Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • L'architettura megalitica preistorica comprendeva costruzioni monumentali con blocchi di pietra, spesso a scopo religioso o funerario.
  • Tipologie principali includono menhir, cromlech, dolmen e strutture come Newgrange, ciascuna con funzioni simboliche o sacre specifiche.
  • I megaliti creavano una "geografia sacra", trasformando il paesaggio in spazi dedicati al divino e a rituali collettivi.
  • Molte costruzioni megalitiche sono state smontate o distrutte nel tempo, ma alcune tombe hanno continuato a essere utilizzate nell'Età del Ferro.
  • Con l'avvento del Cristianesimo, le pietre megalitiche furono spesso distrutte o integrate in edifici religiosi, considerate pagane ma sacre dalle comunità locali.

Indice

  1. L'uomo preistorico e i megaliti
  2. Tipologie di strutture megalitiche
  3. La geografia sacra e il divino
  4. Eredità e trasformazione dei megaliti

L'uomo preistorico e i megaliti

Il paesaggio in cui si muoveva l’uomo preistorico non era costituito solo da ripari naturali e abitazioni più o meno solide, come capanne o palafitte. Eccezionalmente, fino al 3000 circa a.C. e con sempre maggiore frequenza tra il III e il II millennio a.C., infatti, le comunità umane si dedicarono anche all’immane sforzo di edificare monumenti e complessi imponenti con blocchi di pietra grezza. È probabile che queste costruzioni, note come megaliti (dal greco mégas, “grande”, e líthos, “pietra”), fossero erette a scopo religioso o funerario, per quanto le loro valenze simboliche restino per noi, in buona parte oscure.

Tipologie di strutture megalitiche

Si distinguono quattro tipi principali di strutture di pietra:

• pietre verticali, collocate in modo isolate (= menhir). Nella loro forma più evoluta, i menhir potevano assumere una vaga sembianza umana; in certi casi, l'uomo era rappresentato da un'arma e la donna da piccoli seni.

• pietre verticali allineate come nel complesso di Carnac, in Bretagna,

• cerchi di pietre (= cromlech) di cui Stonehenge è l’esempio più eclatante. Pare che essi fossero dedicati al culto del Sole.

• pietre disposte in modo tale da formare una camera, come nel caso dei dolmen costituiti da due pietre verticali, sormontate da una lastra orizzontale, forse con funzione di altare o di coperchio di una tomba

• enormi cumuli di terra con dei corridoi o dei passaggi che conducono in ambienti scavati nella roccia, come nel caso di Newgrange, in Irlanda.

• Una particolare costruzione megalitica è costituita dai nuraghi, in Sardegna

La geografia sacra e il divino

Abbiamo in tutti questi casi i precoci inizi di un lungo processo, nel quale la presenza del divino nel paesaggio e nella vita delle comunità umane si intensifica. Nasce una sorta di “geografia sacra”, che dallo spazio indifferenziato del territorio ritaglia ambiti ristretti, nei quali sembra manifestarsi con speciale forza la presenza di qualcosa che sfugge ai sensi, ma può dominarli. Grazie al lavoro dell’uomo, che delimita le aree sacre e vi edifica strutture, a volte di quasi incredibile imponenza, il paesaggio si anima, viene investito di valori simbolici, si popola di miti e di riti. Proprietà degli antenati o degli dèi (come mostra il confronto con società storiche ben documentate), gli spazi sacri vengono sottratti all’usura del quotidiano e diventano, in quanto proiezione di desideri, aspirazioni, paure della società, intangibili, teatro di credenze e rituali collettivi.

Eredità e trasformazione dei megaliti

Oggi delle costruzioni architettoniche megalitiche restano molte tracce, anche se fin dall’origine del loro abbandono sono stati smontati o distrutti per cercare eventuali quanto improbabili tesori o servirsi delle pietre per altri usi edificativi. Tuttavia, esistono delle tombe megalitiche che hanno continuato a servire per lo stesso scopo anche durante l’Età del Ferro. Con l’arrivo del Cristianesimo, queste pietre furono considerate pagane dalla Chiesa anche se le popolazioni locali le consideravano sacre. Per questo motivo, esse furono o distrutte, o seppellite o decorate con croci. Alcune, fortunatamente, furono inglobate in un edificio religioso.

Domande da interrogazione

  1. Qual era lo scopo principale delle costruzioni megalitiche?
  2. Le costruzioni megalitiche erano probabilmente erette a scopo religioso o funerario, anche se le loro valenze simboliche restano in gran parte oscure.

  3. Quali sono i principali tipi di strutture megalitiche?
  4. I principali tipi di strutture megalitiche includono menhir, pietre allineate, cromlech, dolmen e cumuli di terra con passaggi, come Newgrange in Irlanda.

  5. Come venivano percepite le costruzioni megalitiche con l'arrivo del Cristianesimo?
  6. Con l'arrivo del Cristianesimo, le costruzioni megalitiche furono considerate pagane dalla Chiesa, e molte furono distrutte, seppellite o decorate con croci, anche se alcune furono inglobate in edifici religiosi.

  7. Qual è l'importanza simbolica delle strutture megalitiche nel paesaggio?
  8. Le strutture megalitiche conferivano al paesaggio valori simbolici, creando una "geografia sacra" che delimitava spazi sacri, teatro di credenze e rituali collettivi, sottratti all'usura del quotidiano.

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