Anteprima
Vedrai una selezione di 6 pagine su 21
Genetica - Tesina Pag. 1 Genetica - Tesina Pag. 2
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Genetica - Tesina Pag. 6
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Genetica - Tesina Pag. 11
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Genetica - Tesina Pag. 16
Anteprima di 6 pagg. su 21.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Genetica - Tesina Pag. 21
1 su 21
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi

Introduzione Genetica - Tesina



Questa tesina di terza media descrive la genetica. La tesina permette i seguenti collegamenti con le varie materie scolastiche: in scienze la genetica classica e Mendel, in italiano "La Cosa" di Umberto Eco, "Clonazione umana e fecondazione artificiale" di Cristiano Abbadessa, in Educazione fisica le malformazioni genetiche, la disabilità e le paralimpiadi, in Musica Ludwig Van Beethoven e la sua disabilità: la sordità, in Francese les malformations congénitales et "Cyrano de Bergerac", in storia gli esperimenti nei campi di concentramento tedeschi, in Inglese The Holocaust and World War II, in Arte "Guernica" di Pablo Picasso, in Geografia le differenze genetiche tra etnie e in Tecnologia la bioingegneria e l'ingegneria genetica.

Collegamenti


Genetica - Tesina



Scienze: La genetica classica e Mendel.
Italiano: "La Cosa" di Umberto Eco, "Clonazione umana e fecondazione artificiale" di Cristiano Abbadessa.
Ed. fisica: Le malformazioni genetiche, la disabilità e le paralimpiadi.
Musica: Ludwig Van Beethoven e la sua disabilità: la sordità.
Francese: Les malformations congénitales et "Cyrano de Bergerac".
Storia: Esperimenti nei campi di concentramento tedeschi.
Inglese: The Holocaust and World War II.
Arte: "Guernica" di Pablo Picasso.
Geografia: Le differenze genetiche tra etnie.
Tecnologia: La bioingegneria e l'ingegneria genetica.
Estratto del documento

ottenne la terza legge dell’indipendenza dei caratteri: incrociando due individui

che differiscono per più caratteri, ogni carattere si trasmette alla discendenza in

modo indipendente dagli altri. Secondo egli, tutto questo era possibile se si

attribuiva ad ogni carattere una coppia di fattori.

Il suo lavoro venne ignorato fin quando nel 1900 tre ricercatori ottennero

risultati analoghi a quelli di Mendel e trasformarono le sue osservazioni in leggi.

Quando nel 1903 due biologi studiando i cromosomi, trovarono una strabiliante

analogia tra il modo con cui si separavano i cromosomi durante la meiosi e il

modo con cui segregavano i fattori ipotizzati da Mendel, formularono l’ipotesi

che i fattori mendeliani fossero situati sui cromosomi. Tale ipotesi va sotto il

nome di teoria cromosomica.

In effetti oggi sappiamo che i fattori mendeliani corrispondono ai geni, segmenti

di DNA che determinano un certo carattere e che possono trovarsi in forme

alternative chiamate alleli. Nel nucleo di ogni cellula un certo carattere è

determinato da una coppia di alleli localizzati in punti precisi di cromosomi

omologhi. La coppia di alleli responsabile di un carattere si chiama genotipo.

Se i due alleli sono uguali, l’individuo ha un genotipo omozigote, e può essere

dominante o recessivo. Se i due alleli sono differenti, l’individuo ha un genotipo

eterozigote. La manifestazione esterna e visibile del genotipo si chiama fenotipo.

Il cariotipo di un organismo è l’insieme dei cromosomi che per numero e forma

sono caratteristici di una specie. Nell’uomo, il carotipo delle cellule diploidi

possiede 46 cromosomi organizzati in 23 coppie, di cui 22 coppie di cromosomi

somatici e l’ultima coppia costituita da cromosomi sessuali.

La scoperta dei cromosomi sessuali si deve a T. Morgan che nel 1910 facendo

esperimenti sui cromosomi di un moscerino, si accorse che mentre nelle cellule

delle femmine le 4 coppie di cromosomi omologhi sono formate da elementi

uguali tra loro, nei maschi esiste una coppia di cromosomi che risultano diversi.

Morgan chiamò questa coppia “cromosomi sessuali”, indicando con XX i due

cromosomi uguali nella femmina e con XY i due cromosomi diversi nel

maschio. In questo modo provò anche la validità della teoria cromosomica

dimostrando che i geni che determinano i caratteri sono localizzati sui

cromosomi. Il carotipo del maschio e quello della femmina di una stessa specie

differiscono dunque solo nella coppia dei cromosomi sessuali. È il cromosoma

sessuale portato dallo spermatozoo maschile che determina il sesso del nascituro.

! 5

LA GENETICA Italiano

La Cosa

Umberto Eco

Titolo, epoca e autore:

“La Cosa” é un brano scritto da Umberto Eco. Egli é nato ad Alessandria nel

1932 ed è stato un critico, saggista, scrittore e semiologo di fama internazionale.

