binasco, intuendo il precoce talento artistico, lo introdusse all’esercizio della pittura, quindi nel 1809 Hayez partecipò ad un concorso indetto dall’accademia per l’alunnato di Roma, risultandone vincitore a pieni voti e perciò titolare di una borsa di studio. Si trasferì a Roma dove ebbe modo di presentarsi ad Antonio Canova. Nel 1859 Hayez dipinse il quadro a lui più legato, il bacio, un dipinto a olio su tela e raffigura due giovani, un uomo e una donna innamorati che si baciano con grande passionalità. La scena è ambientata in un vago interno medievale: si tratta dell’androne di un castello di cui sono messi in rilievo tre gradini, a destra della tela e l’estesa parete lapidea. L’uomo trattiene saldamente tra le mani il capo e il viso dell’amata e poggia la gamba sinistra sul primo gradino della scalinata.
Scienze - Mendel
Lo scienziato moravo Gregor Mendel, frate agostiniano in un convento di Brno, compì nell’Ottocento importanti osservazioni ed esperimenti sulla trasmissione dei caratteri ereditari nelle piante. Scoprì che nel corso delle generazioni questi si presentavano secondo regole precise, chiamate in seguito principi di Mendel. Solo nel Novecento verrà compresa l’importanza delle sue eccezionali scoperte.
Mendel nacque nel 1822 a Hyncice, un paese della Moravia, nell’attuale Repubblica Ceca. La sua regione natale era famosa in tutto l’Impero austro-ungarico, di cui faceva parte, per gli allevamenti di pecore e per la pomologia (studio delle tecniche di coltivazione della frutta). Il padre Anton era un appassionato di sperimentazione agricola e nella fattoria paterna Mendel imparò fin da bambino l’arte di selezionare gli alberi da frutta. Mendel iniziò a studiare scienze naturali e si laureò nel 1843, nonostante un grave dissesto economico familiare. Per approfondire i suoi studi naturalistici entrò nel convento agostiniano di Brno, prendendo nel 1847 i voti col nome di Gregor. L’ordine agostiniano era, ed è tuttora, noto per l’importanza che attribuisce al sapere e allo studio. Il giovane Gregor mostrava notevoli doti intellettuali e così i superiori lo mandarono a Vienna perché perfezionasse gli studi di fisica e scienze.
Nel 1853 Mendel, tornato al convento, iniziò quegli esperimenti sulle piante che avrebbe portato avanti per oltre dieci anni. I buoni risultati ottenuti nello studio dell’ereditarietà dei caratteri furono dovuti, tra i tanti motivi, anche alla scelta forse casuale del Pisum sativum come pianta da esperimento. Infatti questa leguminosa, che esiste in numerose varietà, cresce in fretta e non richiede troppe cure. Per capire come si trasmettessero i caratteri ereditari, Mendel eseguì una serie di incroci (ibridazioni) tra due linee pure di Pisum (come dire due ‘purosangue’), nelle quali lo stesso carattere si presentava in modalità diverse (per esempio, in una il colore del seme era verde e nell’altra giallastro), annotando pazientemente i risultati ottenuti nel succedersi delle generazioni.
Mendel osservò che nella prima generazione il 100% delle piante-figlie dava solo semi gialli, mentre il verde sembrava essere scomparso. Incrociando tra loro due di queste piante, il carattere verde riappariva nella seconda generazione, costituita per il 75% da piante che avevano semi gialli e per il 25% da quelle a semi verdi. I caratteri quindi non sparivano, ma si «nascondevano» come se fossero «particelle ereditarie» simili quasi a palline. Una varietà del carattere considerato era inoltre spesso dominante sull’altra, detta recessiva. Le scoperte successive hanno confermato l’esistenza di entità ereditarie, che oggi chiamiamo geni, presenti nel nucleo delle cellule. Lo scienziato continuò i suoi incroci, ma questa volta mise sotto osservazione due linee differenti per due modalità di carattere, una linea M che aveva semi gialli e lisci, e un’altra N che aveva semi verdi e rugosi. Dal loro incrocio nascevano piante tutte con semi gialli e lisci: l’associazione giallo/liscio era perciò la dominante. Incrociando poi due piante sorelle, Mendel notò che nella seconda generazione la maggioranza aveva semi gialli/lisci, che altre avevano semi verdi/rugosi, ma anche, ecco la novità, che un certo numero di piante presentava semi gialli/rugosi o verdi/lisci. Erano comparse cioè nuove associazioni di caratteri che nelle linee pure non esistevano. Fu questa la prova che i caratteri che ‘stanno insieme’ possono anche separarsi nel corso delle generazioni, proprio come se fossero palline indipendenti. Questo importante fenomeno fu chiamato da Mendel segregazione indipendente dei caratteri. In natura avvengono molto spesso le ibridazioni così come nuove associazioni di caratteri. Il merito di Mendel fu quello di averne osservato con rigore le modalità e di averne dedotto principi generali.
