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Sintesi

Introduzione Risorse e storia degli Stati Uniti d'America, tesina



La mia tesina di terza media descrive gli Stati Uniti d'America. In geografia illustrerò gli Stati Uniti d’ America, perché mi piace l’ idea che siano la prima potenza mondiale e soprattutto mi ha affascinato una parte della loro storia: lo schiavismo. Dalla storia mi collegherò alla musica in cui approfondirò il jazz e in particolare Paolo Fresu, perché vado fiero della Sardegna e dei sui artisti. Partendo dallo schiavismo sono arrivato al cotone in tecnologia, argomento che mi ha colpito poiché questo è la fibra più utilizzata al mondo. In scienze abbiamo studiato l’ingegneria genetica, pertanto parlerò degli OGM e in particolare del cotone transgenico, tematica che ho approfondito perché mi è piaciuta tanto ed è utile anche per l’ ambiente poiché non ha bisogno di insetticidi. In arte ho scelto di parlare dell’ espressionismo astratto, mi ha colpito il motivo (i lutti) perché gli artisti rifiutavano le forme. Ho inserito anche un dipinto realizzato da me il cui titolo è Stati d’animo, questo rappresenta la situazione prima e dopo la seconda guerra mondiale. In educazione motoria analizzerò la pallavolo, uno degli sport che mi piace di più. Nelle lingue esaminerò The United States of America in inglese, mentre in francese la statue de la Libertè uno dei monumenti principali e più famosi degli Stati Uniti. In italiano ho scelto di analizzare un brano sull’ attentato alle Torri Gemelle, perché è una delle cose più drammatiche e angoscianti che sono successe. La tesina permette vari collegamenti con le materie scolastiche.

Collegamenti


Risorse e storia degli Stati Uniti d'America, tesina



Geografia: Gli Stati Uniti.
Storia: Lo schiavismo.
Italiano: L'attentato alle Torri Gemelle.
Inglese: The United States of America.
Francese: La statue de la libertè.
Scienze: L’ingegneria genetica e il cotone transgenico.
Tecnologia: Le fibre tessili (il cotone).
Arte: L'espressionismo astratto\dipinto stati d’ animo.
Educazione motoria: La pallavolo.
Estratto del documento

GEOGRAFIA

STATI UNITI D’AMERICA

CAPITALE Washington

FORMA DI GOVERNO Repubblica

federale LINGUA

Inglese

MONETA Dollaro USA

RELIGIONE Protestante,

cattolica

POPOLAZIONE 299398484 ab.

DENSITA’ 32 ab./km

quadrato

Gli Stati Uniti si estendono su un territorio compreso fra il Canada a Nord e il

Messico a Sud. L’ Unione è formata da 50 Stati, di cui 49 continentali compresa

l’ Alaska, e uno insulare, l’ arcipelago delle Hawaii nel Pacifico.

I CONFINI

A Nord confinano con il Canada, a Sud con il Messico e si affaccia sul golfo del

Messico, è bagnato a Ovest dall’ Oceano Pacifico e a Est dall’ Oceano Atlantico.

LA MORFOLOGIA

Da Est a Ovest si distinguono quattro grandi regioni:

la pianura costiera atlantica;

 gli Appalachi, un massiccio di origine molto antica;

 le grandi pianure centrali costituiscono una vastissima regione che si

 estende dai Grandi Laghi, a Nord fino al Golfo del Messico a Sud;

il grande sistema montuoso occidentale occupa circa un terzo della

 superficie degli Stati Uniti. La sezione più orientale è costituita dalle

Montagne Rocciose, con vette superiori ai 4000 metri. Ai piedi di queste,

a Ovest, si snoda tutta una serie di altipiani.

Se si eccettua il San Lorenzo, che scorre da ovest a est, i principali fiumi

statunitensi scorrono in direzione nord sud.

