Elaborato Esame di Stato
In questi tre anni sono cambiato moltissimo, sia fisicamente che psicologicamente. Ho appreso molto e imparato dai miei errori. Ho conosciuto molte persone con cui ho fatto amicizia ma mi sono impegnato a essere gentile ed educato con tutti. Ho imparato un buon metodo di studio e un buon metodo nello svolgimento dei compiti. Ho imparato a lavorare in gruppo, nonostante le difficoltà iniziali ce l’ho sempre, prima o poi fatta. Con l’arrivo dell’ormai celeberrimo Covid-19 non è stato un problema il fatto di uscire di casa in sé ma piuttosto il perché eravamo tutti a casa. Tralasciando tutte le conseguenze drastiche per il Virus , c’è qualche lato positivo: ho potuto passare più tempo con la mia famiglia, ora non passano più tante macchine nella mia strada, la più trafficata di tutte e c’è un aria più pulita e lo smog non si accumula più sui davanzali. Ho compreso, come penso tutto il mondo, che le pandemie, nonostante tutti i progressi della medicina, possono sempre avvenire e non sono così lontane come immaginavamo prima. Quello che ci sembrava un mondo post -apocalittico è diventato realtà e ormai ci siamo abituati, ma daremmo di tutto per tornare alla normalità. Di sicuro abbiamo capito quante cose potevamo fare e spero potremo di nuovo fare , quanto era bello andare fuori con gli amici e andare a scuola. Sì, la scuola ci manca, a tutti, anche se prima la odiavamo ne abbiamo compreso l’importanza. Con la didattica a distanza ci sono sia vantaggi che svantaggi: un vantaggio è il fatto che ci si può svegliare alle 8, alle 9... ; ma bisogna capire un po’ tutto al volo perché il tempo è limitato sennò bisogna imparare da sé e non si può stare con i compagni e non ci sono contatti tra le persone, racchiuse in quelle finestrelle che saranno vicine, ma moralmente lontane perché per mancanza di tempo non si può interagire con loro. E con al quarantena mi mancano anche miei compagni, sì quelli che non volevo più rivedere prima di quel famigerato ponte di Carnevale ora li rivoglio vedere tutti, proprio tutti. Di sicuro quando torneremo alla normalità apprezzeremo di più quelle tante cose che potevamo fare in assoluta libertà. Dopo tutto, per quanto la pandemia abbia portato danni economici a intere nazioni, come l’Italia, ci farà comprendere quanto siamo fortunati. Ho scelto come tema principale il progresso scientifico/tecnologico per le mie attitudini in scienze e come argomento principale l’energia di cui abbiamo parlato in tecnologia e che m’interessò molto per le sue forme , come viene prodotta , ma anche per il fatto che l’energia non è solo una cosa oggettiva fredda, ma anche una cosa soggettiva perché vi è anche l’energia interiore, dentro di noi, per esempio quando cantiamo o anche l’energia spirituale quando preghiamo.
Che cos’è l’energia?
L’energia è la capacità di svolgere un lavoro
L’energia si può ricavare in due modi:
• Utilizzando i combustibili fossili
• Sfruttando l’energia sprigionata dai fenomeni naturali
Le forme di energia derivanti dall’utilizzo di combustibili fossili sono dette non rinnovabili, perché queste risorse si rinnovano in lasso di tempo troppo lungo per noi e perciò sono destinate a esaurirsi.
Le forme di energia derivanti dallo sfruttamento dei fenomeni naturali sono dette rinnovabili, perché si rinnovano continuamente e perciò sempre disponibili a noi.
I combustibili fossili per generare energie non rinnovabili sono: carbone, gas naturale e petrolio. Si trovano in determinate zone del mondo, ma analizziamole nel dettaglio:
Il carbone - è il combustibile fossile che fu scoperto prima di tutti nella Prima Rivoluzione Industriale, essi si sono formati dalla decomposizione che ha subito il legno di foreste antichissime, con un ciclo che si ripete sempre. Più il carbone è antico, più sono ricchi di carbonio e possiedono il più alto potere calorifico. Ce n’è in abbondanza nel pianeta, molti giacimenti di carbone si trovano in Cina, USA e negli stati ex-sovietici; in Europa ci sono Giacimenti in Gran Bretagna, Belgio, Olanda, Germania, nel Nord della Francia e in Polonia. In Italia non ci sono notevoli giacimenti di carbone e non sono di alta qualità perché troppo recenti. Il problema non è la qualità, bensì il fatto che il suo utilizzo comporta l’emissione di gas molto inquinanti tra cui l’anidride carbonica, che contribuisce all’effetto serra.
