Andrew_99
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Concetti Chiave

  • Il desiderio è un impulso volitivo verso un oggetto esterno, cercato per contemplazione o possesso.
  • Filosofia e Chiesa hanno visioni opposte: pragmatica la prima, spirituale la seconda.
  • La Filosofia giustifica il desiderio come parte della natura umana, distinguendo tra lecito e illecito.
  • La Chiesa nega l'ammissibilità del desiderio illecito, ignorando la natura umana secondo la Filosofia.
  • La critica alla Chiesa riguarda la sua incapacità di riconoscere apertamente i desideri illeciti.

Il desiderio

Secondo la filosofia il desiderio è uno stato di affezione consistente in un impulso volitivo diretto a un oggetto esterno, di cui si desidera la contemplazione o più facilmente, il possesso.
Ogni giorno ad almeno una persona sull'intero globo terrestre, si produce questo tipo di impulso; ciò sta a significare che l'uomo è fatto per provare sensazioni specifiche al desiderio provato. Da sempre Chiesa e Filosofia hanno sempre contrapposto la loro natura, rispettivamente spirituale e pragmatica: è proprio da questo che si è iniziato a distinguere il desiderio e la sua ammissibilità.

La corretta interpretazione è da attribuire alla Filosofia, poiché coloro che, per così dire, la "praticano", hanno la reale concezione della natura umana. Considerando l'uomo un essere imperfetto, i filosofi giustificano la possibilità del desiderio lecito e non lecito e così le sue conseguenze emozionali piacevoli o dolorose che siano. Bisogna far notare che l'uomo ha capito di dover iniziare a convivere con ciò che è più doloroso, nonostante sia lui stesso la causa di tutti i mali: quando un uomo è innamorato di una donna, fa tutto ciò che è in suo potere per dare motivo alla probabile compagna di dare reciprocità al sentimento; nello stesso momento l'uomo accetta una condizione intrinseca: la certezza di provare sensazioni positive alternate a quelle negative e inaspettate.
La Filosofia prevedendo il caso illecito fa il medesimo esempio, con le medesime condizioni, nel caso in cui la donna stia già con un altro uomo. Proprio perciò alla Chiesa è da attribuire la erronea interpretazione poiché, seppur prevedendo il caso lecito, non ammette quello illecito. In sostanza nella propria concezione spirituale, la Chiesa già da per scontato che l'uomo non debba seguire la propria natura e a sua volta i desideri, neanche ammettendo la loro esistenza. La Filosofia non dice che il desiderio illecito sia da seguire, ma il fatto che accetti la sua ammissibilità, le dà ragione. Possiamo concludere dicendo che fin da troppo tempo la Chiesa sta cercando di entrare nelle menti dell'uomo, il quale si trova ad essere guidato con i paraocchi da un'istituzione che di desideri illeciti ha già mostrato abbastanza, nonostante i suoi rappresentanti dichiarassero l'esatto contrario.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la definizione di desiderio secondo la filosofia?
  2. Secondo la filosofia, il desiderio è uno stato di affezione consistente in un impulso volitivo diretto a un oggetto esterno, di cui si desidera la contemplazione o il possesso.

  3. Come differiscono le interpretazioni del desiderio tra la Chiesa e la Filosofia?
  4. La Chiesa e la Filosofia hanno interpretazioni diverse del desiderio; la Chiesa non ammette il desiderio illecito, mentre la Filosofia accetta la sua ammissibilità, considerando l'uomo un essere imperfetto.

  5. Qual è la posizione della Filosofia riguardo al desiderio illecito?
  6. La Filosofia non sostiene che il desiderio illecito debba essere seguito, ma accetta la sua ammissibilità, riconoscendo le conseguenze emozionali che ne derivano.

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