sc1512
Ominide
5 min. di lettura
Vota 3 / 5

Concetti Chiave

  • L'elezione di Michele Romanov nel 1613 mise fine a un periodo di disordini in Russia, portando stabilità grazie alla ricompattazione della nobiltà.
  • Nel 1649, lo Zar Alessio fece approvare un Codice Civile e Penale che consolidò la servitù della gleba e limitò la libertà di mercanti e artigiani.
  • Pietro I il Grande avviò una serie di riforme ispirate ai modelli occidentali, rinnovando l'esercito, la struttura fiscale e la Chiesa Ortodossa.
  • Riorganizzò l'apparato burocratico con la Tavola dei Ranghi, aprendo la carriera pubblica anche ai non nobili competenti.
  • Trasferì la capitale da Mosca a San Pietroburgo, avvicinando la Russia all'Europa Occidentale, ma le sue riforme furono accompagnate da violente repressioni.

Indice

  1. L'elezione di Michele Romanov
  2. Il codice civile e penale del 1649
  3. La rivolta dei cosacchi e contadini
  4. L'ascesa di Pietro I il Grande
  5. Le riforme di Pietro il Grande
  6. Le conseguenze delle innovazioni statali

L'elezione di Michele Romanov

Con l’elezione di Michele Romanov nel 1613, in Russia terminò una lunga fase di disordini e conflitti interni, iniziata dopo la morte di Ivan IV il Terribile.

Michele Romanov proveniva da una famiglia di Boiardi e col suo regno lo stato di tensione si attenua.

Nella prima metà del XVII secolo la nobiltà, composta dai Boiardi e dai funzionari statali, si ricompatta; lo Zemsky Sobor, ossia l’assemblea dei ceti (Boiardi, Pomesciki, Mercanti e Clero), istituita da Ivan il Terribile, divenne il modo attraverso il quale i nobili esprimevano i loro intendimenti.

Il codice civile e penale del 1649

Nel 1649, durante il regno dello Zar Alessio, lo Zemsky Sobor approvò un Codice Civile e Penale, che esprimeva tutti gli interessi di ogni gruppo nobiliare; esso introduceva in modo rigido la Servitù della Gleba per i contadini e stabiliva limiti alla libertà di movimento dei mercanti e degli artigiani.

La rivolta dei cosacchi e contadini

Questo irrigidimento delle strutture sociali, accompagnato da un aumento della pressione fiscali, necessaria per potenziare gli apparati dello Stato e l’esercito, causò tra il 1670 e il 1671 una grande rivolta di cosacchi e di contadini. Questa ribellione venne sedata e portò ad una maggiore alleanza tra lo Zar e i Ceti Nobiliari.

L'ascesa di Pietro I il Grande

Nel 1682, quando aveva solo dieci anni, venne incoronato Zar Pietro I il Grande, che assunse il potere effettivo nel 1689.

Le riforme di Pietro il Grande

Egli intraprese una politica di rinnovamento della società russa e di rafforzamento delle strutture dello Stato, cercando di imitare i modelli comportamentali e istituzionali dell’Europa Occidentale, zona che Pietro aveva visitato nell’ultimo decennio del 1600.

Egli impose inizialmente l’adozione obbligatoria di acconciature occidentali, cosa che suscitò polemiche poiché andava a toccare le tradizioni religiose cristiano-ortodosse, per poi occuparsi principalmente al rinnovamento delle strutture statali russe, infatti Pietro il Grande:

• Ristrutturò, ampliò e rafforzò l’intero Esercito russo;

• Riorganizzò le modalità di prelievo fiscale, aumentando anche di cinque volte le richieste ai suoi contribuenti;

• Riorganizzò la Chiesa Ortodossa sul territorio russo, infatti abolì la figura del Patriarca, per farla sostituire da un sinodo (ossia un’assemblea ecclesiastica) di dieci vescovi.

• Abolì la Duma dei Boiari, che era l’assemblea della più alta nobiltà, ormai rimasta priva di potere;

• Non convocò più lo Semxky Sobor;

• Governò libero dal controllo delle Assemblee Cetuali, con la collaborazione di un Senato di nove membri da lui eletti;

• Eliminò la distinzione tra i ceti nobiliari dei Boiari e dei Pomesciki attraverso una riorganizzazione degli apparati burocratici, culminata con l’emanazione nel 1722 della Tavola dei Ranghi, un regolamento che obbligava la nobiltà a prestare servizio nella pubblica amministrazione e apriva anche ai non nobili competenti la possibilità di far carriera burocratica; inoltre la Tavola in tre categorie e in quattordici gradi le carriere dei funzionari, i quali dovevano tutti iniziare la propria carriera dal primo livello per poi ricevere compiti e retribuzioni maggiori passando ai livelli superiori;

• Conferma le norme che regolano la Servitù della Gleba a disposizione dei Nobili e conferma i diritti di amministrazione della giustizia ai proprietari terrieri nell’area di loro proprietà;

• Sposta la Capitale da Mosca a San Pietroburgo, città sulle rive del Mar Baltico, molto più vicina all’Europa Occidentale.

Le conseguenze delle innovazioni statali

Queste innovazioni statali non avvennero senza lo spargimento di sangue, infatti avvennero migliaia di esecuzioni di oppositori; anche lo stesso figlio di Pietro il Grande, Alessio, avvicinatosi ai gruppi di opposizione, venne rinchiuso in prigione, dove poi morì.

Alla morte di Pietro I il Grande si riaprì un periodo di crisi per quanto riguarda la successione, così come era avvenuto alla morte di Ivan IV il Terribile.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le conseguenze dell'elezione di Michele Romanov nel 1613?
  2. L'elezione di Michele Romanov pose fine a una lunga fase di disordini e conflitti interni in Russia, iniziata dopo la morte di Ivan IV il Terribile, e portò a una ricomposizione della nobiltà e a una stabilizzazione dello stato.

  3. Quali furono le principali riforme attuate da Pietro I il Grande?
  4. Pietro I il Grande ristrutturò l'esercito, riorganizzò il sistema fiscale, abolì la Duma dei Boiari, non convocò più lo Zemsky Sobor, e introdusse la Tavola dei Ranghi, tra altre riforme, per modernizzare la società russa e rafforzare lo Stato.

  5. Come reagì la società russa alle riforme di Pietro I il Grande?
  6. Le riforme di Pietro I il Grande incontrarono resistenza, causando polemiche e opposizioni, che furono spesso represse con esecuzioni, inclusa quella del suo stesso figlio, Alessio.

  7. Quali furono le implicazioni della Tavola dei Ranghi emanata nel 1722?
  8. La Tavola dei Ranghi obbligava la nobiltà a prestare servizio nella pubblica amministrazione e permetteva anche ai non nobili competenti di fare carriera burocratica, eliminando la distinzione tra i ceti nobiliari dei Boiari e dei Pomesciki.

  9. Quali furono le conseguenze della morte di Pietro I il Grande?
  10. Alla morte di Pietro I il Grande si riaprì un periodo di crisi per quanto riguarda la successione, simile a quello avvenuto alla morte di Ivan IV il Terribile.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community