Petrolio - è il combustibile fossile più utilizzato attualmente e fu scoperto durante la Seconda Rivoluzione Industriale, esso è il risultato della decomposizione di sostanze organiche di origine animale rimaste sepolte nella crosta terrestre da 10 a 100 milioni di anni. I maggiori giacimenti si trovano negli stati del Medio Oriente (Iraq, Iran, Arabia Saudita e Kuwait) ; in America (USA,Messico e Venezuela), nell’Africa del nord (Algeria e Libia) e in Russia; in Italia c’è un giacimento di petrolio in Basilicata, ma non è utilizzabile poiché i Lucani non ne volevano sapere di estrarlo. Il petrolio è usato per produrre la plastica, benzina, asfalto, paraffina, gasolio, cherosene, propano, nafta, vasellina, ma anche per le centrali termoelettriche e per il riscaldamento domestico.
Gas naturale – detto anche metano, è il combustibile fossile meno inquinante, la sua formazione è quasi analoga a quella del petrolio, tanto che dove ci sono riserve di petrolio vi sono riserve di gas. E’ utilizzato nelle centrali termoelettriche a turbo gas e nel riscaldamento domestico. I maggiori giacimenti si trovano in Medio Oriente e in Russia.
Quando furono scoperte queste energie? Durante la Rivoluzione Industriale
The Industrial Revolution
The period between 1760 and 1890 in Britain is called the Industrial Revolution. It was one of the most important periods of change in Britain history. At the start of this period, Britain was a rural country. Towns were small. There were some large cities, but non many. Most people lived and worked on farms. But British farms were changing. Richer farmers with lots of land began to take over the smaller farms. This caused a lot of unemployement in the contryside. At the same time, towns were growing bigger. Unemployed farmers left the countryside and tried to find work in towns. Many towns grew because of factories. Factories were large buildngs which contained machines. These machines produced goods very quickly and much more cheaply than before. Instead of one person making something in their home, for example, the factory could make many more objects, much more quickly, because there were so many workers to share the work. But conditions in the factories and workers’ houses were very bad. Factories workers worked thirteen hours every day for very little money. Two-third of them were childrem, and the youngest were only six years old. They had to do dirty and dangerous jobs. Lots of people lived together in a small space and diseases could spread easily. Eventually, people in governement began to realise how terrible the conditions were for factory workers, and reforms began to take place. A new law, The Factory Act of 1833, meant that children under the age of 13 could work no more than nine hours a day. As reforms took place, slowl conditions began to get better for workers. In the second half of the 19th century and early 20th century, inventions such as the railway, the telegraph, the telephone and the car helped Britain’s trade and industry enourmously. Britain became the most important economic power in the world. The Industrial Revolution spread throughout Western Europe and North America and changed the rest of the world forever. But it did not happen with a lot of suffering for many people.
Nel precedente testo la Prima e la Seconda Rivoluzione Industriale erano insieme, ma nel prossimo testo si parlerà solo della Seconda .
