Concetti Chiave
- La verità è spesso evitata a favore di menzogne, viste come più accettabili e meno dannose.
- Nel quotidiano, la verità "coperta" da piccole bugie è preferita per mantenere la tranquillità nelle relazioni.
- Una bugia totale può causare più problemi se scoperta, rispetto a una verità parziale.
- La società intera, non solo gli individui, utilizza menzogne per affrontare meglio la realtà.
- È riconosciuto che, in certe situazioni, affrontare verità spiacevoli è necessario nonostante il loro impatto.
Traccia: Recita un vecchio adagio che: "La verità fa male". Del resto noi viviamo in un mondo dove quasi sempre i rapporti interpersonali sono improntati sulla menzogna. La politica, la scienza, la quotidianità, non ne possono fare a meno. Sempre nel caso in cui non volessimo stravolgere con inutili allarmismi ed inquietudini la vita psichica delle persone. Non che la verità non esista, oppure come taluni vogliono asserire, che sia un concetto relativo: il problema è che la verità non può essere divulgata nella sua nuda crudezza. Insomma si preferisce, quasi sempre, una verità "ludorata di menzogna", e perciò digeribile ed accettabile ad una verità nuda e cruda, indigesta e forse anche funesta.
Spesso sentiamo ripetere: "Avrei preferito che tu mi avessi detto la verità." Ma è proprio così? Teoricamente sì, ma praticamente direi di no. Perché è vero: la verità fa male. E quindi, per evitare di essere troppo "crudi" preferiamo dire una bugia. Ma fino a quando la bugia può essere accettata? Fin quando essa si mantiene nei limiti del possibile. Non è corretto rovesciare del tutto la verità, ma "coprire" forse è anche meglio.
Si evita di far del male alle persone e si vive con più tranquillità. Perciò, se la verità "coperta" da una piccola bugia può essere sana, non si può dire altrettanto della totale bugia che, quando scoperta, fa più guai della verità nuda e cruda.
Purtroppo oggi c'è chi agisce in tanti modi, c'è chi mente, chi dice la verità e chi non mente e non dice la verità.
Tutti i rami della nostra società agiscono in questo modo e non soltanto la gente nella realtà quotidiana. La bugia e la non verità servono a raggirare le persone, ma non solo in senso negativo. Diciamo che aiuta a guardare più il lato positivo delle cose. Ammetto che anche io a volte dico delle innocenti bugie che mi evitano un sacco di problemi, senza crearne altri allo stesso tempo.
Penso anche che, in certe occasioni, una spiacevole verità, se può essere sopportata, accettata, la si debba prendere così com'è. Da parte mia accetto la verità, anche quella un po' più cattiva e poco digeribile; accetto le verità decorate con qualche bugia, non accetto però le bugie. Non vedo perché la gente debba necessariamente mentire, per non prendersi la responsabilità di una brutta verità. Comunque è certo che la verità fa male, ma se fa troppo male, forse è meglio condirla con qualche menzogna.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato dell'adagio "La verità fa male"?
- Perché le persone preferiscono dire bugie piuttosto che la verità?
- Qual è il limite accettabile delle bugie secondo il testo?
- Come viene vista la verità "decorata" con menzogne nel testo?
L'adagio "La verità fa male" suggerisce che la verità, nella sua forma più pura e cruda, può essere dolorosa e difficile da accettare, motivo per cui spesso si preferisce una verità addolcita da menzogne.
Le persone preferiscono dire bugie per evitare di ferire gli altri e per mantenere la tranquillità nei rapporti interpersonali, poiché la verità può essere troppo "cruda" e dolorosa.
Le bugie sono accettabili finché rimangono nei limiti del possibile e non stravolgono completamente la verità, poiché una bugia totale, una volta scoperta, può causare più danni della verità stessa.
La verità "decorata" con menzogne è vista come un compromesso accettabile, poiché può rendere la verità più digeribile senza causare troppi problemi, a differenza delle bugie totali che sono inaccettabili.