Concetti Chiave
- Gli studi suggeriscono che l'esposizione prolungata ai videogiochi violenti può aumentare l'aggressività nei bambini.
- Superare le cinque ore settimanali davanti a giochi violenti può influenzare negativamente il controllo dell'aggressività nel cervello.
- Ricerche tedesche confermano un legame tra sangue virtuale e violenza reale.
- I videogiochi realistici possono confondere i bambini, rendendo difficile distinguere tra realtà e finzione.
- Limitare i videogiochi violenti potrebbe aiutare a ridurre l'incidenza di comportamenti aggressivi tra i giovani.
I videogames
Per quanto mi riguarda, non sono un’appassionata di videogiochi. Non mi piace passare il mio tempo davanti ad uno schermo, per utilizzare dei giochi virtuali che non hanno un preciso scopo educativo e che contribuiscono a rimbambire chi ci sta davanti.
Ma i videogiochi sono colpevoli dell’aggressività infantile degli ultimi anni? Secondo me, anche se probabilmente in minima parte, i videogiochi contribuiscono alla violenza in giovane età.
Secondo alcuni studi americani, un bambino che passa più di cinque ore settimanali davanti ad uno schermo con giochi violenti fa fatica a controllare la sua impetuosità.
Inoltre, i videogiochi sono così veritieri che i bambini e i ragazzi, totalmente coinvolti dalla situazione, non distinguono più realtà e finzione e agiscono d’istinto senza pensare alle possibili conseguenze che si possono avere nella vita reale.
Donald Trump ha ripetuto spesso, dopo le diverse sparatorie avvenute negli Stati Uniti durante gli ultimi anni, che per la gioventù turbata è troppo facile farsi accerchiare da una cultura che celebra la violenza.
In conclusione, secondo me bisognerebbe limitare la diffusione di videogiochi a sfondo violento perché, da quanto è emerso dai vari studi e dalle indagini condotte dopo recenti episodi di aggressività, contribuiscono alla violenza.