benedettagalbiati
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Concetti Chiave

  • Il tema della caducità del tempo è un topos letterario trattato da vari autori, con interpretazioni diverse basate su esperienze personali.
  • Sant'Agostino introduce una visione soggettiva del tempo, contrapposta all'interpretazione oggettiva di Aristotele, influenzando filosofi e letterati.
  • Nel medioevo, Dante vede il tempo come provvidenziale, mentre Petrarca lo considera una forza inesorabile che rende l'uomo vittima del suo scorrere.
  • Lorenzo de' Medici invita a godere della giovinezza e delle passioni, poiché il futuro è incerto, offrendo un contrasto alla visione pessimistica del tempo.
  • Ciro di Pers, durante la controriforma, attribuisce al tempo una connotazione tragica e inevitabile, simboleggiata dall'orologio che ricorda l'ineluttabilità della morte.

La caducità del tempo

Il topos della caducità del tempo è un’importante tema letterario, esso è stato trattato da diversi autori nel corso secoli e non solo dai poeti barocchi.
Con il passare del tempo il tema del tempo è stato trattato da diversi scrittori in modo diverso, ognuno di loro attribuisce a questo concetto un significato diverso in base al proprio pensiero e alla propria esperienza personale.
Il problema del tempo e il problema della relazione tra l’uomo e la dimensione è sempre stato oggetto di indagine della società umana perché strettamente legato all’evoluzione dell’uomo nel campo filosofico, artistico, scientifico e letterario. Grande svolta è da attribuire a S. Agostino, il vescovo di Ippona riteneva che “Non si può propriamente dire che i tempi siano tre: passato, presente, futuro. Sarebbe più proprio dire: il presente del passato, il presente del presente, il presente del futuro. Essi sono tutti e tre nell’anima. Il presente del passato è la memoria. Il presente del presente è la visione. Il presente del futuro è l’attesa.” (confessioni). Perciò il ha una connotazione soggettiva, il tempo dell’anima e della coscienza è soggettivo per ogni persona; Agostino si pone in contrasto con la visione aristotelica del tempo, il poeta greco infatti riteneva che il tempo fosse la misura del divenire e dovesse avere una connotazione oggettiva cioè dovesse essere uguale per tutti (questa concezione del tempo fu adottata dai fisici). La visione del tempo soggettiva del tempo fu adottata dai grandi letterari i quali fornirono la propria interpretazione del tempo.
In piena epoca medievale l’uomo riteneva di essere soggetto al volere della natura, che insoverchiabile e ingestibile era incontrollabile dall’umanità in quanto era governata da Dio; secondo Dante infatti il tempo è provvidenziale e il suo viaggio dalla dannazione alla salvezza va dal tempo all’eternità; Francesco Petrarca si pone in contrasto alla teoria di Dante, egli ritiene che ogni cosa è soggetta al tempo e l’uomo è vittima dello scorrere del tempo. Nel Canzoniere Petrarca scrive un sonetto intitolato “La vita fugge e non s’arresta un’ora”, il testo è una drammatica meditazione esistenziale, con la quale Petrarca mette in risalto lo sfinimento del proprio animo, logorato dai patimenti di una vita e da una perenne infelicità.
Alla visione pessimistica del tempo si contrappone il pensiero di Lorenzo Medici, egli nel suo testo la canzone di Bacco dove scrive “Quant'è bella giovinezza, che si fugge tuttavia! Chi vuol esser lieto, sia: di doman non c'è certezza” cioè la giovinezza svanisce in fretta ma per questo non bisogna rattristarsi bensì continuare a vivere seguendo i propri interessi e passioni perché il futuro è incerto.
Al contrario di tutti i poeti citati prima Ciro di Pers conferisce una connotazione estremamene tragica della vita, visione tipica del periodo della controriforma, egli ha una dà alla sua opera una declinazione tipicamente barocca: ricca di significati nascosti, l’orologio in questo caso rammenta continuamente all’uomo la voracità del tempo che lo avvicina inesorabilmente alla morte. Questo strumento tecnologico conferisce quindi il classico tema medievale che richiama la morte, fosca condizione a cui l’uomo, in quanto peccatore e essere vivente in balia del destino, non può scappare.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato del topos della caducità del tempo nella letteratura?
  2. Il topos della caducità del tempo è un tema letterario importante che esplora la natura transitoria del tempo e la sua influenza sull'esperienza umana, trattato da vari autori con diverse interpretazioni nel corso dei secoli.

  3. Come Sant'Agostino interpreta il concetto di tempo?
  4. Sant'Agostino vede il tempo come una dimensione soggettiva dell'anima, suddiviso in "presente del passato" (memoria), "presente del presente" (visione) e "presente del futuro" (attesa), contrastando la visione oggettiva di Aristotele.

  5. Qual è la visione di Dante Alighieri riguardo al tempo?
  6. Dante Alighieri considera il tempo come provvidenziale, un viaggio dall'umanità all'eternità, governato da Dio, in cui l'uomo è soggetto al volere della natura.

  7. In che modo Francesco Petrarca si differenzia da Dante nella sua visione del tempo?
  8. Francesco Petrarca si oppone alla visione di Dante, vedendo l'uomo come vittima dello scorrere del tempo, esprimendo una meditazione esistenziale e pessimistica sulla vita nel suo Canzoniere.

  9. Qual è l'approccio di Lorenzo Medici al tema del tempo?
  10. Lorenzo Medici adotta un approccio ottimistico, suggerendo di godere della giovinezza e delle passioni presenti poiché il futuro è incerto, come espresso nella sua canzone di Bacco.

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