La Seconda Rivoluzione Industriale
Per Seconda Rivoluzione Industriale s’intende il periodo (1870-1910), qualche decennio dopo la precedente, che si sviluppò in Inghilterra, Europa e USA. Progredì l’elettricità che facilitò i trasporti e il commercio, il motore a scoppio , la nascita dell’industria chimica. Fu scoperto l’acciaio, che non è altro che una lega tra carbonio e ferro, grazie alla sua solidità e resistenza fu ideale per oggetti come martelli, incudini, chiodi e rotaie e la sua robustezza consentì di usarlo per navi, automobili e aerei. Nel 1876, in Germania veniva costruita la prima automobile, grazie al motore a scoppio. Con la nascita dell’industria chimica nacque l’alluminio, il vetro , la carta, il cemento , la gomma, la ceramica, i primi prodotti farmaceutici, il sapone, le vernici, le pellicole fotografiche, la benzina e la celluloide, la prima plastica moderna. Si rinnovarono anche le tecniche di conservazione dei cibi con l’inscatolamento e la refrigerazione, la coltivazione con i primi fertilizzanti chimici. L’organizzazione del lavoro si modificò profondamente: la produzione in serie abbreviava i tempi e i costi. La catena di montaggio, scientificamente organizzata sulla base del taylorismo,che sarebbero le regole per la divisione del lavoro che l’omonimo ingegnere Frederick Winslow Taylor scrisse nel libro , The Principles of Scientific Managament, in cui sosteneva alcune idee per la razionalizzazione produttiva, destinate a un’enorme diffusione. Bisognava suddividere il lavoro e assegnare agli operai mansioni semplici, ripetitive, che non richiedevano particolare abilità , era solo a vantaggio dell’imprenditore però perché all’operaio veniva tolta definitivamente la possibilità di partecipare consapevolmente all’intero processo produttivo e di riconoscere nel prodotto finito il frutto delle proprie fatiche, perciò l’abilità lavorativa del singolo non ebbe più importanza . Questa dequalificazione del lavoro con l’abbassamento dei salari comportò il ricorso sempre più frequente di donne e bambini, facilitando i licenziamenti. Per l’operaio, a forza di ripetere le stesse cose subiva il fenomeno dell’alienazione e le conseguenze sono che l’uomo si estrania da se stesso, non si riconosce più nei prodotti della sua personale attività, perde il senso del lavoro e di se stesso, decade da artefice a strumento di produzione , divenendo in pratica un’appendice della macchina stessa.
In quest’epoca si affermò definitivamente la supremazia economia di Europa e USA. Alla libera concorrenza tra le imprese seguì ben presto un’epoca di concentrazioni, in cui le industrie si fusero, diminuendo di numero e aumentando di dimensioni, stringendo forti rapporti con le banche per ottenere finanziamenti. Nel 1870 , con lo sviluppo del telegrafo, la rete copriva tutta l’Europa e la collegava anche agli USA fornendo notizie in tempo reale. Dopo pochi anni nacque il telefono. Col progredire delle ferrovie, ci fu la richiesta di un’ora ufficiale basata sul Meridiano di Greenwich. Le imbarcazioni a vela, pur essendo belle e maestose furono rimpiazzate dai più efficienti piroscafi. Sulle strade cominciarono a circolare i primi veicoli, le prime biciclette. Nacquero i primi dirigibili e dei rudimentali aerei
Con il conseguente progresso scientifico-tecnologico, cosa ne pensavano le persone?
Nei primi anni del Novecento proprio qualche decennio dopo la Seconda Rivoluzione Industriale, nacque, in Italia un movimento artistico e culturale legato al progresso e all’energia: il Futurismo.
I futuristi volevano completamente cancellare tutto ciò che era passato, vecchie per lasciar posto alle innovazioni e al progresso tecnologico. La guerra era vista come igiene del mondo perché ripuliva dalle cose che consideravano vecchie e inutili. Il fondatore del Futurismo fu Filippo Tommaso Marinetti (1876-1944) che scrisse il Manifesto del Futurismo che metteva in evidenza le caratteristiche del futurismo e le sue ideologie. Nel brano infatti definisce l’Italia come un mercato di rigattieri, e che ormai i professori, i ciceroni e gli antiquari erano mestieri passati. Bisognava liberare l’Italia dagli innumerevoli musei che la coprono tutta di cimiteri, cioè cose vecchie e morte. Ma il futurismo non fu solo una corrente letteraria ma anche artistica, il cui massimi esponente è Umberto Boccioni (1882-1916). Egli fu sia uno scultore che un’artista futurista, nelle sue opere esaltava il dinamismo e la velocità, utilizzò molto i colori complementari , come materiali non utilizzò il marmo e il bronzo , bensì scelse il legno, il ferro e il vetro. Anche lui fu un ferreo sostenitore dell’entrata in guerra dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale ed egli si arruolò volontario, insieme ad altri artisti futuristi, non ci vorrà molto prima che comprenderà il suo errore , vivendo in prima persona le atrocità della WW1 e infatti non sopravvisse e morì a soli 33 anni all’Ospedale Militare di Verona.
In tutto questo cosa ne pensa la Chiesa?
Il Pontefice attuale, Papa Francesco I, nel suo terzo anno di pontificato, pubblicò il 18 giugno 2015 l’enciclica Laudato si’ in cui esprime le sue opinioni riguardo la società odierna, il consumismo, l’inquinamento e l’ecologia. L’enciclica è divisa in 6 capitoli in cui ci sono vari articolo, la composizione è lunga 192 pagine. Egli dice che secondo lui la società di oggi si è allontanata troppo dalla Chiesa e da Dio e che bisognerebbe riconciliarsi, per il consumismo egli constata che è bene comprendere non il valore materiale degli oggetti ma il loro valore simbolico, come per il Creato che ha bisogno di avere rispetto come noi lo diamo al Signore.