Interrotti da rapide cascate, i corsi d’ acqua che scendono dagli Appalachi all’

Atlantico sono sfruttati per la produzione di energia idroelettrica. Il Golfo del

Messico riceve, le acque di uno dei più estesi bacini fluviali del mondo, Il

Mississippi-Missouri; fra i molti altri fiumi che si gettano nel golfo, il più

importante è il Rio Grande.

Nel Pacifico sfociano pochi fiumi: a nord il Columbia, al centro il Klamath, più a

sud il Sacramento e il San Yoaquin. Numerosi piccoli corsi d’ acqua non

riescono a raggiungere l’ Oceano e si perdono, per l’intensa evaporazione, in

aride distese sabbiose. Fra i grandi fiumi statunitensi vi è il Rio Colorado.

Numerosi anche i bacini lacustri: il più importante della zona occidentale è il

Gran Lago Salato, Lago Superiore, Michigan, Huron, Erie, Hontario. Questi laghi

sono collegati fra loro da corsi d’ acqua che formano rapide e cascate (tra cui

quelle del Niagara).

IL CLIMA

Il clima è di tipo prevalentemente di tipo continentale, tuttavia la combinazione

di diversi fattori determina situazioni climatiche assai varie.

Le Montagne Rocciose sono barriera al passaggio delle masse d’ aria oceanica

del Pacifico. Il freddo e le tempeste di neve provengono dal Canada.

LE COSTE

La costa atlantica è molto frastagliata ed è orlata di isole. Il litorale bagnato

dall’ Oceano Pacifico è compatto.

LA STORIA

Nel XV secolo all’ arrivo dei coloni europei gli Stati Uniti erano abitati da circa 3

milioni di amerindi. Dopo diverse esplorazioni Francia Inghilterra e Olanda

iniziarono a competere per le nuove colonie gli Stati Uniti sono nati nel 1776. In

quell’ occasione venne redatta la dichiarazione dei diritti dell’ uomo. Al termine

della seconda guerra mondiale gli USA si affermarono come grande potenza

mondiale. L’ 11 settembre 2001 una serie di attentati terroristici colpì gli Stati

Uniti, opera dell’ organizzazione politica di Al Qaeda.

LA COMPOSIZIONE DEL POPOLO AMERICANO

Fatta eccezione per le popolazioni originarie ridotte a un’ esigua minoranza,, il

popolo statunitense si è costituito attraverso l’ immigrazione. In epoca

coloniale si trattò di britannici, olandesi, tedeschi e scandinavi. La grande

immigrazione iniziò intorno al 1840 e toccò il culmine tra il 1910 e il 1914. Ci

furono degli immigranti dall’ Europa Orientale e dai paesi Mediterranei. L’

immigrazione di schiavi neri continuò. Emigrarono verso gli USA anche cinesi,

giapponesi e messicani. Durante la prima guerra mondiale e dopo l’

immigrazione subì un rallentamento. Oggi le limitazioni all’ ingresso negli USA

sono molto forti.

POPOLAZIONE, CITTÀ E CULTURA

I flussi migratori non hanno modificato sostanzialmente la distribuzione della

popolazione, abbastanza squilibrata. La densità media è di 32 ab/km². Le zone

più densamente popolate sono le maggiori aree urbanizzate del Nord-Est del

Sud e della costa californiana. La regione occidentale è la meno popolata con

una densità inferiore a 10 ab/km², corrispondente alle zone montuose e

desertiche.

L’ 80% della popolazione è urbana. La concentrazione urbana del paese, è una

delle maggiori del mondo, è la così detta megalopoli atlantica. Ne fanno parte

New York, Washington la capitale, antichi centri coloniali come Boston e

Filadelfia, porti molto attivi come Baltimora. Una seconda area di forte

urbanizzazione è quella dei Grandi Laghi, dove si addensano metropoli

industriali quali Chicago, Detroit, Cleveland, Milwaukee e Pittsburgh. In

California si trovano grandi città come Los Angeles, San Dego, San Francisco.

