giulydomy
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Concetti Chiave

  • I funerali di Stato a Roma per i sei soldati morti a Kabul sono stati un momento solenne e commovente, con il vescovo Pascarella che ha sottolineato l'importanza della gratitudine verso i caduti.
  • Il parroco Giorgio Pisano ha espresso la sua opinione critica, affermando che i soldati sono morti a causa delle loro scelte di guerra, non in nome di Dio.
  • L'immagine del figlio del capitano Fortunato, Martin, che piange accarezzando la foto del padre, ha commosso l'intera nazione durante la cerimonia.
  • Un uomo ha interrotto il silenzio durante il funerale urlando "pace subito", evidenziando le diverse reazioni emotive e le opinioni sul conflitto.
  • L'Italia ha reso omaggio ai sei paracadutisti con bandiere sventolate e negozi chiusi, dimostrando il rispetto e il lutto collettivo del Paese.
I nostri eroi nazionali

Funerali di Stato dei militari italiani morti a Kabul
Roma: lunedì 18 settembre
Funerali dei sei soldati morti a Kabul:l'ultimo addio solenne e commovente ai nostri "eroi nazionali".
C'è però chi non vuole dar loro questo appellativo, uno fra questi è il parroco Giorgio Pisano "non si sta svolgendo una missione di pace, c'è una realtà in cui sei costretto a sparare per evitare che il
nemico spati a te, sono morti non in nome di Dio, ma a
causa delle loro scelte di guerra"ha detto.
D'altra parte il vescovo Gennaro Pascarella ha ribadito:"questa deve essere anche l'ora della gratitudine verso questi fratelli che non
si sono tirati indietro".
Durante la celebrazione del funerale un immagine che ha commosso tutta l' Italia è quella di Martin, il figlio del capitano Antonio Fortunato che piange accarezzando la fotografia del padre e sussurrando l'ultimo "ciao papà".

Ha in testa un basco troppo grande come il dolore che
lo accompagnerà per tutta la vita; lui rimane un bambino che
avrebbe voluto vedere il viso del padre e non una bara. Davanti a fatti del genere non c'è altro da fare che restare in silenzio e pregare, ma durante il funerale c'è un fuori programma: un uomo sale sull'altare e urla"pace subito". C'è,dunque,chi reagisce così,chi non riesce a stare in silenzio.E' un lutto nazionale,un intero Paese si inchina davanti ai sei parà tornati da Kabul in una bara,avvolta da una bandiera tricolore.
Il ministro si pente di averli mandati a Kabul, ma è anche consapevole
che è stata una loro scelta; erano ragazzi coraggiosi che si sono recati li no avendo paura della morte, e hanno ,infatti, pagato con la propria vita. La giornata del dolore e del lutto inizia verso le 10, quando le salme dei soldati, ognuna a bordo di un autocarro,vengono
portate verso la basilica.
Durante il percorso 2.500 bandiere,sistemate dal comune di Roma,
vengono sventolate - Applausi,negozi chiusi in segno di rispetto,il traffico si blocca fino a quando le salme fanno ingresso nella basilica
portate dagli altri parà. Sopra ogni bara una foto del caduto e il suo basco. Non sono mancanti al funerale il maresciallo dell'Aeronautica
e i tre parà rimasti feriti. Il luogo tenente Cappai
ribadisce "erano ragazzi straordinari disposti a tutto; si davano da fare per qualsiasi cosa, anche quando non era di loro competenza,facevano parte di una squadra affiatata, per me se ne sono andati dei figli".
Anche nella cattedrale di Palermo hanno onorato il ricordo dei sei parà in contemporaneamente con i funerali di stato.
un'occasione per ricordare che quei sei parà continueranno a vivere.
Lo testimonia la risposta dei parà palermitani che hanno urlato "presente" dopo che veniva pronunciato il nome di ognuno dei sei
soldati. L'Italia intera perciò si ferma per rendere loro gli onori che meritano. In eventi come questi non dobbiamo e non possiamo sentirci
estranei a questo lutto, per un giorno è giusto mettere da parte la nostra opinione che può essere favorevole o sfavorevole all' intervento
militare italiano all'estero.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata la reazione del parroco Giorgio Pisano riguardo ai soldati morti a Kabul?
  2. Il parroco Giorgio Pisano ha espresso il suo disaccordo nel chiamarli "eroi nazionali", affermando che non stavano svolgendo una missione di pace e che sono morti a causa delle loro scelte di guerra.

  3. Come ha descritto il vescovo Gennaro Pascarella il sacrificio dei soldati?
  4. Il vescovo Gennaro Pascarella ha sottolineato l'importanza della gratitudine verso i soldati, definendoli fratelli che non si sono tirati indietro.

  5. Qual è stata l'immagine più commovente durante i funerali?
  6. L'immagine più commovente è stata quella di Martin, il figlio del capitano Antonio Fortunato, che piangeva accarezzando la fotografia del padre e sussurrando "ciao papà".

  7. Come ha reagito il pubblico durante il corteo funebre?
  8. Durante il corteo funebre, il pubblico ha mostrato rispetto sventolando 2.500 bandiere, applaudendo, chiudendo i negozi e bloccando il traffico mentre le salme venivano portate nella basilica.

  9. Qual è stato il messaggio del luogo tenente Cappai riguardo ai soldati caduti?
  10. Il luogo tenente Cappai ha descritto i soldati come ragazzi straordinari, disposti a tutto e parte di una squadra affiatata, affermando che per lui erano come figli.

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