Concetti Chiave
- L'acqua per impasti di calcestruzzo deve essere pulita, priva di sali dannosi e non superare i sessanta gradi centigradi.
- La reazione chimica necessaria alla presa del calcestruzzo richiede trenta litri d'acqua per cento chilogrammi di cemento.
- Il rapporto ideale tra acqua e cemento è di 0.4, ma un eccesso d'acqua può compromettere la resistenza e l'integrità del calcestruzzo.
- Un eccesso d'acqua può causare una maggiore retrazione e la separazione degli inerti nel calcestruzzo.
- In un metro cubo di impasto, l'acqua è divisa in 90 litri per la presa e 30 litri per la lavorabilità.
Acqua per gli impasti
L’acqua per gli impasti deve essere limpida, non deve contenere Sali in percentuali dannose e non deve essere aggressiva; la sua temperatura non deve superare i sessanta gradi centigradi.
L’acqua è indispensabile nel calcestruzzo per determinare il fenomeno di presa, per questa reazione chimica è sufficiente una quantità di trenta litri per cento chilogrammi di cemento; l’acqua a contatto con i granuli del cemento formano una massa gelatinosa che l salda.
Il rapporto acqua / cemento deve essere di 0.4.
Ma, le maestranze, per ragioni economiche, tendono a fare presto aumentando la quantità di acqua, per fare scivolare il calcestruzzo al suo posto. Ma l’eccesso di acqua risulta molto dannoso per tanti motivi, per esempio: diminuisce notevolmente la resistenza del calcestruzzo, fa aumentare il ritiro del calcestruzzo, e si può anche verificare che gli inerti si separino.
In un metro cubo di impasto troviamo: 0.400 metri cubi di sabbia, 0.800 metri cubi di pietrisco, 300 chilogrammi di cemento e 120 litri di acqua.
Di questi 120 litri, 90 litri servono per la presa, invece i restanti 30 litri servono per dare all'impasto la lavorabilità.