Concetti Chiave
- Samantha Cristoforetti è la prima donna astronauta italiana, con una carriera iniziata nell'Aeronautica Militare nel 2001.
- Nel 2009 è stata selezionata come astronauta dall'ESA e ha completato l'addestramento base nel 2010.
- Assegnata alla missione "Futura" nel 2012, è arrivata sulla ISS per una missione di sei mesi con esperimenti scientifici.
- Durante la missione, ha vissuto un'emozionante esperienza, descrivendo la bellezza dello spazio e l'accoglienza calorosa.
- Un falso allarme di perdita di ammoniaca ha sottolineato i rischi della vita spaziale, evidenziando l'importanza della sicurezza.
Un’italiana in giro per lo spazio!
Informazioni sulla prima donna italiana nello spazio, Samantha Cristoforetti, e sulla sua missione.
Molte emozioni per lei e per l’Italia nelle sei ore in cui Samantha Cristoforetti è arrivata insieme ai compagni di volo nel luogo dove trascorrerà i prossimi sei mesi, impegnata nella missione Futura.
Lei, pensate, è la prima donna astronauta italiana e la sua carriera in Aeronautica Militare comincia nel 2001.
Infatti, dopo aver frequentato l’Accademia di Pozzuoli,nel 2005, con grado di Tenente, viene inviata alla scuola di volo Euro-NATO Joint Jet Pilot Training, dove consegue il brevetto di pilota militare.
Dopo aver seguito vari corsi è stata selezionata come astronauta ESA nel 2009 e ha completato l’addestramento di base nel novembre del 2010. Si è inoltre qualificata come primo ingegnere di volo sui veicolo Soyuz, un ruolo simile a un co-pilota.
A luglio 2012 è stata assegnata alla missione “Futura” dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) a bordo della ISS.
"È stato il momento perfetto", ha detto in collegamento con il centro di controllo di Mosca l'astronauta, raccontando l'arrivo alla Stazione.
Il momento "per vedere i pannelli solari colorati di arancione. È stato un momento stupendo, proprio come mi avevano detto".
Una missione che inizia, dunque, con un po' di commozione e con l'impressione che lo spazio sia "molto meglio" di come lo aveva immaginato. "Qui ci hanno accolti con un cena, o forse un pranzo, o la colazione...non saprei, ma è tutto bellissimo", queste le sue parole in diretta live dallo spazio.
Nei prossimi sei mesi la 37enne di Malè, in provincia di Trento, sarà impegnata con gli altri cinque astronauti a bordo della stazione in una lunga serie di esperimenti.
Tra i duecento in corso anche dieci italiani: l'angolo bar, che sarà un modo per approfondire la conoscenza del comportamento dei fluidi, o la stampante 3D con cui in futuro si spera di poter realizzare nello spazio i pezzi di ricambio necessari per i veicoli.
La sua avventura spaziale in questi ultimi giorni sembrava essere ostacolata per una perdita di ammoniaca nel settore americano della Stazione Spaziale.
Tutto questo non è vero, è stato un falso allarme infatti potrebbe trattarsi di un'anomalia di un sensore.
La sostanza viene utilizzata sulla Stazione Spaziale Internazionale allo scopo di raffreddare i sistemi nei diversi moduli che la compongono.
Subito gli astronauti avevano adottato tutte le misure di sicurezza per mettersi al riparo da eventuali problemi, indossando immediatamente le maschere di sicurezza e rifugiandosi nella parte russa della Stazione Spaziale.
Questo mette in luce quanto la vita di un astronauta possa essere pericolosa.
Domande da interrogazione
- Chi è Samantha Cristoforetti e quale missione sta svolgendo?
- Qual è stato il percorso di formazione di Samantha Cristoforetti prima di diventare astronauta?
- Quali esperimenti condurrà Samantha Cristoforetti durante la sua missione?
- Quali difficoltà ha incontrato la missione di Samantha Cristoforetti?
Samantha Cristoforetti è la prima donna astronauta italiana e sta partecipando alla missione "Futura" a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
Ha iniziato la sua carriera nell'Aeronautica Militare nel 2001, ha frequentato l'Accademia di Pozzuoli, ottenuto il brevetto di pilota militare e nel 2009 è stata selezionata come astronauta ESA.
Durante la missione, condurrà una serie di esperimenti, tra cui dieci italiani, come l'angolo bar per studiare i fluidi e l'uso di una stampante 3D per creare pezzi di ricambio nello spazio.
La missione ha affrontato un falso allarme di perdita di ammoniaca, che ha richiesto misure di sicurezza immediate, evidenziando i pericoli della vita da astronauta.