Una particolare forma di energia – il nucleare
L’energia nucleare è un’energia non rinnovabile che viene prodotta grazie a un particolare minerale: l’uranio
L’uranio si può trovare nell’America anglosassone, in Niger, in Russia, in Australia, in Kazakistan, Uzbekistan e Cina. Una volta estratto esso viene arricchito con complesse operazioni per aumentare la concentrazione di Uranio 235, un atomo instabile e radioattivo, che per mezzo della fissione nucleare si spezza in altri atomo che a loro volta si spezzano e così via, questo processo è detto “Decadimento dell’uranio”. Questo processo dura milioni di anni ma solo per un certo periodo producono l’energia necessaria, dopo diventano “scorie radioattive”. Esse legalmente vengono messe all’interno di capannoni appositi che non dovrebbero far uscire radiazioni, dannose per l’uomo. Ma essendo costoso il processo molti le scaricano illegalmente in mare in zone come ad esempio il Corno d’Africa. Se non usata con attenzione e non si controllano bene le centrali nucleari possono avvenire incidenti catastrofici. Il più famoso è quello di Chernobyl, che a causa di un errore “umano” degli operai comportò l’incendio della centrale e la fuoriuscita di materiale radioattivo che andò a formare una nube che percorse quasi tutta l’Europa, Italia compresa. Infatti dopo questo incidente, in Italia ci fu un referendum popolare sull’utilizzo di energia nucleare e l’esito fu la chiusura delle 4 centrali nucleari in Italia. Ma altri paesi tutt’ora continuano ad usarla, come la Francia e il Giappone.
Come fu scoperto la radioattività che ancora oggi alimenta le centrali nucleari? Da una donna, Marie Curie.
Marie Curie est une physicienne française d’origine polonaise. Neé à Varsovie en Pologne, en 1867, dans une famille d’enseignangts, elle a une infance très difficile. A cette époque et sous la domination de la Russie et l’acces à l’université est interidit aux femmes. Elle décide alors de quitter la Pologne pour aller étudier à Paris, à la Sorbonne, où elle obtinet brillamment sa licence de physique. A’ l’université , elle recontre Pierre Curie qui deviendra son mari. Ensemble ils effectuent des recherches sur un mineral riche en uranium et ils réussient à en extraire un premier élément radioactif: le polonium, nommé ainsi par Marie Curie en hommage à son pays natal, la Pologne. Plus tard ils découvrent un autre élément, encore plus radioactif: le radium. Le 10 décembre 1903, Pierre et Marie Curie obtiennent le Prix Nobel de physique, pour la découverte della radioactivité naturelle. En 1904 Pierre est nommé professeur de physique à la Sorbonne, mais deux ans plus tard il meurt dans un accident. Marie Curie remplace son mari au poste du professeur de physique: elle devient aussi la première femme professeur à la Sorbonne. Elle continue ses recherces et en 1911 elle reçoit le Prix Nobel pour la chimie pour ses travaux sur le polonium et le radium. Elle est la première personalité scientifique à obtenir deux prix Nobel. Pendant la Première Guerre Mondiale, Marie Curie souhaite mettre ses travaux sur la radioactivité et ses effets en médecine au service de blessés. C’est porquoi elle organise le premier service de radiologie mobile: elle fait équiper 18 voitures surnommés “Petites Curie” qui permetent, grâce aux rayons X , de prendre des radiographies des malades, opération très utile pour situer plus précisément les obus de balles et faciliter les chirurgies. Elle est meurt en 1934 d’une leucemie par une trop grande exposition aux élément radioactifs.
Le energie rinnovabili invece sono più sicure e pulite delle precedenti, analizziamole nel dettaglio:
Energia solare: attraverso i pannelli fotovoltaici, con l’energia del Sole si può produrre energia elettrica, invece attraverso i pannelli solari termici si produce energia termica. Si possono comodamente inserire tutti e due i tipi nelle proprie case, ma sono per ora ancora costosi e la produzione di energia dipende dalla quantità di irraggiamento e dal tempo atmosferico, perché ci sono zone che ricevono più Sole rispetto ad altre.