Religione - Il cristianesimo
Il Cristianesimo è una delle religioni più importanti del mondo, diffusa soprattutto in Europa e in America del Sud.
Il credo cristiano è incentrato sulla figura di Gesù, maestro e predicatore vissuto in Palestina nel primo secolo. La fonte più importante riguardo la storia del Cristianesimo proviene dai Vangeli, che furono scritti tra i 20 e i 100 anni dopo la morte di Gesù.
Secondo i Vangeli Gesù nacque da una famiglia molto umile e fin da bambino mostrò doti speciali, iniziando molto presto a predicare l'amore per Dio e per il prossimo.
In giovane età raccolse attorno a sé 12 apostoli e via via sempre più seguaci che ebbero piena fede in lui, credendolo il Messia (Cristo, appunto). La sua crescente popolarità fra le masse fu vista come pericolosa sia dagli Ebrei che dai Romani (che all'epoca governavano le zone dove Gesù predicava) al punto che venne catturato e condannato a morte per crocifissione. Sempre secondo i Vangeli, Gesù risorse tre giorni dopo la morte e questo "servì" alla religione cristiana come prova del perdono dei peccati e di una vita successiva alla morte terrena.
Il testo sacro della religione cristiana è la Bibbia che è formata da 2 libri: Antico e Nuovo Testamento
Il Nuovo Testamento a sua volta è composto da 27 libri tra cui: i 4 Vangeli (secondo Marco, Matteo, Luca e Giovanni), gli Atti degli Apostoli, le Lettere di San Paolo, l'Apocalisse (di Giovanni), etc.
Nel corso dei secoli la religione cristiana, oltre ad essersi diffusa moltissimo in tutto il mondo, ha subito anche alcuni cambiamenti interni, dividendosi in 3 "rami" principali: la religione Romano-Cattolica che rappresenta la continuazione del nucleo religioso originario ed è capeggiata dal Papa; la religione Cristiano-Ortodossa nata nel 1054, quando il Patriarca di Costantinopoli e il Papa di Roma si scomunicarono a vicenda: questo provocò una scissione all'interno della Chiesa che diede origine alla religione Ortodossa, che differisce da quella Cattolica per il fatto che non riconosce nel Papa il suo capo supremo; il Protestantesimo che si diffuse a seguito della Riforma operata da Martin Lutero in Germania. I protestanti non riconoscono l'autorità papale, rifiutano molti sacramenti e tradizioni che invece il cattolicesimo professa ed enfatizzano l'importanza della lettura dei Testi Sacri.
Tra le feste più importanti della Religione Cristiana figura sicuramente la Pasqua, che celebra la resurrezione di Cristo e che è immediatamente preceduta dalla Settimana Santa, che include la Domenica delle Palme, il Giovedì e il Venerdì Santo.
I 40 giorni che precedono la Pasqua sono chiamati "Quaresima", un periodo di penitenza in preparazione alla Pasqua.
Un'altra festa molto importante è il 25 Dicembre, quando si celebra la nascita di Gesù (nella Chiesa Ortodossa Natale si festeggia il 6 Gennaio).
Geografia - Brasile
Quinto paese al mondo per estensione, si affaccia a oriente sull’oceano Atlantico con 7500 km di costa dove si concentra la maggior parte della popolazione, mentre a Ovest confina con ben 10 nazioni sud-americane, a Nord è montuoso col massiccio della Guyana, e l’ambiente è caratterizzato da foreste pluviali; a sud si estende il polmone verde della terra, l’Amazzonia, la foresta tropicale più vasta al mondo, habitat di innumerevoli specie animali e vegetali che occupa il 42% del territorio brasiliano. Nella foresta sopravvivono ancora gli Indos, nonostante la continua distruzione del loro ambiente naturale da parte di multinazionali che abbattono vaste aree di foresta per favorire l’agricoltura intensiva o l’allevamento. Il Brasile è ricchissimo di acque: il Rio delle Amazzoni è il più lungo al mondo con i suoi 3000 km attraversa il Brasile da ovest ad est. Pur rientrando quasi interamente nella fascia tropicale, il clima varia tantissimo a seconda delle regioni con forti oscillazioni nelle precipitazioni e nelle temperature. L’agricoltura svolge un importante ruolo. Le coltivazioni principali sono il caffè, soia, mais, canna da zucchero, cacao, tabacco, agrumi e cotone. Le estese foreste producono legnami pregiati, caucciù e palme da olio. Il turismo è una risorsa di crescente importanza, grazie all’incredibile varietà del paesaggio amazzonico- costiero e al fascino delle grandi metropoli, come Rio de Janeiro, conosciuta anche per il famoso carnevale al San Paolo del Brasile.
