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Concetti Chiave

  • Le date di inizio e fine del Mesolitico e Neolitico variano a seconda dei miglioramenti tecnici e delle caratteristiche regionali.
  • Il Mesolitico è convenzionalmente datato dal 13.000-12.000 a.C. all'8000 a.C., mentre il Neolitico va dall'8000 a.C. al 3000 a.C.
  • Le suddivisioni cronologiche della preistoria non devono essere applicate rigidamente, poiché le transizioni variano tra le regioni.
  • Comunità in aree isolate hanno vissuto nell'Età della pietra fino a pochi decenni fa, fornendo informazioni fondamentali sull'uomo preistorico.
  • La transizione dalla preistoria alla storia non dovrebbe essere basata esclusivamente sulla scrittura, ma anche sulla nascita delle prime città e divisione del lavoro.

Indice

  1. Le origini dell'agricoltura
  2. Suddivisioni cronologiche e preistoria
  3. Critiche alla definizione di storia

Le origini dell'agricoltura

Le date di inizio e fine del Mesolitico e Neolitico dipendono, come si vede, da miglioramenti tecnici, e sono di conseguenza diverse a seconda dei luoghi, dei climi e dello sviluppo delle singole comunità di uomini. In Mesopotamia l’agricoltura nacque già oltre 10.000 anni fa, ma nel resto del mondo venne introdotta solo più tardi. Per convenzione, comunque, si dice che il Mesolitico va dal 13.000-12.000 a.C. (d’ora in poi utilizzeremo questo sistema di indicazione della cronologia, il più adatto alle età storiche:

non più quindi “anni fa”, ma “anni avanti Cristo”) fino a circa l’8000 a.C., mentre il Neolitico va dall’8000 a.C. fino al 3000 a.C., quando compaiono le prime registrazioni scritte, quasi contemporaneamente in Mesopotamia e in Egitto.

Suddivisioni cronologiche e preistoria

Le suddivisioni cronologiche aiutano a fare chiarezza. Ma attenzione: il modo appena illustrato di suddividere gli ultimi millenni della preistoria non deve essere preso troppo rigidamente. A seconda delle regioni, l’inizio e la fine del Mesolitico e soprattutto del Neolitico vanno collocati in epoche diverse, e la stessa uscita dalla preistoria è avvenuta in periodi anche molto lontani.

Critiche alla definizione di storia

Fino a pochi decenni fa, in aree isolate del mondo continuavano a esistere comunità che vivevano nell’Età della pietra, dedite a forme primitive di coltivazione del suolo o addirittura limitate solo ad attività di raccolta e di caccia. Proprio lo studio di questi gruppi “primitivi”, condotto da etnologi e antropologi, ha fornito importanti informazioni e idee per conoscere l’uomo preistorico. Criticata da molti è poi anche l’idea di basare sulla scoperta della scrittura il passaggio dalla preistoria alla storia. Nella vicenda della umanità, eventi ancor più rivoluzionari della scrittura non furono forse la nascita delle prime città e la divisione del lavoro? Se si adotta questo criterio, l’uscita dalla preistoria va spostata indietro nel tempo, fino al 4000-3500 a.C.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le date convenzionali per il Mesolitico e il Neolitico?
  2. Il Mesolitico è convenzionalmente datato dal 13.000-12.000 a.C. fino a circa l'8000 a.C., mentre il Neolitico va dall'8000 a.C. fino al 3000 a.C., quando compaiono le prime registrazioni scritte.

  3. Perché le suddivisioni cronologiche del Mesolitico e Neolitico non devono essere prese rigidamente?
  4. Le suddivisioni cronologiche variano a seconda delle regioni, poiché l'inizio e la fine di questi periodi si collocano in epoche diverse, e l'uscita dalla preistoria è avvenuta in periodi anche molto lontani.

  5. Quali critiche vengono mosse all'idea di basare il passaggio dalla preistoria alla storia sulla scoperta della scrittura?
  6. Alcuni criticano l'idea di basare il passaggio dalla preistoria alla storia sulla scrittura, suggerendo che eventi come la nascita delle prime città e la divisione del lavoro siano stati ancor più rivoluzionari.

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