Ma cos’è il Sole e come è formato?
Il Sole è la nostra stella, per la vita sulla Terra è l’elemento più importante. Infatti col suo calore, fa evaporare l’acqua, che poi condensandosi nelle nuvole, ritorna nei fiumi con la pioggia, innescando così il ciclo dell’acqua; dal suo calore dipende anche la fotosintesi clorofilliana che genera ossigeno grazie al quale l’uomo può respirare e vivere come tutte le specie viventi. Anche se sulla Terra sembra sia il Sole che si muova in realtà non è affatto così, anzi è il contrario, siamo noi che ci muoviamo, solo che non ce ne accorgiamo. Il Sole per quanto vitale può diventare pericoloso , infatti non si deve mai guardarlo a occhio nudo, causa danni irreparabili alla retina e può addirittura causare cecità, per osservarlo senza correre pericoli è bene usare filtri astronomici professionali. Anche durate un eclissi di Sole non bisogna guardarlo quando è parzialmente oscurato, lo si può guardare un attimo quando la Luna l’ha coperto interamente. Rispetto alla Terra, il diametro del Sole è 110 volte quello della Terra, la superficie è 12.000 volte quella terrestre, e il suo volume è 1.330.000 volte quello terrestre! Ma come fa a illuminarci la giornata? Il Sole per produrre energia utilizza la fusione nucleare di particelle di idrogeno formando atomi di elio. La temperatura media della superficie solare si aggira ai 6000 gradi mentre nel nucleo è intorno ai 15 milioni di gradi. Ma come è formato? Come la Terra, anche il Sole è formato da più strati. Vi è il nucleo, dove avvengono le reazioni di fusione nucleare, l’energia termica sprigionata passa attraverso la zona adiacente, la zona radiativa, sotto forma di onde elettromagnetiche. Dopo di che nella zona soprastante, la zona convettiva attraverso le correnti convettive l’energia termica degli strati interni viene portata verso la superficie solare, detta fotosfera cioè ciò che si vede dalla Terra, ci sono zone più calde dette granuli e zone più fredde dette macchie solari. L’atmosfera solare è divisa in due parti: la cromosfera e la corona. La cromosfera è lo strato più vicino alla fotosfera, mentre la corona è lo strato più esterno di tutti. Nella corona avvengono dei getti violenti di materiale incandescente causati dall’effetto delle macchie solari, questi fenomeni sono detti brillamenti. Essendo molto calda, la corona perde continuamente materia che si disperde nello spazio col nome di vento solare. Quando il vento solare interferisce con l’atmosfera si crea lo spettacolo delle aurore boreali. Quanto vive il Sole? Il Sole, è una stella piccola, una nana gialla che vive circa 10 miliardi di anni, ne sono passati già 5 quindi è un po’ una stella di mezza età. Tra 5 miliardi di anni, il Sole esaurirà il combustibile, cioè l’idrogeno , essa si espanderà diventando una gigante rossa, ma nonostante l’attrazione gravitazionale diminuirà , Mercurio, Venere e forse anche la Terra verranno inglobati e vaporizzati nell’atmosfera solare. Dopo di ciò gli strati esterni del Sole si disperderanno e ne rimarrà solo il nucleo, grande quasi come la Terra e diventerà una nana bianca che poi si spegnerà diventando una nana nera.
Energia eolica: attraverso le pale eoliche si produce energia con la forza del vento, ma si può usare solo nelle zone ventose e possono deturpare il paesaggio, perciò si cerca di collocarle in mare o in zone poco visibili
Energia idroelettrica: per mezzo di dighe, l’acqua di uno specchio d’acqua viene convogliata in una conduttura forzata con un dislivello e colpendo le pale di una turbina collegata a un alternatore si produce energia elettrica e l’acqua usata viene “restituita” al fiume.
Energia geotermica: utilizza il calore interno della terra, in zone con particolari condizioni geologiche come l’Islanda, dove è molto usata. Il vapore naturale fa muovere una turbina collegata ad un alternatore che genera energia elettrica, ma può essere anche usata per produrre energia termica, dopo il residuo viene fatto condensare e iniettato nel suolo senza causare danni all’ambiente
Energia delle maree/ mareomotrice : utilizzando la differenza tra alta marea e bassa marea, in zone dove è molto ampia, può essere usata per produrre energia elettrica mediante la creazione di un bacino artificiale , con dighe e turbine. La più famosa è la centrale mareomotrice sull’estuario del fiume Rance in Francia
Energia delle biomasse: Le biomasse sono gli scarti o residui delle attività agricole e forestale, la paglia che fermentando producono biogas. Da esso è possibile produrre fertilizzanti naturali di qualità ma anche come combustibile, o per l’illuminazione, il riscaldamento e per il processo di depurazione degli scarti.
