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Concetti Chiave

  • Platone, deluso dalla politica del suo tempo, sviluppò un modello di stato perfetto basato su tre classi sociali: governanti, guerrieri e lavoratori.
  • La giustizia, secondo Platone, è l'equilibrio tra le parti che garantisce la felicità di ogni cittadino, con ciascuna classe che svolge il proprio compito.
  • Nel modello di Platone, i governanti dovevano possedere saggezza, i guerrieri coraggio, e i lavoratori temperanza, con la temperanza necessaria a tutte le classi.
  • Platone sosteneva che ciascuno dovesse seguire la propria natura e non superare i limiti del proprio ruolo per mantenere l'armonia dello stato.
  • Oggi, al contrario, l'individuo è libero di scegliere il proprio ruolo basandosi su intelligenza e competenze, in una società complessa e articolata.

La giustizia consiste dunque nel fare il proprio dovere senza superare i limiti del proprio ruolo!Platone

amico e discepolo di Socrate si interessò subito alla politica; ma pian piano capì che non poteva parteciparvi perché la politica dei suoi tempi lo deluse profondamente, convincendosi che era molto difficile far parte all’ amministrazione dello stato restando onesti; perciò decise di fare politica a modo suo. Egli propose un modello di stato perfetto strutturata in tre classi sociali:
1. i governanti che dovevano possedere la saggezza nel riuscire a influenzare i cittadini.
2. i guerrieri che dovevano possedere il coraggio perché in caso di guerra dovevano combattere e vincere i nemici.
3. i lavoratori che dovevano possedere la temperanza.
Ma quest’ultima virtù era necessaria per tutte e tre le categorie.
Di questo stato perfetto, ne parla nel suo capolavoro “la repubblica” e si pone come domanda: che cos'è la giustizia? La giustizia è l’equilibrio tra le parti che garantisce la tenuta del tutto, questo equilibrio rende felice ogni singolo cittadino.

Lo stato, come detto in precedenza, era formato da alcune classi ed erano appunto queste lo reggevano e dovevano seguire la loro natura senza superare i limiti del proprio ruolo, dovevano farsi guidare dall’anima soprattutto dalla parte razionale e quella eroica e controllare e sottomettere la parte irrazionale e concupiscibile. Inoltre dovevano possedere la maggior parte del grado possibile di sapere e in questo modo potevano reggere la polis.
Giustizia articolo
In modo riassuntivo ho spiegato il pensiero di Platone e in riguardo alla frase: “la giustizia consiste dunque nel fare il proprio dovere senza superare i limiti del proprio ruolo” ritengo che l’uomo come tale deve essere libero di scegliere (in base alla sua intelligenza, alle sue capacità) il lavoro che egli vuole fare senza che gli venga imposto da nessuno, tanto meno dallo stato. Tutt’oggi, non esiste un ruolo fisso nel mondo del lavoro, perché se così fosse non ci sarebbe disoccupazione. La società di oggi è molto più complessa e articolata di quella del passato: si hanno più esigenze e si vuole a tutti i costi raggiungere il benessere economico. Quante persone ci sono che fanno due lavori contemporaneamente? Non è detto che l’uomo sia predisposto a fare solo un tipo di lavoro ma se possiede le competenze, può farne più di uno. Nell’antichità, invece, l’uomo aveva una sua collocazione sociale, dovuta allo status sociale dei genitori e alle leggi dello stato e la situazione era accettabile dato il numero limitato dei cittadini e delle loro esigenze.
Oggi l’uomo deve essere in grado di decidere del proprio ruolo in base alle sue potenzialità, ambizioni ed esigenze e se può, evadere cercando di migliorarsi sempre più.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la visione di Platone sulla giustizia?
  2. Platone vede la giustizia come l'equilibrio tra le parti che garantisce la tenuta del tutto, rendendo felice ogni cittadino.

  3. Quali sono le tre classi sociali nel modello di stato perfetto di Platone?
  4. Le tre classi sociali sono i governanti, i guerrieri e i lavoratori, ognuna con virtù specifiche come saggezza, coraggio e temperanza.

  5. Come Platone ritiene che le classi sociali debbano comportarsi?
  6. Le classi sociali devono seguire la loro natura senza superare i limiti del proprio ruolo, guidate dall'anima razionale ed eroica, controllando la parte irrazionale.

  7. Qual è la critica moderna al modello di Platone?
  8. Oggi si ritiene che l'uomo debba essere libero di scegliere il proprio lavoro in base alle sue capacità, senza imposizioni, poiché la società è più complessa e articolata rispetto al passato.

Domande e risposte

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