Si laureò nel 1954 all’età di 22 anni all’università di Torino e insegnò presso

numerose facoltà di lettere e architettura. Ha arricchito il panorama culturale

italiano e mondiale con i suoi numerosi saggi di semiotica, estetica medievale,

linguistica e filosofia, oltre ad aver scritto romanzi di successo come Il nome della

Eco è stato il più erudito tra i sognatori, un grande intellettuale che ha

Rosa.

fatto appassionare i lettori al Medioevo, che ha saputo di continuo reinventarsi

con la sua mostruosa cultura, un uomo libero dal pensiero libero che ha saputo

inventare nuovi stili, teorie e discipline disseminando ovunque idee e soprattutto

dubbi. Egli è morto il 19 febbraio 2016.

Riassunto:

Il professor Ka, uno dei protagonisti del racconto, dopo anni di lavoro è pronto

a mostrare la Cosa al generale. Egli ha timore di mostrare la propria creazione,

perché sa che sarà usata come strumento di distruzione, anche se è stata creata

per mantenere la pace.

Ka porta il generale in laboratorio e gli mostra una specie di sasso, lo impugna

in modo che la superficie di esso aderisca bene alla mano e la punta si muove

nella direzione scelta dal professore. La punta colpisce la roccia, formando un

cratere e continua a penetrare all’interno di essa fino a polverizzarla. Il generale

realizza che con quello strumento sarebbe stato capace di padroneggiare su

qualsiasi animale e persino capace di uccidere un uomo. Il professor Ka,

sapendo che l’umanità avrebbe usato la Cosa contro se stessa, comunica al

generale che avrebbe distrutto quella pietra. Il generale, accecato dal potere che

quella pietra gli avrebbe conferito, la impugna e uccide il professore.

Personaggi:

I due protagonisti del testo sono il professore e il generale, che hanno però molte

differenze caratteriali e psicologiche. Il primo vuole che il mondo mantenga la

pace ed è disposto a distruggere il suo lavoro di anni purché sia così. Il secondo è

accecato dal potere e dalla forza, non si fa scrupoli ad uccidere qualcuno.

Spazio e tempo:

Il brano è ambientato in un’epoca passata nel laboratorio del professor Ka.

Narratore, lingua e stile:

Il narratore è esterno e il linguaggio utilizzato è formale e ricercato. C’é una

prevalenza di discorso diretto e sono usati spesso climax o gradazioni ascendenti

per produrre un effetto di progressiva graduazione.

Intenzione comunicativa:

L’intenzione comunicativa di questo testo è far capire ai lettori che molte volte

una scoperta scientifica, pensata come strumento di pace e progresso, verrà

invece utilizzata a fini distruttivi. Ecco perché lo scienziato deve porre dei limiti ! 6

LA GENETICA

alla conoscenza e al progresso, deve tener conto dei problemi etici e morali che

porterebbe la propria scoperta.

Non c’è malvagità nell’atomo: c’è solo nelle anime degli uomini.

Commento personale:

Questo testo mi ha colpito molto perché fa comprendere ai lettori quanto la

scienza progredisce ma allo stesso tempo l’umanità torna indietro. Credo che

sarebbe bene porre dei limiti alla ricerca scientifica, perché essa progredendo

potrebbe portare l’uomo alla distruzione totale dell’umanità ! 7

LA GENETICA Clonazione umana e

fecondazione artificiale

Cristiano Abbadessa

Titolo, epoca e autore:

Clonazione umana e fecondazione artificiale è un testo scritto da Cristiano

Abbadessa tratto dal libro Uno sguardo al mondo.

Riassunto:

Il progresso scientifico negli ultimi anni ha aperto all’uomo grandi possibilità,

come per esempio la clonazione umana, ovvero la possibilità di far nascere,

partendo da una cellula di un essere vivente, un altro individuo con lo stesso

patrimonio genetico. I primi esperimenti sono stati realizzati su animali, ma le

ricerche hanno esaminato anche la possibilità di clonare vite umane.

I problemi etici e morali posti da essa sono molti e rilevanti. Inizialmente si è

pensato che la possibilità di clonazione sarebbe stata utilizzata da genitori che

volevano avere come figli perfette repliche di se stessi. Successivamente è stato

considerato che alcuni potrebbero avere interesse a costruire delle copie di sé più

giovani e più sane per poterne prelevare “pezzi di ricambio”.

Tutte le possibili applicazioni della clonazione umana, però, incontrano la

fortissima opposizione di religiosi, filosofi e anche scienziati stessi. Una conquista

scientifica ormai pienamente realizzata, invece, è la fecondazione artificiale. Il

ricorso ad essa inizialmente è stato utilizzato per coppie che non potevano avere

figli a causa di problemi fisici di uno dei due aspiranti genitori e questo tipo di

fecondazione, denominata omologa, è ormai accettata da quasi tutti, mentre

non è così per quella eterologa, in cui vi è l’intervento di un donatore esterno.

