Concetti Chiave
- Johann-Joachim Winckelmann è considerato il padre del Neoclassicismo, influenzando la storia dell'arte e l'archeologia con le sue teorie.
- La sua opera principale, "La storia dell’arte nell’antichità", rivoluzionò lo studio delle opere d'arte come documenti culturali.
- Nato in una famiglia modesta, Winckelmann si fece strada come erudito, lavorando come bibliotecario e precettore privato.
- Trasferitosi a Roma, divenne una figura influente, collaborando con il cardinale Albani e accompagnando il papa nelle visite archeologiche.
- La morte di Winckelmann a Trieste a 51 anni rimane un mistero, forse legata a complotti di potere.
Indice
Il contributo di Winckelmann al Neoclassicismo
Johann-Joachim Winckelmann può essere considerato il padre del Neoclassicismo e notevole è l’apporto che ha dato alla storia dell’arte, all’archeologia e alla cultura in genere. Il suo saggio più importante è La storia dell’arte nell’antichità, pubblicato nel 1763.
La sua innovazione consiste nello studio delle opere d’arte in se stesse e come documenti in grado di fornire informazioni sulle civiltà di cui sono espressione e non come semplici curiosità antiquarie. La fortuna delle sue teorie contribuì alla diffusione di una nuova corrente artistico-letteraria, il Neoclassicismo, che si ispirava alle antichità greca e romana.Le origini e la formazione di Winckelmann
Nato nel 1717, a Stendal, in Prussia, da una famiglia modesta che non poteva certamente assecondare il suo desiderio di studiare. Fu così che si scrisse all’Università e nel contempo, a causa delle ristrettezze economiche cominciò a guadagnarsi da vivere facendo il precettore privato. In breve la sua fama di erudito si diffuse a tal punto da trovare un lavoro come bibliotecario presso la biblioteca del conte Heinrich von von Bünau vicino a Dresda ed è qui che ebbe la possibilità di avvicinarsi alle opere di Voltaire e di Montesquieu. Nella Galleria Reale di Dresda ebbe anche l’opportunità di conoscere la pittura italiana del Rinascimento, diventando così in pochi anni una grande personalità nel mondo culturale dell’epoca.
La carriera a Roma e la morte misteriosa
A 38 anni si trasferì’ a Roma, come accompagnatore del nunzio apostolico di Polonia, il cardinale Alberico Archinto, a condizione che egli si convertisse al cattolicesimo. A Roma, fu ben presto conosciuto dalla comunità erudita della città a tal punto che fu nominato responsabile della biblioteca del cardinale Albani ed ebbe l’incarico di accompagnare il papa Clemente XIII nelle visite alle scoperte archeologiche. Molto spesso si prestava anche come guida turistica ai giovani nobili che durante il loro Grand Tour passavano da Roma, spinti dal desiderio di conoscere le ricchezze archeologiche della città. A più riprese si recò a Napoli, a Ercolano ed in visita ai templi dorici di Paestum.
Morì a Trieste a 51 anni, di ritorno da una missione presso la corte asburgica, forse coinvolto in giochi di potere molto più grandi di lui, e la sua morte resta ancora avvolta nel mistero.
Domande da interrogazione
- Chi è considerato il padre del Neoclassicismo e quale contributo ha dato alla storia dell'arte?
- Qual è stata l'innovazione principale di Winckelmann nello studio delle opere d'arte?
- Quali furono le circostanze della morte di Winckelmann?
Johann-Joachim Winckelmann è considerato il padre del Neoclassicismo e ha dato un notevole contributo alla storia dell'arte, all'archeologia e alla cultura in generale, specialmente attraverso il suo saggio "La storia dell’arte nell’antichità".
L'innovazione principale di Winckelmann è stata lo studio delle opere d'arte come documenti in grado di fornire informazioni sulle civiltà di cui sono espressione, piuttosto che come semplici curiosità antiquarie.
Winckelmann morì a Trieste a 51 anni, di ritorno da una missione presso la corte asburgica, e la sua morte resta avvolta nel mistero, forse coinvolto in giochi di potere molto più grandi di lui.