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Concetti Chiave

  • L'amicizia autentica si manifesta nel supporto reciproco, sia nei momenti di gioia che in quelli di difficoltà.
  • Esperienze personali di trasferimento hanno mostrato che le vere amicizie resistono al tempo e alla distanza.
  • I social network, come Facebook, possono aiutare a mantenere i contatti, ma non sostituiscono le relazioni reali e significative.
  • Le esperienze scolastiche dimostrano che le amicizie possono nascere anche da situazioni inizialmente conflittuali.
  • L'importanza di non fermarsi ai pregiudizi iniziali, poiché le apparenze possono nascondere legami significativi e duraturi.
Parla dell’importanza dell’amicizia riferendoti eventualmente ad una tua esperienza personale

Gli amici a volte sono come un'ombra: ti stanno accanto solamente quando il sole splende su di te.

Ho voluto cominciare questo tema con questo proverbio, proprio per far capire che il vero amico è colui che è capace di starti accanto nel bene e nel male.

Nella mia vita ho dovuto trasferirmi da una città all’altra, e per questo, ho avuto molti amici e tanti ne ho persi. Due anni fa ho trovato degli amici di cui solamente con due, un ragazzo e una ragazza, sono riuscito a tenermi in contatto, e tutt’ora mi incontro, ci organizziamo per vederci al centro commerciale, spesso andiamo a “Roma Est”.

Quindi un amico è colui che ti è sempre accanto, e dopo i litigi vi volete ancora più bene.

Attualmente con i social network, ad esempio “Facebook”, c’è sempre una lotta di popolarità su chi ha più amici e chi ne ha di meno. Su facebook appena aggiungi una persona alla tua lista di contatti la ritieni tua amica. Magari ci parli spesso, ed è proprio questo che ti fa pensare che questa persona sia tua amica.

Ma se fai una prova, quando ne avrai bisogno, nessuno di quella lista dei contatti che hai su facebook che tu ritieni “amica” ti aiuterà. Quindi è facile dire che sei pieno di amici: in realtà questi amici non sono disposti mai ad aiutarti!

MA oltre a questo, facebook può aiutare anche le persone a tenersi in contatto, come nel caso, ad esempio, di quei miei due amici con cui mi sento ancora. Grazie a facebook la nostra amicizia sicuramente non è come quando ci vedevamo tutti i giorni, ma abbiamo ancora un buon rapporto!

Ora credo che dovrei parlare di qualcosa di più personale, quindi scriverò come ci siamo conosciuti io e questi amici, evidenziando l’importanza dell’amicizia.

16 settembre 2009: inizio la prima media abbastanza teso, mi ero seduto vicino ad un ragazzo che pensavo mi stesse simpatico, mentre con il passare dei giorni ho scoperto che era molto antipatico.

Davanti a me però c’era un ragazzo di nome Marcello, un ragazzo basso, simpatico e divertente!

Un giorno la professoressa di italiano ci mette vicini e ci conosciamo meglio, ci ammazzavamo dalle risate, non smettevamo un secondo di ridere, e riuscivamo a capirci.

I giochi che facevamo, le barzellette, i quiz, tutto quello che facevamo a ricreazione e nelle ore di buco non lo scorderò mai! È stato un buon amico…

C’era anche Alessia, una ragazza bionda, occhi azzurri, simpatica e molto carina che sinceramente ci odiava, non riuscivamo proprio a stare insieme, noi la odiavamo e lei ci odiava… Perfetto, quindi. Per tutto il primo quadrimestre non ci parlavamo mai.

Ma un bel giorno, nel secondo quadrimestre, il professore di storia decise di cambiare i posti, e proprio perché io e lei non andavamo d’accordo, decide di metterci al banco insieme.

Sinceramente io, per il mio carattere, anche se odio una persona cerco sempre di vederne l’aspetto migliore, e provo a stringerci amicizia.

Il professore ci mette vicini, ed entrambi ci lamentavamo del cambiamento di posto, ancora di piu perché prima io ero seduto vicino al mio migliore amico e lei vicino alla sua migliore amica. Entrambi siamo andati a supplicare il professore di non metterci vicini, ma nulla!

Il giorno dopo all’entrata siamo stati costretti a metterci vicini, e lei inizia dicendomi cosa non dovevo fare e che soprattutto non dovevo "rompere"!

Mi viene da ridere se ripenso a quei momenti, la prima settimana è stata "tosta", ma dopo un po' ci siamo lasciati andare, e conoscendoci meglio siamo diventati ottimi amici, parlavamo molto e alla fine, dopo averla conosciuta meglio, ringraziavo il professore per averci costretto a metterci vicini, perché la nostra si era rivelata un’amicizia stupenda, un'amicizia tra un ragazzo e una ragazza, un'amicizia che neanche credevo possibile.

Mi ricordo benissimo le chiacchierate che facevamo, le cose che lei mi raccontava, qualche volta penso a quei momenti, e mi pento di non averla conosciuta all’inizio dell’anno!

Tutti in classe dicevano che stavamo bene insieme.

Peccato però che alla fine dell’anno ho saputo che dovevo trasferirmi… Mi è dispiaciuto molto e non sapevo come dirle che andavo via, tenevo molto a lei.

Mi sono trasferito a Mentana, dove mi trovo ora.

La lontananza, anche se non ce lo diciamo, ci ha distaccato molto, cosa che almeno a me dispiace molto.

Quando mi capita di pensare a questa cosa sorrido: erano bei tempi!

A volte quello che provi per un amico o un'amica è più grande di quello che puoi provare per un fidanzato o una fidanzata, li reputi come fratello o una sorella, agli amici puoi dire tutto!

Concludo dicendo che l’amicizia è una cosa meravigliosa, se si hanno gli amici giusti!

Inoltre, ora capisco anche che non bisogna mai giudicare un libro dalla copertina, visto che Alessia, dopo i pregiudizi iniziali, è diventata la mia migliore amica, e lo è ancora!

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato del proverbio menzionato all'inizio del testo?
  2. Il proverbio sottolinea che i veri amici sono quelli che ti supportano sia nei momenti positivi che in quelli negativi.

  3. Come l'autore ha mantenuto i contatti con i suoi amici dopo essersi trasferito?
  4. L'autore ha mantenuto i contatti con i suoi amici principalmente attraverso i social network, come Facebook.

  5. Qual è stata l'esperienza dell'autore con i suoi compagni di classe all'inizio della scuola media?
  6. All'inizio della scuola media, l'autore ha avuto un'esperienza negativa con un compagno di classe, ma ha poi stretto una forte amicizia con Marcello e successivamente con Alessia.

  7. Come è cambiata la relazione tra l'autore e Alessia durante l'anno scolastico?
  8. Inizialmente, l'autore e Alessia non andavano d'accordo, ma dopo essere stati costretti a sedersi insieme, hanno sviluppato una forte amicizia.

  9. Qual è la riflessione finale dell'autore sull'amicizia?
  10. L'autore conclude che l'amicizia è meravigliosa quando si hanno gli amici giusti e che non bisogna giudicare le persone basandosi su pregiudizi iniziali.

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