Le città degli Usa si assomigliano nell’organizzazione dell’ impianto urbano.

La lingua ufficiale degli Stati Uniti è l’inglese. I discendenti delle popolazioni

indigene usano ancora la lingua Athabasca. Diffuso è lo spagnolo.

La religione più praticata e quella protestante ma ci sono anche cattolici ebrei e

ortodossi.

L’ECONOMIA

Gli USA sono la maggiore potenza economica al mondo.

L’agricoltura si avvale delle tecniche più moderne ed è all’ avanguardia nell’

applicazione delle biotecnologie. Si coltivano grano, granturco, soia, cotone,

canna da zucchero, barbabietola da zucchero arachidi e tabacco.

L’ orticoltura è anch’essa molto importante ed è praticata nel Nord-Est, in

Florida e in California, dove è anche presente la viticoltura; 1/3 del territorio è

occupato dalle foreste, infatti gli USA sono al primo posto per produzione

mondiale di carta e il secondo in quella del legname.

Le aree per l’ allevamento di bovini e cavalli comprendono il Texas e le catene

montuose occidentali, il Nord-Est e gli Appalachi e la zona dei Grandi Laghi.

Rilevante è l’ allevamento di suini e volatili. Gli Stati Uniti sono fra i primi al

mondo per quantità di pescato.

Nel sottosuolo si trovano carbone, petrolio, gas naturale, ferro rame, e zinco. I

settori industriali presenti sono quello metallurgico, meccanico, automobilistico,

tessile, alimentare, petrolchimico, elettromeccanico dell’ industria aerospaziale,

informatica. La maggior parte dell’ energia elettrica è di origine termica.

La produzione di energia idroelettrica è la prima al mondo per valore assoluto.

Quasi il 20% dell’ energia elettrica deriva dalle 104 centrali nucleari attive nel

paese.

Il terziario occupa circa l’ 80% della popolazione attiva. Commercio, finanze,

turismo, educazione, ricerca, sanità e trasporti sono i comparti più rilevanti.

La rete autostradale è la più fitta al mondo. Il sistema ferroviario è più limitato

e utilizzato soprattutto per il trasporto delle merci. Le vie d’ acqua interne si

articolano in due sistemi: quello dei Grandi Laghi e del Mississippi. I principali

porti marittimi sono quelli di New York, New Orleans, Houston e Filadelfia.

Grande sviluppo ha conosciuto il trasporto aereo, che può contare su

numerosissimi aeroporti dislocati nelle varie regioni del paese.

STORIA

LO SCHIAVISMO

La storia della schiavitù negli Stati Uniti D’ America inizia nel 1616 ed è esistita

per oltre un secolo negli Stati del Nord America, fino al 1776 anno in cui

nacquero gli USA e perdurò negli Stati del Sud fino al 1865, quando terminò

con la fine della guerra civile. La schiavitù in USA consisteva nell’ uso di

manodopera acquistata in Africa, infatti gli schiavi venivano usati come

servitori o mandati a lavorare nelle piantagioni senza retribuzione. Lavoravano

circa 15 ore al giorno, avendo un solo giorno di riposo. Dovevano obbedire

solennemente ai padroni.

I primi schiavi furono acquistati da una colonia inglese nel 1616 nell’ America

del Nord, in Virginia: una nave da carico arrivò con venti schiavi africani dando

vita a una pratica che fino ad allora era diffusa solo nelle colonie spagnole. Gli

schiavi venivano presi dalle coste dell’ Africa Occidentale, perché era il tratto

via mare più vicino alle Americhe. Le coste del Senegal e dell’ Angola sono

state i punti da cui gli europei prendevano la maggior parte degli schiavi.

Questi venivano catturati in Africa dagli stessi africani che non consentivano

agli europei di entrare nelle loro terre, spesso erano frutto di guerre tribali.

