
Cosa c'è di meglio di una cenetta porta e mangia tra amici universitari? Tutte le regole da seguire per un successo assicurato!
Cosa c’è di meglio di una bella cenetta fra amici? Chiacchiere, risate, qualche gioco da tavolo, un po’ di vino e tanto tanto cibo. Ma fra studenti, si sa, non ci si può certo permettere di prenotare un tavolo in qualche ristorante e spendere così tutti gli averi faticosamente racimolati grazie all’elemosina genitoriale e ai lavori sottopagati. Per questo sono state invitate le cene porta e mangia, quelle dove un’anima pia mette a disposizione il posto e i commensali si premurano di portare una portata a testa.Ma l’esito è più o meno sempre questo.
1. Quello che porta l’aperitivo
Prima di arrivare alla cena fa una capatina al discount e compra delle patatine in sacchetto, dei popcorn, dei mix di salatini, aperol, acqua gasata e spumante rancido. Et voilà signori, ecco servito il vostro prezioso aperitivo! Se vi va di lusso, si ricorda anche i taralli. Ma poi compra quelli alla pizzaiola…
2. Quello che porta tonno e pomodori
Nascondendosi dietro la scusa di non saper cucinare, il soggetto in questione si cimenta in una sola cosa: il taglio del pomodoro. E di solito lo fa pure male. Sentendo però che l’aver sminuzzato una verdura non può essere abbastanza, porta un paio di scatole di tonno sott’olio, così per contribuire con un po’ di proteine.
3. Quello delle torte salate
Dice che tanto non ci vuole niente, che compra la pasta sfoglia e ci butta dentro un po’ di cose a caso. Che se gli gira fa pure una quiche, che per qualche motivo il nome francese rende tutto più buono. Poi però porta un mostro di torta, mezza cruda e bagnata.
4. Quello che fa il riso freddo
Dopo aver scotto il riso, ruba dalla credenza di sua madre un condiriso e ce lo svuota dentro. Risultato: un chilo di ottimo riso colla pieno di sottaceti. Non è delizioso?
5. Quello che porta il dolce
Urla che lui è fortissimo col tiramisù, così compra una di quelle teglie di alluminio e ne fa circa dieci chili. Solo che non avendo sbattuto con sufficiente forza gli albumi gli si smonta la crema, e così al posto di un bel tiramisù tosto, esce una quantità indecente di savoiardi annegati in un liquido marroncino.