Concetti Chiave
- La salute è considerata un diritto fondamentale e un dovere verso sé stessi e la comunità, essenziale per il progresso sociale.
- La salute non è solo assenza di malattia ma uno stato di benessere fisico, mentale e sociale, coinvolgendo tutte le fasce sociali.
- La Costituzione tutela la salute come diritto individuale e interesse collettivo, garantendo cure gratuite agli indigenti.
- Mantenere la salute richiede impegno personale e partecipazione attiva della comunità, non è un dono automatico.
- Interventi sanitari come vaccinazioni di massa richiedono il supporto e la comprensione delle popolazioni per essere efficaci.
Il diritto alla salute
Il problema della salute interessa sempre più l’opinione pubblica e lo Stato, poiché rappresenta il bene più prezioso dell’uomo. Intesa non solo come assenza di malattia o d’infermità, ma come “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale”, la salute sta a cuore a tutti: uomini e donne, ricchi e poveri, giovani e anziani, contadini, operai, intellettuali.
La salute è il primo fondamentale diritto del cittadino, perché senza di essa tutti gli altri diritti risulterebbero gravemente compromessi e limitati.
La salute non è quindi un fatto esclusivamente privato, non riguarda soltanto questo o quel cittadino. Essa è anche un fatto sociale, un preciso interesse collettivo. Appunto per questo la Costituzione stabilisce che “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività e garantisce cure gratuite agli indigenti”.
La salute però non è un dono che scende dal cielo, né può essere imposta all’uomo con la forza, contro la sua volontà. La salute significa anche e soprattutto impegnarsi, sforzarsi di stare bene. Quindi, come ogni altra libertà, anche la salute deve essere conquistata, conservata e difesa giorno per giorno. Certo, alcuni interventi possono essere attuati senza coinvolgere direttamente le popolazioni interessate, come nel caso della costruzione di un acquedotto o di una fognatura o dell’installazione d’impianti di depurazione, ma per numerosi altri interventi è indispensabile la cosciente partecipazione dei cittadini. Ad esempio, le vaccinazioni di massa, le indagini schermografiche, le stesse iniziative locali intese a prevenire una malattia infettiva o a evitare che si diffonda, risulterebbero sterili se non fossero comprese, volute e appoggiate dalle popolazioni interessate.
Domande da interrogazione
- Qual è la definizione di salute secondo il testo?
- Perché la salute è considerata un diritto fondamentale del cittadino?
- Qual è il ruolo della partecipazione dei cittadini nella tutela della salute?
La salute è definita come "uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale", non solo come assenza di malattia o d’infermità.
La salute è il primo fondamentale diritto del cittadino perché senza di essa tutti gli altri diritti risulterebbero gravemente compromessi e limitati.
La partecipazione cosciente dei cittadini è indispensabile per il successo di interventi come le vaccinazioni di massa e le iniziative locali per prevenire malattie infettive, poiché senza il loro supporto tali iniziative risulterebbero sterili.