Tesina sul Risorgimento, collegamenti
Storia - L'unità d'Italia.
Italiano - Manzoni.
Educazione fisica - Il calcio e il Brasile.
Musica -
Giuseppe Verdi
.Tecnica - Il petrolio.
Arte - Francesco Hayez, Il Bacio.
Scienze - Mendel.
Religione - Il cristianesimo.
Geografia - Brasile.
trasferisce a Parigi, dove rimane fino al 1810. Nel 1807 incontrò Erichetta Blondel dalla
quale ebbe 10 figli. Dal 1812 lo scrittore compose i primi quattro inni sacri che verranno
pubblicati nel 1815. Nei due decenni successivi compone “la Pentecoste”, le
“Osservazioni sulla morale cattolica”, la tragedia, “l’Adelchi”, le odi “Marzo 1821”, “5
Maggio” ed avvia la stesura del romanzo Fermo e Lucia, uscito del 1827, col titolo “I
Promessi Sposi”. Muore a Milano il 22 maggio 1873.
“I Promessi Sposi” è il primo romanzo storico italiano. Per romanzo storico s’intende un
romanzo in cui la vicenda, che può essere vera o inventata, è ambientata in luoghi reali e
in un’epoca storica precisa, di cui si descrivono con fedeltà i costumi e le idee. È stato
scritto da Manzoni che accosta temi ed argomenti che fino alla sua epoca hanno fatto
parte di generi diversi. “I Promessi Sposi” vengono stampati diverse volte: la prima volta
scrisse “Fermo e Lucia” che modificò negli anni seguenti cambiando l’intreccio, poi
cambiò alcuni particolari e il titolo. In seguito ad ulteriori modifiche stampo l’ultima
edizione, quello che leggiamo noi attualmente. La storia è ambientata nel ‘600 e scritta
nella forma del parlato toscano, offrendo un esempio di lingua che diventerà il modello
nazionale dei toscani.
TRAMA
La vicenda è ambientata in Lombardia tra il 1628 e 1630, al tempo della dominazione
spagnola, negli anni di una grande epidemia di peste. I protagonisti sono due popolani,
Renzo Tramaglino e Lucia Mondella che vivono nei pressi del lago di Como e lavorano in
una filanda. Progettano di sposarsi, ma don Rodrigo, un signorotto del luogo, manda tutto
all’aria. Don Abbondio, che deve celebrare il matrimonio viene minacciato dai bravi e, per
paura si sottrae al suo impegno. Lucia sfugge al rapimento ordito da Don Rodrigo e si
rifugia in un convento a Monza con l’aiuto di Fra Cristoforo. La monaca di Monza, suor
Geltrude, la inganna e permette che venga rapita dall’Innominato a cui si era rivolto Don
Rodrigo. Lucia riesce a far commuovere che si converte alla fede. Lucia fugge e viene
ospitata con la madre nella casa di Don Ferrante a Milano. Renzo, a Milano, viene
coinvolto nella protesta per la mancanza di pane e sta per essere arrestato, ma riesce a
fuggire. Si diffonde anche un’epidemia di peste; Renzo e Lucia si ammalano, ma riescono
a guarire. Renzo e Lucia alla fine si sposano e hanno dei figli e Don Rodrigo, colpito dalla
peste, muore. EDUCAZIONE FISICA – CALCIO E IL BRASILE
Il calcio fu portato in Brasile da Charles Miller, un giovane studente che, attorno al 1890,
tornando dall’Inghilterra, alla sua città, San Paolo, portò con sé un paio di palloni da calcio
e il relativo manuale con la spiegazione delle regole di questo nuovo gioco. Grazie a
Miller, che tornato in patria fondò la prima società di calcio brasiliana, questo sport è
divenuto in poco tempo una vera passione in tutto il paese. Con grande orgoglio, la
nazionale del Brasile è l’unica ad aver vinto ben 5 mondiali di calcio.
Il calcio è uno sport di squadra giocato con un pallone su un campo di gioco rettangolare,
con due porte, da due squadre composte da 11 giocatori, dieci dei quali possono, in
generale, toccare il pallone solo con i piedi, il corpo e la testa mentre un solo giocatore
(il portiere) posto a difesa della porta, può toccare il pallone anche con le mani.
