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Concetti Chiave

  • Le bonifiche hanno profondamente trasformato l'aspetto naturale dell'Italia, convertendo vaste aree palustri in terre coltivate sin dall'epoca romana.
  • La bonifica ha avuto un ruolo cruciale nel debellare la malaria in Italia, una malattia che causava migliaia di vittime all'anno fino al 1957.
  • Gli ambienti umidi sono fondamentali per l'ecologia, ospitando una ricca biodiversità e offrendo numerosi vantaggi per il turismo e le attività ricreative.
  • Nonostante i benefici ecologici e turistici, molte zone umide continuano a essere prosciugate per fini agricoli, spesso con scarsi ritorni economici.
  • È crescente la consapevolezza globale sull'importanza di preservare gli ambienti umidi per il loro valore ecologico, turistico e culturale.

Le bonifiche

Di tutte le alterazioni cui, in Italia, sono stati sottoposti gli ambienti natura¬li, lottizzazioni, diboscamenti, bonifiche, sono forse queste ultime ad aver trasformato in maniera più profonda e irreversibile l’aspetto del nostro paese.
Vastissime estensioni palustri, stagni costieri, foreste allagate, acquitrini, lagune hanno subito la sorte di esse trasformati, fin dall’epoca romana, in distese coltivate, rigidamente riquadrate e arginate in cui si è perso anche il minimo ricordo del primitivo aspetto.
Dei due milioni di ettari di paludi, stagni, maremme, « valli », acquitrini che l’Italia aveva all’inizio dell’epoca storica, sono rimasti oggi solo 150.000 ettari assediati da ogni parte.
Che, in un paese affamato di terra e ricco di bracciantato, fosse un’azione sociale guadagnare terre alle colture, nessuno si sogna oggi di contestarlo; come è parimenti errato voler sottovalutare l’importanza di quei prosciuga¬menti intesi ad arginare la diffusione della malaria: completamente debellata dal 1957 in Italia, essa mietè, nel triennio 1889-1892, ben 16.500 vittime, più di 5.000 all’anno su una popolazione di gran lunga inferiore a quella di oggi.
Ma oggi tali imperativi sociali sono del tutto superati: la tendenza all’abbandono delle campagne è ormai generalizzata in tutta Europa, e, d’altra parte, i recenti studi ecologici hanno offerto una visione molto diversa dell’importanza degli ambienti umidi sotto diversi punti di vista. Nessun’altra zona è così indispensabile allo studio dell’ecologia applicata quanto questo strano miscuglio tra acqua e suolo, tra acqua dolce e acqua salata, ricchissima, proprio per queste sue qualità, di flora e di fauna.
Nelle calme e tepide acque delle lagune e degli stagni costieri, vivificate dal moto delle maree, si danno convegno un gran numero di specie animali: microrganismi, molluschi, crostacei, pesci. I pesci vi trovano un ambiente ideale, vi sono stagni attrezzati a peschiera che danno una produzione annuale di circa 600 kg di pesce all’ettaro. Infine, per gli uccelli acquatici che nidificano nelle tundre del nord europeo, stagni e lagune che si trovano lungo le vie di migrazione sono luoghi ideali di sosta e di alimentazione. Immaginiamoci perciò quali vantaggi tali ambienti rivestano nei confronti del turismo: paesag¬gi intatti e ariosi, ricchezza di fauna e di flora, specchi d’acqua per canottag¬gio, caccia, pesca, osservazione della natura.
Eppure queste autentiche meraviglie vengono ancora vandalicamente distrutte. Sono stati prosciugati, in questi ultimi cinquant’anni: 33.000 ettari in provincia di Ferrara, altre migliaia di ettari nel Delta Padano, 85.000 nel¬l’estuario veneto, 70.000 nelle Paludi Pontine, 85.000 nel Tavoliere delle Puglie, altri in Maremma, Sardegna, Sicilia. E, oggi, in piena era industriale, si continuano a prosciugare, al costo di 2-3 milioni l’ettaro, stagni e lagune, per ottenere, al posto di ricche produzioni di pesce e selvaggina, poche decine di quintali di grano che è oggi, nell’ambito del Mercato Comune, assurdo coltivare in Italia. Inoltre si perdono paesaggi affascinanti, importanti occa¬sioni turistiche, aree per il tempo libero di cui si sente l’esigenza. Ed è per questo che si identificano in tutto il mondo le azioni volte a preservare tali ambienti.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata l'importanza storica delle bonifiche in Italia?
  2. Le bonifiche hanno trasformato profondamente il paesaggio italiano, convertendo paludi e acquitrini in terre coltivabili, un'azione sociale importante per un paese affamato di terra e per combattere la malaria.

  3. Quali sono gli effetti ecologici delle bonifiche sugli ambienti umidi?
  4. Le bonifiche hanno ridotto gli ambienti umidi, che sono cruciali per la biodiversità, ospitando una ricca flora e fauna e offrendo habitat ideali per pesci e uccelli migratori.

  5. Perché le bonifiche sono considerate problematiche nell'era moderna?
  6. Nell'era moderna, le bonifiche sono viste come problematiche perché distruggono paesaggi naturali e opportunità turistiche, e producono grano in modo inefficiente rispetto al Mercato Comune.

  7. Quali sono le azioni suggerite per preservare gli ambienti umidi?
  8. Si suggerisce di identificare e attuare azioni globali per preservare gli ambienti umidi, riconoscendo la loro importanza ecologica e turistica.

Domande e risposte

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