Concetti Chiave
- L'uomo moderno e le scimmie antropomorfe hanno un antenato comune, un primate vissuto circa 25 milioni di anni fa.
- Le mutazioni climatiche portarono alcuni primati a evolversi nella savana, generando la famiglia degli ominidi e la deambulazione bipede.
- La capacità di camminare su due gambe liberò le mani per manipolare oggetti, facilitando lo sviluppo intellettivo attraverso una maggiore interazione con l'ambiente.
- L'evoluzione cerebrale nei primati fu caratterizzata da una crescita delle dimensioni e della complessità del cervello, migliorando le capacità intellettive.
- Circa 5 milioni di anni fa, gli australopitechi in Africa orientale e meridionale segnarono un importante passo evolutivo con la costruzione dei primi utensili.
Indice
Origini dell'uomo moderno
L’uomo moderno (secondo la classificazione scientifica Homo sapiens sapiens) non deriva direttamente dalle scimmie antropomorfe. È più corretto affermare che queste ultime e la nostra specie hanno avuto quale antenato comune un primate vissuto circa 25 milioni di anni fa.
Adattamenti evolutivi nella savana
Attorno a quell’epoca, a Seguito di mutazioni climatiche che resero l‘ambiente più arido in certe zone dell’Africa meridionale e orientale, una parte della popolazione di quella specie di primati continuò a vivere nella foresta, mentre un altro gruppo si adattò progressivamente alla vita nella savana.
Dal primo gruppo avrebbero avuto origine le scimmie antropomorfe attuali, che continuano perlopiù a vivere sugli alberi e hanno mantenuto la deambulazione su quattro arti; dal secondo si sarebbe progressivamente evoluta la famiglia degli ominidi, di cui fa parte anche l'uomo . in quest’ultimo processo svolse un ruolo fondamentale l’ambiente della savana, caratterizzata dalla presenza di erbe molto alte. Queste avrebbero ostacolato la vista a un primate che avesse continuato a muoversi sulle quattro zampe: fu probabilmente la necessità di alzarsi sulle zampe posteriori per ,avvistare meglio, per esempio, eventuali predatori, che generò progressivamente la deambulazione bipede.Evoluzione delle mani e intelligenza
Gli arti anteriori, liberati dalla necessità di portare il peso del corpo, poterono essere utilizzati per trasportare e maneggiare oggetti: si trasformarono in mani, differenti da quelle delle scimmie per la possibilità di opporre il pollice alle altre dita e ottenere cosi una migliore presa. Ciò consentì ai nostri antenati di instaurare con la realtà circostante un rapporto molto più complesso che in passato. Afferrare un oggetto con la mano significa poterlo guardare nei dettagli e manovrare con precisione. Tale approccio favorisce lo sviluppo dell’intelligenza: è cosi che l’evoluzione dei primati verso la specie uomo sarà caratterizzata da un continuo accrescimento della complessità e delle dimensioni del cervello, che testimonia sul piano anatomico l’aumento delle capacità intellettive.
Australopitechi e utensili
Circa 5 milioni di anni fa compaiono in Africa orientale e meridionale diverse specie di ominidi detti australopitechi : rispetto alle attuali scimmie antropomorfe , essi erano caratterizzati da posizione eretta, viso meno prominente e dimensioni del cervello notevolmente maggiori ,anche se ancora molto inferiori a quelle proprie dell’uomo moderno .È a una o più di queste specie che si deve un’ulteriore fondamentale tappa evolutiva, che segna il vero e proprio passaggio dall’animale all’uomo: la costruzione dei primi utensili.
Domande da interrogazione
- Qual è l'antenato comune tra l'uomo moderno e le scimmie antropomorfe?
- Quale ruolo ha avuto l'ambiente della savana nell'evoluzione degli ominidi?
- Qual è stata una tappa evolutiva fondamentale che ha segnato il passaggio dall'animale all'uomo?
L'uomo moderno e le scimmie antropomorfe condividono un antenato comune, un primate vissuto circa 25 milioni di anni fa.
L'ambiente della savana ha favorito la deambulazione bipede per avvistare meglio i predatori, liberando gli arti anteriori per l'uso di oggetti, contribuendo così all'evoluzione degli ominidi.
La costruzione dei primi utensili da parte degli australopitechi ha segnato una tappa evolutiva fondamentale nel passaggio dall'animale all'uomo.