L'obiettivo del gioco è quello di segnare più punti (detti gol o reti) della squadra
avversaria, facendo passare il pallone fra i pali della porta avversaria entro due tempi da
45' ciascuno più un eventuale recupero. È uno sport fisico e tecnico e, praticato a livello
professionale, ha un rilevante aspetto tattico.
Dato che il calcio è regolato da norme semplici, che si gioca solo con un pallone, ma
senza attrezzature particolari e, data la possibilità di adattarsi ai luoghi e alle situazioni
più diverse, è ormai diventato lo sport più popolare al mondo sia in quanto al numero di
persone che lo giocano, sia per numero di spettatori.
La sua origine è antica, ma la versione moderna e codificata del calcio è nata
in Inghilterra nel XIX secolo. Da allora il calcio si è diffuso prima in Europa poi in Sud
America e quindi nel resto del mondo.
Le partite di calcio sono giocate a livello amatoriale e professionistico. Nel calcio
professionistico i calciatori sono undici e la correttezza del gioco è fatta osservare da un
ufficiale di gara (l'arbitro) e dai suoi assistenti (guardalinee, giudici di porta e quarto
uomo).
La competizione calcistica più importante è la Coppa del Mondo FIFA, che si disputa ogni
quattro anni sotto l'egida della Fédération Internationale de Football Association (FIFA), il
massimo organismo calcistico mondiale. Si tratta dell'evento sportivo più seguito nel
mondo (EMA). MUSICA – GIUSEPPE VERDI
Giuseppe Verdi è universalmente riconosciuto come uno dei più importanti compositori di
opere liriche, ma anche come uno dei maggiori compositori in assoluto. Egli nacque a
Roncole, nel Ducato di Parma il 10 ottobre 1813 da una famiglia umile: i genitori
lavoravano all’interno di un’osteria di campagna. Da bambino seguì delle lezioni private
grazie all’aiuto di Antonio Barezzi, presidente della Filarmonica di Busseto, che si accorse
del suo talento. Cercò di entrare nel Conservatorio di Milano, ma non superò l’esame di
ammissione; tuttavia, grazie ad una borsa di studio e all’aiuto di Barezzi, entrò nel mondo
della Scala. Nel 1836 vinse il concorso di maestro di musica a Busseto e nello stesso anno
sposò Margherita Barezzi da cui ebbe due figli. Tuttavia Verdi volle tornare a Milano per
realizzare il suo sogno alla Scala e nel 1840 fece la prima rappresentazione “Oberto Conte
di San Bonifacio”, che ebbe un successo discreto. In quegli anni morirono prima i due figli,
poi la moglie e il compositore giurò di non scrivere mai più… ma un nuovo incarico arrivò
dall’impresario della Scala, Bartolomeo Merelli, che gli consegnò un libretto interessante,
il Nabucco. L’opera riscosse assoluto successo. La trilogia popolare che ha consegnato al
successo Verdi è “Rigoletto, Il Trovatore e la Traviata”. Subentrò ai protagonisti italiani del
teatro musicale del primo Ottocento: Gioacchino Rossini, Gaetano Donizzetti e Vincenzo
Bellini; come Wagner interpretò in modo originale, seppur differente, gli elementi
romantici presenti nelle sue opere. Verdi simpatizzò con il movimento risorgimentale che
perseguiva l’unità d’Italia e partecipò attivamente per breve tempo anche alla vita
politica; nel corso della sua lunga esistenza stabilì una posizione unica tra i suoi
connazionali, divenendo un simbolo artistico profondo dell’unità del paese. Fu perciò che
un mese dopo la sua morte, una solenne e sterminata processione attraversò Milano,
accompagnando le sue spoglie con le note del “Va, pensiero, il coro degli schiavi ebrei del
Nabucco”. Il Va pensiero, da lui scritto circa 50 anni prima, esprimendo di fatto i
sentimenti degli italiani verso il loro eroe scomparso, dimostrò fino a che punto la musica
di Verdi fosse stata assimilata nella coscienza nazionale. Nonostante l’influenza musicale
del compositore nei confronti dei successori sia stata limitata, le sue opere rimangono
ancora oggi tra le più conosciute ed eseguite nei teatri di tutto il mondo.