Questo era un commercio redditizio per entrambe le parti. Dopo essere

catturati questi venivano portati in delle fortezze vicino alla costa, dove

venivano poi ammassati tutti insieme in un grande stanzone e venduti come

bestiame. Una di queste fortezze si trova in un’ isola vicino al Senegal, in alcuni

tratti è analoga ai campi di concentramento, questa è meta di pellegrinaggio di

discendenti di schiavi. Durante il viaggio verso il nuovo mondo circa il 20% di

loro moriva, per le numerose violenze subite. Questo era uno svantaggio per il

comandante che veniva pagato in base alla merce. Nella nave non venivano

mandati in coperta, ma venivano messi nella stiva, i più alti al centro e i più

bassi ai lati. Una volta arrivati in America venivano messi all’ asta. Gli schiavi

lavoravano nelle piantagioni di tabacco, cotone, zucchero e caffè; in queste

piantagioni il loro lavoro era supervisionato dai sorveglianti che si assicuravano

che gli schiavi lavorassero il massimo possibile.

Lo schiavismo non è sempre stato però di possesso. Inizialmente nelle colonie

si osava una sorta di schiavitù debitoria: si prevedeva un contratto di lavoro e i

servitori lavoravano fino ad estinguere il debito nei confronti del loro padrone

(che poteva consistere nella somma che aveva pagato per acquistarli, o nella

somma che era stata necessaria per farli giungere in America dall’ Africa). Una

volta estinto il debito il servitore era libero. Tra il 1680 e il 1700 lo schiavo iniziò

a prendere il posto del servo e il bianco iniziò a stabilire la sua predominanza

sulla razza nera stabilendo quindi che la schiavitù era di tipo razziale.

Tra il 1770 e il 1860, gli schivi in USA erano 4 milioni, la schiavitù fu oggetto di

molte contestazioni politiche. Gli schiavi iniziavano ad opporsi alla schiavitù

attraverso la ribellione, molti cercavano di fuggire negli stati dove la schiavitù

era stata abolita. La questione morale che ormai circondava lo schiavismo

portò alla Guerra di secessione americana. Il fatto che fece scoppiare la guerra

fu : la proposta di un deputato di estendere agli Stati del West la libertà del

Nord , questo andava contro il volere degli schiavisti che volevano impiantarvi

delle piantagioni. A questo punto gli Stati del Sud uscirono dall’ unione e

fondarono la confederazione degli Stati d’ America. Questo distaccamento

diede via alle ostilità , nonostante il presidente Abramo Lincoln cercava di

unificare il proprio paese nel segno del pensiero liberale. La guerra durò dal

1861 fino al 1865, fu una feroce guerra civile dove ci furono circa 700mila

morti. Questa terminò con la sconfitta dei sudisti a Gettysburg nel 1863,questi

nel 1865 firmarono la resa. L’ acquisizione della libertà da parte degli schiavi

neri, coincide con la Dichiarazione di emancipazione che venne pronunciata dal

presidente Lincoln il giorno 1 gennaio 1863. Dopo circa 2 lunghi anni molto

dolorosi e precisamente il 18 dicembre 1865, arriva il processo di liberazione

degli schiavi. Lincoln considerava gli Stati del Sud come fratelli ritrovati, per

questo venne assassinato da un fanatico sudista. La schiavitù venne abolita,

ma la sofferenza per i neri continuò ancora. Infatti i bianchi esclusero i neri

dalle proprie scuole, dai propri caffè e persino dai propri sindacati. Costrinsero i

neri a vivere nei ghetti, fatti di baracche, non nelle zone residenziali della città.

Nel 1866 nacque il Ku Klux Klan, una setta segreta razzista che compiva anche

azioni criminali contro i neri. ITALIANO

11 SETTEMBRE 2001

Riccardo Staglianò, scrittore e giornalista italiano contemporaneo, tratta in un

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