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Sintesi

Stati europei


Carlo V abdica nel 1546 e dona i suoi territori in Italia e in Spagna al figlio Filippo II e al fratello dona i possedimenti tedeschi.
Filippo II non tollera le minoranze religiose (ebree, mussulmani) che sono spesso artigiani importanti creditizi per tutta la spagna ma lui non lo capisce. Perseguita anche ebrei e mussulmani che si erano convertiti al cattolicesimo ().
La Spagna chiede prestiti hai fugger (banchieri tedeschi) e ai banchieri genovesi. Chiese questi prestiti perché le ricchezze oltre oceano non bastano non bastano per finanziare tutte le guerre.
Le battaglie di Filippo II sono:
• contro Elisabetta I che è prima una guerra di commercio e poi una guerra di predominio per il controllo del mare che vincerà l’Inghilterra.
• Lepanto
Nei territori Italiano governati dagli spagnoli prevale il mal governo spagnolo in fatti manca sempre la mentalità imprenditoriale che utilizzi le ricchezze per favorire lo sviluppo economico dei territori amministrati degli spagnoli.
Il re del portogallo muore senza eredi, e Filippo II aggredisce il portogallo militarmente e lo annette alla Spagna.
L’Olanda apriva le porte a tutti, in fatti tutti coloro che erano perseguitati andavano in Olanda per scappare. In questo modo si riuscì ad arricchire sia dal punto di vista economico perché arrivarono molte persone che sapevano lavorare e quindi aumenta la ricchezza, sia dal punto di vista sociale. Per diventare una delle maggior potenze economiche l’Olanda doveva staccarsi dalla Spagna che scatena guerra all’Olande e in oltre impone tasse anche ai cattolici perché aveva bisogni di soldi. Anche i cattolici incitati dai protestanti si ribellano a Filippo II e nella battaglia tra Spagna e protestanti vincono i secondi. I protestanti delle provincie di Ultrecht si rendono indipendenti nel 1648. I cattolici creano l’unione di Arra e stipulano un accordo con la Spagna dove riescono a portare a casa delle autorità.
Avviene uno scontro tra Filippo II ed Elisabetta I. Lui prova anche a fare una proposta di matrimonio a lei per avere anche i suoi territori ma lei non lo accetterà. Elisabetta è una protestante e ritiene che le guerre minacciano e rovinano il territorio. Lei vuole imporre il potere economico sul mare e per farlo autorizza la guerra corsara (dei pirati) verso Filippo II.
Chi non professa la religione anglicana è destinato ad abbandonare l’Inghilterra.
Elisabetta fa uccidere Maria Stuarda perché pensava che non avendo eredi le volesse rubare il trono.
Nascono le proprietà private recintante (inclusion) che accrescono il patrimonio dello stato e vengono coltivate con moderni meccanismi fanno accrescere la povertà a causa del fatto che quei territori non potevano più essere utilizzati dai poveri. L’Inghilterra potenzia il settore del volontariato per diminuire la povertà.
Il diritto di spigolatura è quando si può entrare nei campi per raccogliere gli scarti. Questo con le inclusion non avviene più.
Si inizia da affiancare all’agricoltura anche l’allevamento. La lana inglese inizia a fare concorrenza alla lana italiana perché costava di meno.

La Francia e le guerre di religione


La Francia è vittima delle guerre di religione tra cattolici e protestanti.
Una famiglia cattolica e una protestante si contendevano il trono Francese. Alla fine il trono passa ad Enrico III che è minorenne e quindi per lui comanda la madre (Caterina de Medici) che cerca di fare pace tra i cattolici e i protestanti promulga l’edito si Saint German con il quale si riconoscono dei diritti agli ugonotti.
Il matrimonio di una figlia di Caterina con Enrico di Borbone (esponente della famiglia degli ugonotti). Il giorno del matrimonio i cattolici organizzano un massacro e uccidono gli ugonotti (strage di Santo Bartolomeo).
Scoppia un conflitto con le famiglie tra le varie casate e prevale la famiglia dei Borboni ed esplode un esponente cioè Enrico IV di Borbone che si converte al cattolicesimo perché la maggioranza della popolazione in Francia era cattolica.
Con l’editto di Nantes nel 1598 si riconosce la libertà di culto per i protestanti.
Dal punto di vista economico Enrico fa seguire una teoria economica cioè la teoria del mercantilismo dove lo stato cerca di difendere l’economia del suo territorio. Per fare ciò fece:

  1. favorisce le esportazioni;

  2. diminuisce le importazioni: impone i dazi (tasse).


Enrico cerca di modernizzare lo stato e per fare questo deve allentare i legami con la nobiltà, allora visto che lo stato aveva bisogno di soldi inventa la paulette, ovvero il fatto che chi deteneva una carica pubblica poteva trasmetterla al figlio pagando una tassa.
Enrico muore assassinato. Il successore era minorenne e allora Maria de Medici (la madre) va a governare al posto del figlio. Lei è costretta a convocare gli stati generali nel 1614. Quando il figlio cioè Luigi XIII rende il potere getta le basi per il potere assoluto. Attacca i protestanti distruggendo una fortezza importante scatenando una guerra di religione.
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