Concetti Chiave
- Urbex, o esplorazione urbana, è una pratica diffusa di visite clandestine a luoghi abbandonati, alimentata dalla popolarità sui social media.
- Le motivazioni includono il fascino per la fragilità e la malinconia dei luoghi, oltre a un interesse per l'avventura e la fotografia.
- Il fenomeno urbex ha portato alla trasformazione di siti abbandonati in nuovi spazi culturali e di aggregazione.
- Alcuni luoghi esplorati sono diventati iconici, attirando l'interesse turistico e sfruttando la popolarità sui social.
- L'urbex comporta rischi significativi, con esploratori che si avventurano in ambienti insicuri e degradati, potenzialmente pericolosi.
Indice
Introduzione al fenomeno Urbex
Il termine "urbex" o esplorazione urbana è una pratica che consiste nell'entrare, senza nessuna autorizzazione, in un luogo abbandonato. Si tratta di un fenomeno che si sta diffondendo sempre più; infatti, basta consultare i social e constatare come castelli, ville, stazioni in disuso, fabbriche, prigioni abbandonate non sfuggono a queste visite clandestine. Addirittura, pare che esistano 12 milioni di hashtag #urbex. Vediamo di capire le motivazioni che stanno alla base di questo interesse. E se tale pratica presenti dei rischi.
Le motivazioni del fenomeno
Trasgredire ciò che è proibito, violare degli accessi proibiti fa parte delle motivazioni di questa specie di neo-esploratori, ma solo apparentemente. Lo spettacolo della fragilità del mondo che li attira, l’atmosfera malinconica che ne deriva, il senso di inutilità dei beni terreni infiamma l’immaginazione. D’altra parte, bisogna ricordare il concetto di “memento mori” (= ricordati che morirai) presente nell’arte, in cui il gusto per le rovine non è certamente una novità. Quanti di noi non hanno ammirato i quadri raffiguranti le abbazie in rovina del pittore inglese William Turner o del francese Hubert Robert? A ciò si aggiunge il fatto che siamo in un’epoca avvolta nelle distopie. Infatti, molte serie e giochi video presentano mondi immaginari e desertici, in cui è necessario sopravvivere. E ciò si è ancor più radicato con il periodo del Covid-19.Può essere fatta un’ulteriore riflessione. Questi luoghi evocano la scomparsa perché si vedono le piante crescere fra i macchinari, ricoprire le scrivanie, o i divani, già pieni di termiti: la natura riprende così i suoi diritti.
Fra le diverse ragioni del successo dell’esplorazione urbana c’è anche il gusto per l’avventura e l’interesse per la fotografia; infatti, le foto dei luoghi abbandonati sta costituendo un genere a parte. Ma l’urbex è diventata anche un mezzo per ricordarci che ciò che è stato condannato all’oblio merita la nostra attenzione. Mette in primo piano i luoghi abbandonati, li fa conoscere, suscita un certo interesse per essi. Infatti, in molti casi, la pratica ha largamente contribuito alla trasformazione delle fabbriche, dei depositi, delle caserme abbandonate in luoghi di ritrovo, di aggregazione, in fondazioni culturali o altro.
Gli sviluppi e le possibili conseguenze
All’interno della numerosa categoria di coloro che praticano l’esplorazione urbana, certi luoghi sono diventati mitici, talmente mitici che in certi casi le amministrazioni locali hanno sfruttato la situazione per offrire una nuova possibilità al turismo. Detroit, per esempio, ex capitale dell’industria automobilistica, pullula di fabbriche abbandonate e l’ex centrale nucleare di Cernobyl è presente su migliaia di foto che circolano in rete.Come spesso succede, la situazione sta prendendo una piega inaspettata: su YouTube e Tik Tok l’urbex è talmente di moda da diventare un gioco molto richiesto per coloro che vogliono vedere tutto e presto. Non solo abbiamo una corsa al maggior numero di “mi piace”, ma anche la gara a colui che invia video più spettacolari. Pare che, in alcuni casi, si sia perfino arrivati ad entrare senza autorizzazione in residenze secondarie ed incontrare i proprietari.
Accanto ai curiosi e avventurieri non mancano poi i rigattieri, alla ricerca di oggetti rari da rivendere.
I rischi non mancano: a volte, i curiosi penetrano in luoghi degradati, proibiti se non inquinati. Si può perdere l’equilibrio, un soffitto o un solaio possono crollare con tutte le conseguenze facilmente immaginabili: la curiosità si trasforma così in pericolo e in danno fisico o in tragedia.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali motivazioni che spingono le persone a praticare l'urbex?
- Come ha influenzato il periodo del Covid-19 l'interesse per l'urbex?
- Quali sono alcuni dei rischi associati alla pratica dell'urbex?
- In che modo l'urbex ha contribuito alla trasformazione di alcuni luoghi abbandonati?
- Qual è l'impatto dei social media e delle piattaforme come YouTube e Tik Tok sull'urbex?
Le motivazioni includono il desiderio di trasgredire, l'attrazione verso la fragilità e la malinconia dei luoghi abbandonati, l'interesse per la fotografia e l'avventura, e il desiderio di dare attenzione a ciò che è stato dimenticato, trasformando talvolta questi spazi in luoghi di ritrovo o fondazioni culturali.
Il periodo del Covid-19 ha radicato ulteriormente l'interesse per l'urbex, in quanto le distopie e i mondi immaginari e desertici presentati in serie e giochi video hanno trovato un parallelo nella realtà dei luoghi abbandonati, evocando scenari di sopravvivenza.
I rischi includono il pericolo di entrare in luoghi degradati o inquinati, il rischio di perdere l'equilibrio, il crollo di soffitti o solai, che possono portare a danni fisici o tragedie.
L'urbex ha contribuito a trasformare fabbriche, depositi e caserme abbandonate in luoghi di ritrovo, aggregazione e fondazioni culturali, mettendo in primo piano i luoghi abbandonati e suscitando interesse per essi.
I social media e le piattaforme come YouTube e Tik Tok hanno reso l'urbex molto popolare, trasformandolo in un gioco di sfida per ottenere "mi piace" e condividere video spettacolari, a volte spingendo le persone a entrare senza autorizzazione in luoghi privati, aumentando i rischi associati.