Molti dubbi circondano anche la fecondazione “in vitro”, che permette di far

incontrare seme maschile e ovulo femminile in provetta prelevati da ognuno dei

genitori, impiantando poi l’ovulo fecondato nell’utero della donna. Queste due

ultime possibilità sono gravemente condannate dalla Chiesa cattolica e ritenute

molto pericolose anche da psicologi e filosofi laici. Sia per la fecondazione

artificiale che per la clonazione, la preoccupazione più grave e diffusa riguarda

la possibilità di predeterminare le caratteristiche del nascituro e di procedere ad

una sorta di selezione della specie umana.

Intenzione comunicativa:

L’intenzione comunicativa di questo testo argomentativo è esporre le

problematiche etiche e morali poste dal progresso scientifico. Tratta temi di

grandissima attualità come la fecondazione artificiale e la clonazione umana,

che impongono problemi etici rilevanti, molti dubbi e preoccupazioni diffuse

soprattutto in relazione alla possibilità di prevenire ad una “selezione umana”. ! 8

LA GENETICA

Commento personale:

Secondo me, non è per niente giusto ottenere copie di essere umani, la

clonazione viola la dignità e l’identità della vita umana, perché ogni individuo è

diverso dall’altro ed è proprio questa diversità che permette di relazionarci.

Avere una perfetta copia di se stessi non permetterebbe più ciò e andrebbe

contro molti principi etici e morali. La clonazione umana con finalità

terapeutiche, cioè per ricavarne cellule staminali da impiegare nella cura di

gravi malattie, o per ricavarne organi da trapiantare, può essere invece essere

considerata positiva, anche se qualunque sia il proprio fine, la clonazione va

sempre contro l’etica. Credo invece che la fecondazione artificiale omologa sia

una grande conquista positiva della scienza, che finalmente permette a coppie

che non possono avere figli per problemi di uno dei due aspiranti genitori, di

averne uno. Non sono molto d’accordo però con la fecondazione artificiale

eterologa e in vitro, decidere le caratteristiche del nascituro non mi sembra

giusto e pian piano si potrebbe arrivare alla selezione della specie umana. ! 9

LA GENETICA Educazione fisica

Le malformazioni genetiche e i

Giochi Paralimpici

Qualunque alterazione del patrimonio genetico è detta mutazione. Queste

mutazioni possono avvenire spontaneamente o a opera di sostanze mutagene.

Possono riguardare un solo gene, ed essere quindi mutazioni geniche, o

riguardare un cromosoma o il numero dei cromosomi prendendo il nome di

mutazione cromosomica.

Esse possono portare a malattie molte volte gravi, che possono portare difficoltà

fisiche e disabilità.

Tutti hanno il diritto di praticare sport, anche le persone affette da disabilità.

Essi praticano molti giochi di squadra, alcuni con caratteristiche simili agli sport

conosciuti, come la pallavolo, la pallacanestro, il baseball e il calcio.

Ce ne sono anche altri più specifici, come il Torball, uno sport realizzato per i

non vedenti, o il più recente Tunnel, dove i disabili non vedenti giocano insieme

a persone normodotate.

La pallacanestro in carrozzina non differisce molto da quella per i normodotati:

la velocità delle azioni e la precisione nel tiro, ne fanno uno sport di cui si

evidenzia l’elevato livello tecnico di chi deve gestire tutta la sua motricità stando

seduto su una carrozzina. Le carrozzine, leggere e aerodinamiche, sono state

adattate alle esigenze degli spostamenti richiesti dal gioco.

Il calcio a 5 è uno sport per non vedenti, in cui si gioca con una palla dotata di

un sistema sonoro che consente ai giocatori di percepire i suoi spostamenti.

Un altro sport per non vedenti è il Torball. E’ un gioco a squadre, ognuna di

esse cerca di lanciare una speciale palla, realizzata in modo da produrre suoni

durante i suoi spostamenti a terra. La palla deve superare la linea di porta

dell’altra squadra mentre essa tenta di impedirlo. ! 10

LA GENETICA

I non vedenti hanno anche la possibilità di praticare un altro sport chiamato

tunnel. I giocatori si trovano all’interno di un tunnel formato da cavi. Al centro

di esso c’è una linea centrale che non può essere superata.

Ciascuna squadra difende l’estremità di ciascun cavo alle proprie spalle dallo

scorrimento di palloni ovali cercando di arrestarlo, impedendo così la

realizzazione di “mete” avversarie.

A Roma, nel 1960, oltre ai Giochi Olimpici, si svolsero per la prima volta i

Giochi Paralimpici aperti a persone diversamente abili. Nati come ampliamento

Dettagli
21 pagine
1542 download