TECNICA – IL PETROLIO
Il petrolio, detto anche oro nero, è un liquido infiammabile viscoso di colore che può
andare dal nero al marrone scuro, passando dal verdognolo fino all’arancione. Si può
trovare in alcuni giacimenti negli strati superiori della crosta terrestre. È detto greggio o
grezzo il petrolio così come viene estratto dai giacimenti, cioè prima di subire qualsiasi
trattamento teso a trasformarlo in successivi prodotti lavorativi. Quasi sempre ha una
massa volumica inferiore a quella dell’acqua. È composto da una miscela di vari
idrocarburi, sostanze formate solo da idrogeno e carbonio (in prevalenza alcani, ma con
variazioni nell’aspetto, nella composizione e nella proprietà fisiochimica). In seguito alla fase
di esplorazione, si procede con la fase di estrazione del petrolio. Questa importantissima fase avviene tramite la
costruzione di torri di perforazione o di trivellazione, che in caso di impianti costruiti in corrispondenza di aree
marine, vengono posizionate su piattaforme petrolifere. Il deposito di petrolio sotto la superficie terrestre si può
trovare sia ad un'elevata pressione che ad una bassa pressione: nel primo caso risale spontaneamente attraverso il
pozzo petrolifero, nel secondo caso, invece, vengono utilizzate delle apposite pompe petrolifere per sollevarlo.
Terminata la fase di estrazione del petrolio, esso viene trasportato tramite oleodotti e petrolifere per poi sottoporsi
al processo di raffinazione. Nelle industrie odierne tra i maggiori prodotti della raffinazione troviamo la plastica,
il gasolio, il gas petrolio liquefatto (chiamato anche GPL), l'asfalto e il catrame.
I maggiori produttori di petrolio in tutto il mondo sono l'Arabia, con circa il 13% e la Russia, con il 12% sul
totale. Dopo i due stati leader, troviamo gli Stati Uniti con l'8% e l'Iran con il 5% circa. Al di sotto dei Paesi che
ne producono più del 5% troviamo Paesi del continente americano, paesi scandinavi come la Norvegia ed infine
Paesi del continente africano come l'Algeria (a nord) e la Nigeria (al centro).
ARTE – FRANCESCO HAYEZ (IL BACIO)
Francesco Hayez nacque a Venezia il 10 febbraio 1791 ed è morto a Milano il 12 febbraio
1882. Passato dalle tendenze neoclassiche a quelle romantiche, è stato un’artista
innovatore e poliedrico, lasciando un segno indelebile nella storia dell’arte italiana per
essere stato l’autore del dipinto “il bacio”. Dopo aver trascorso la giovinezza a Venezia e
Roma, si spostò a Milano, dove entrò in contatto con Manzoni, Berchet, Pellico e Cattaneo.
La madre era la muranese Chiara Torcellan e il padre Giovanni era un pescatore di origini
francesi. In ogni caso la sua famiglia originaria che comprendeva altri 4 fratelli era
poverissima, quindi il piccolo Hayez fu affidato alla zia materna di Milano. Trascorse la
fanciullezza e l’adolescenza presso la dimora degli zii. Francesco Binasco, intuendo il
precoce talento artistico, lo introdusse all’esercizio della pittura, quindi nel 1809 Hayez
partecipò ad un concorso indetto dall’accademia per l’alunnato di Roma, risultandone
vincitore a pieni voti e perciò titolare di una borsa di studio. Si trasferì a Roma dove ebbe
modo di presentarsi ad Antonio Canova. Nel 1859 Hayez dipinse il quadro a lui più legato,
il bacio, un dipinto a olio su tela e raffigura due giovani, un uomo e una donna innamorati
che si baciano con grande passionalità. La scena è ambientata in un vago interno
medievale: si tratta dell’androne di un castello di cui sono messi in rilievo tre gradini, a
destra della tela e l’estesa parete lapidea. L’uomo trattiene saldamente tra le mani il capo
e il viso dell’amata e poggia la gamba sinistra sul primo gradino della scalinata.
SCIENZE – MENDEL
Lo scienziato moravo Gregor Mendel, frate agostiniano in un convento di Brno, compì
nell’Ottocento importanti osservazioni ed esperimenti sulla trasmissione dei caratteri
ereditari nelle piante. Scoprì che nel corso delle generazioni questi si presentavano
secondo regole precise, chiamate in seguito principi di Mendel. Solo nel Novecento verrà
compresa l’importanza delle sue eccezionali scoperte.
Mendel nacque nel 1822 a Hyncice, un paese della Moravia, nell’attuale Repubblica Ceca.
La sua regione natale era famosa in tutto l’Impero austro-ungarico, di cui faceva parte,
per gli allevamenti di pecore e per la pomologia (studio delle tecniche di coltivazione della
frutta). Il padre Anton era un appassionato di sperimentazione agricola e nella fattoria
paterna Mendel imparò fin da bambino l’arte di selezionare gli alberi da frutta. Mendel