Concetti Chiave
- Lo studio della Preistoria è interdisciplinare, coinvolgendo scienze della Terra, fisiche, biologiche, chimiche e umane.
- Storici, antropologi e archeologi collaborano per comprendere le culture passate, le loro caratteristiche e autenticità dei manufatti.
- Paleoantropologi e archeozoologi si concentrano rispettivamente sull'evoluzione umana e sui reperti animali, mentre i paleoetnologi studiano la cultura materiale.
- Geologi e pedologi contribuiscono alla datazione e ricostruzione delle condizioni climatiche di un sito preistorico attraverso lo studio del suolo.
- I metodi di datazione includono tecniche tipologiche e stilistiche per cronologia relativa e il radiocarbonio per datazioni assolute e calendariali.
Indice
L'evoluzione degli studi preistorici
Lo studio della Preistoria, estremamente complesso a causa della mancanza di documenti scritti, richiede la collaborazione di figure professionali diverse, per cui si tratta di un’attività estremamente interdisciplinare. Tali studi si sono completamente trasformati nell’epoca contemporanea grazie all’utilizzazione di tecnologie moderne e di figure professionali nuove, mutuate da altre discipline.
Un temo gli studiosi di preistoria raccoglievano dei reperti e li studiavano. Invece, oggi, possiamo parlare di scienze preistoriche perché la preistoria si colloca all’incrocio di numerose discipline come scienze della Terra, scienze fisiche, scienze biologiche, chimiche e umane. Infatti, La storia, l’antropologia e l’archeologia sono tre discipline distinte ma strettamente connesse in grado di raccontarci il passato dell’uomo. Gli storici possono dire quali culture sono nate in diverse regioni, come si sono sviluppate e quando e perché sono scomparse. Gli antropologi possono descrivere le caratteristiche fisiche di una popolazione, la cultura e le relazioni ambientali e sociali. Gli archeologi, invece, provano l’autenticità di un manufatto o ricollocano in un determinato periodo i ritrovamenti storici o antropologici. Esistono anche figure ancor più specializzate: paleontropologi e gli archeozoologi.Ruolo di paleoantropologi e archeozoologi
Paleoantropologi e archeozoologi indagano, rispettivamente, l’evoluzione umana e i reperti animali. I paleoetnologi, invece, studiano la cultura materiale dell’uomo preistorico e la sua evoluzione tecnologica. Fondamentale è anche l’apporto dei geologi e dei pedologi (cioè gli studiosi del suolo), il cui compito è quello di fornire elementi utili alla datazione di un sito e alla ricostruzione delle sue condizioni climatiche basandosi sullo studio del terreno, nei diversi livelli di profondità.
Metodi di datazione dei reperti
Per giungere a una datazione quanto più possibile precisa dei reperti, è talora possibile combinare diversi metodi scientifici. Un primo sistema è quello tipologico e stilistico, basato sul confronto tra manufatti o immagini simili per distinguere testimonianze più antiche da altre più recenti. Si tratta di un sistema in parte soggettivo, in grado di stabilire una cronologia relativa (il manufatto A è più antico del manufatto B) e non assoluta (il manufatto A fu prodotto negli anni da X a Y). Esistono anche metodi di datazione assoluta e calendariale che si avvalgono di analisi strumentali, condotte in laboratorio. In particolare, è di fondamentale importanza il metodo del radiocarbonio, basato su un isotopo radioattivo del carbonio (C14) presente in tutti i reperti organici (ossa, fossili, legno, fibre tessili, semi ecc.). Al momento della morte, la quantità di questo isotopo presente in un organismo vivente comincia ad affievolirsi, in un processo lentissimo ma costante. Analizzando la quantità residua di C14 in un campione organico è dunque possibile stabilire quanti anni sono trascorsi dal momento in cui l’organismo è morto, l’istante cioè in cui il C14 ha incominciato a decadere. Questo metodo è utilizzabile per materiali di età compresa tra i 100 e i 50.000 anni circa, e consente datazioni sicure anche se con un margine di approssimazione.
Domande da interrogazione
- Quali sono le figure professionali coinvolte nello studio della preistoria?
- Come si è evoluto lo studio della preistoria nell'epoca contemporanea?
- Quali metodi vengono utilizzati per la datazione dei reperti preistorici?
- Qual è l'importanza del metodo del radiocarbonio nello studio della preistoria?
Lo studio della preistoria coinvolge paleoantropologi, archeozoologi, paleoetnologi, geologi e pedologi, tra altri, per un approccio interdisciplinare.
Lo studio della preistoria si è trasformato grazie all'uso di tecnologie moderne e all'integrazione di nuove figure professionali da altre discipline.
Si utilizzano metodi tipologici e stilistici per cronologie relative e metodi assoluti come il radiocarbonio per datazioni più precise.
Il metodo del radiocarbonio è fondamentale per datare reperti organici fino a 50.000 anni, fornendo datazioni sicure con un margine di approssimazione.