ZiedSarrat
Ominide
1 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • Nella prima metà dell'Ottocento, la Sicilia borbonica vide riforme promosse dai baroni locali per garantire l'autonomia dall'autorità napoletana.
  • Lord Bentinck, comandante inglese, cercò di introdurre un regime costituzionale in Sicilia, alternativo al sistema autoritario napoleonico nel continente.
  • La riforma mirava a creare una monarchia costituzionale con una forte caratterizzazione aristocratica, abolendo i vincoli feudali come usi civici e fidecommessi.
  • Nel 1812, il parlamento siciliano approvò una Carta costituzionale che instaurò un parlamento bicamerale con ampie funzioni di controllo sul re.
  • La Costituzione del 1812 abolì i feudi, eliminò i diritti baronali con indennizzo e limitò i fidecommessi senza indennizzo, riformando la struttura feudale dell'isola.

Indice

  1. La Sicilia borbonica e i baroni
  2. Il ruolo di lord Bentinck
  3. La costituzione siciliana del 1812

La Sicilia borbonica e i baroni

Nella prima metà dell'Ottocento, avvenimenti importanti accadevano nella Sicili borbonica, per iniziativa dei medesimi baroni. In questo luogo trovò rifugio il re Ferdinando IV, con la protezione, ma realmente circondato dagli atistocratici siciliani ostili.

Il ruolo di lord Bentinck

Il comandante inglese, lord Bentinck, un liberale moderato, voleva dimostrare che era possibile introdurre in Sicilia un regime costituzionale, alternativo a quello autoritario napoleonico vigente nel continente; i baroni, dal canto loro, progettavano una riforma dell'ordinamento feudale che garantisse l'autonomia dell'isola e della sua aristocrazia dalla monarchia napoletana e abolisse, al tempo stesso, i vincoli feudali che gravavano sulle terre, come gli usi civici e i fidecommessi, impedendone la libera vendita.

La costituzione siciliana del 1812

Maturò dunque, presso gli inglesi e presso i baroni, l'idea di creare in Sicilia una monarchia costituzionale con una forte caratterizzazione aristocratica. Idea che si realizzò nel 1812, quando il parlamento siciliano approvò una Carta costituzionale che affidava il potere legislativo a un parlamento bicamerale, composto da una camera dei pari (rappresentanti di ecclesiastici e baroni e loro successori) e da una camera dei comuni (rappresentanti delle popolazioni). Il parlamento aveva ampi poteri di controllo sul re e sul suo governo. La Costituzione del 1812, inoltre, aboliva i feudi, sopprimeva i diritti baronali (dietro indennizzo) e gli usi civici (senza indennizzo), limitava i fidecommessi.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

ZiedSarrat di Mauro_105

URGENTE (321112)

ZiedSarrat di Lud_

domandina

ZiedSarrat di Samantha Petrosino