Concetti Chiave
- I trapianti di organi migliorano la qualità di vita e salvano individui destinati a morire, grazie ai progressi scientifici.
- I trapianti possono coinvolgere organi interi o tessuti, prelevati da persone decedute o viventi, e perfino da animali tramite ingegneria genetica.
- Esistono polemiche sul trapianto da cloni, una tecnica sperimentale avanzata che suscita dibattiti etici.
- Molti italiani, inclusi alcuni medici, si oppongono alla donazione di organi per motivi personali, emotivi o religiosi.
- L'autore esprime il desiderio di donare i propri organi post-mortem per aiutare altre vite, a meno che il defunto abbia specificamente rifiutato la donazione.
SVOLGIMENTO
Il trapianto di organi può essere fatto con organi interi oppure tessuti in particolare e possono essere realizzati attraverso l'asportazione di organi da persone già " clinicamente decedute " o da persone ancora vive. Inoltre oggi è possibile il trapianto di organi e tessuti da organismi animali grazie all'ingegneria genetica. Ma c'è ancora un tipo di trapianto in fase di sperimentazione molto avanzata, ovvero il trapianto da " clone ", che sta ultimamente facendo scaturire numerose polemiche.
Una discreta percentuale dei cittadini italiani tra cui persino medici, dicono che sono contrari all'asportazione dei propri organi o degli organi di un parente deceduto a tal punto che: alcuni hanno preferito lasciar morire altri pur di non donare loro l'organo dello zio ormai defunto, perché? Beh, perché fa ribrezzo pensare di andare a portare i fiori a un corpo martoriato, ma se non imbalsamato, secondo me, difficilmente un corpo dopo morto potrà stare tanto tempo intatto; altri hanno preferito lasciare il proprio vicino di casa al suo destino, dopo ben trent'anni di presunta amicizia, solo perché " ultimamente da vivo ", gli stava antipatico; o addirittura, medico-chirurghi che si astengono dall'operare pazienti in avanzato stadio terminale per via puramente religiosa. Sinceramente, non capisco perché una persona decida di diventare medico-chirurgo se la propria religione gli impedisce di compiere alcuni atti e non capisco perché una persona possa essere tanto avara da lasciar morire una vita umana per un organo che tanto non potrà servire più a nessuno.
Essendo solo mia la responsabilità non avrei alcun problema a donare un organo di un mio parente, a meno che, prima di morire, non sia già stato chiaro e conciso che non voleva donarne nemmeno uno. Preferisco decidere di donare, una volta morto, tutti i miei organi e pensare che una parte di me sia ancora viva e sia servita ad aiutare una vita umana, piuttosto che lasciarli marcire e deteriorare sotto due metri di terra.
Domande da interrogazione
- Quali sono le principali fonti di organi per i trapianti?
- Quali sono le ragioni per cui alcune persone si oppongono alla donazione di organi?
- Qual è l'opinione dell'autore riguardo alla donazione di organi?
Gli organi per i trapianti possono provenire da persone clinicamente decedute, da donatori viventi, o attraverso l'ingegneria genetica da organismi animali. Inoltre, il trapianto da "clone" è in fase di sperimentazione avanzata.
Alcune persone si oppongono alla donazione di organi per motivi emotivi, come il ribrezzo di vedere un corpo martoriato, o per motivi personali e religiosi, come l'antipatia verso il ricevente o credenze religiose che impediscono certi atti.
L'autore è favorevole alla donazione di organi, preferendo che i propri organi, una volta morto, vengano donati per aiutare altre vite piuttosto che lasciarli deteriorare inutilmente.