L’energia non è solo tutto questo, è anche una cosa nostra perché è dentro di noi, quando corriamo e ci sforziamo fisicamente ma anche mentalmente l’organismo utilizza la principale forma di energia: l’ATP
L’ATP ( a acido adenosintrifosfato ) è un composto chimico situato in piccole quantità nelle cellule muscolari e viene consumato quando pratichiamo una determinata attività fisica. Mentre l’organismo è sotto sforzo , esso deve provvedere a riprodurre le ATP un continuazione perché indispensabile. Per formare del nuovo ATP l’organismo ha 3 metodi:
• il meccanismo anaerobico alattacido – è il meccanismo che permette di ripristinare le molecole di ATP più velocemente, grazie a una serie di reazioni chimiche produce ATP senza usare l’ossigeno e senza formare acido lattico. E’ utilizzato per le attività molto intense e di breve durata, come il sollevamento pesi, lanci e tuffi. Questo meccanismo, sì produce molta energia ma dura poco, si esaurisce nel giro di 6-8 secondi.
• Il meccanismo anaerobico lattacido sfrutta invece gli zuccheri presenti nel sangue, nei muscoli e nel fegato, l’unico “svantaggio” è che si produce anche una particolare sostanza detta acido lattico che accumulandosi nei muscoli causa fatica e rende difficoltosa la contrazione. L’energia prodotta si esaurisce nel giro di 1-2 minuti, un po’ di più del meccanismo anaerobico alattacido
• Il meccanismo aerobico – E’ il più lento ad entrare in funzione, ma è il più “economico” e vantaggioso. Utilizza l’ossigeno trasportato dal sangue alle cellule, per bruciare le sostanze che apportiamo con l’alimentazione. Con questo meccanismo si può praticare attività fisica per ore anche se non alla stessa velocità invece che apportano gli altri due meccanismi.
Tutti e tre i meccanismi lavorano insieme per fornire l’energia necessaria all’individuo, però se l’attività è intensa ma immediata la prevalenza è quella del meccanismo anaerobico alattacido, dopo pochi secondi è prevalente quello lattacido e dopo due minuti è quello aerobico.
L’energia è dentro di noi anche quando cantiamo ma sarà uguale?
L’intensità della voce, che cambia da un individuo all’altro, dipende da differenze anatomiche: individui con laringe stretta e corde vocali corte hanno voci acute, laringe più larga e corde vocali lunghe producono invece voci gravi . A seconda dell’estensione e, genericamente dal timbro, le voci si distinguono in maschili e femminili. Partendo poi dalle voci più acute alle più gravi , le voci maschili sono suddivise in tenore,baritono e basso ; quelle femminili in soprano , mezzo soprano e contralto. La voce più grave femminile, il contralto è sempre più acuta della voce più acuta maschile, il tenore. Le voci dei bambini , sono dette bianche, non sono distinte perché non hanno ancora le corde vocali sviluppate e quindi sia maschi che femmine sono acute ugualmente, solo a partire della pubertà nei maschi vi è l’abbassamento del tono di voce.
Bibliografia & sitografia
Fonti cartacee
Libri scolastici
“Sportbook, corpo in movimento” ; G. Fiorini, E. Chiesa, G. Enea Spilimbergo
“Tecno Media Digit” , settori produttivi ; Gianni Arduino
“Impara l’arte”, L. Visconti, R. Bigano
“Autori e Lettori” , letteratura ; Rosetta Zordan
“Prospettive di popoli & scenari” ; Valerio Castronovo
“Il tempo e il racconto”, il Novecento ; Carlo Cartiglia
“Universo Scienze, il sistema Terra” ; Gilda Flaccavento, Nunzio Romano
Altre fonti
Schede & Allegati
“Allegato 27 aprile: La Classificazione delle voci”, prof. Roberto Sgarabottolo
“Marie Curie: femme de science et de courage” , prof. Chiara Businaro
Libri
“Il libro dei perché, l’Universo” ; Stefania Varano