Concetti Chiave
- I conquistadores spagnoli sfruttavano gli indigeni americani nelle miniere, spesso con metodi violenti, in cambio di protezione e conversione al cristianesimo.
- Bartolomé de Las Casas, frate domenicano, fu il primo a difendere gli Indios e abolì il sistema delle encomiendas nel 1542, accusando gli spagnoli di genocidio.
- L'arrivo degli europei in America portò a un drastico calo demografico delle popolazioni indigene a causa delle condizioni di lavoro, malattie e guerre.
- La diminuzione della popolazione indigena portò i coloni a importare schiavi dall'Africa, dando inizio alla tratta degli schiavi africani.
- Gli schiavi africani venivano trasportati in condizioni terribili e venduti separando le famiglie, con il Portogallo che iniziò le deportazioni nel XV secolo.
I re spagnoli - che consideravano l’America spagnola proprietà personale - assegnarono porzioni di territori ai conquistadores e ai coloni - abitanti delle colonie -, i quali dovevano proteggere gli indigeni, convertirli al cristianesimo e sfruttare le ricchezze del territorio, tuttavia i conquistadores avevano bisogno di manodopera che lavorasse per loro nelle miniere, quindi costrinsero gli Indios a lavorare nelle miniere - molto spesso violentemente, e raramente pacificamente -, in cambio della loro protezione. Alcuni coloni, invece, non pensarono ad altro se non arricchirsi, quindi costringevano gli Indios a lavorare in orari sconvolgenti nelle piantagioni e nelle miniere. Molti indigeni morirono nelle miniere a causa del troppo lavoro. Nelle encomiendas ogni proprietario aveva i pieni diritti sugli indigeni; coloro che lavoravano nelle miniere d’argento a 4000 m d’altitudine non avevano una speranza di vita maggiore dei 25 anni. Bartolomé de Las Casas - frate dominicano - fu il primo a difendere gli Indios, e fu colui che abolì le encomiendas - assegnazione di terre e schiavi ai coloni spagnoli-. Bartolomé de Las Casas accusò gli spagnoli di genocidio, e il sistema chiamato Encomienda fu abolito nel 1542.
Declino demografico e tratta degli schiavi
Con l’arrivo degli spagnoli in America, si conobbe un impressionante calo demografico delle popolazioni amerindie causato dalle condizioni in cui erano costretti a lavorare, le malattie contagiose portate dagli europei per cui gli indigeni non avevano ancora sviluppato anticorpi, e per le guerre di inizio secolo. Nel corso di soli cinquanta anni la popolazione passò da contare cinquanta milioni a contarne due e mezzo. Ovviamente il calo demografico causò un importante diminuzione e indebolimento della manodopera, e i proprietari terrieri si ritrovarono senza persone che lavorassero il loro terreno. I coloni si trovarono costretti a portare gli schiavi dall’ Africa: tratta dei neri, compravendita di intere popolazioni d’Africa. Gli schiavi venivano rapiti nei villaggi, venduti e trasportati nelle navi europee dove dovevano affrontare viaggi in condizioni terribili: pessime condizioni igieniche, e venivano tutti ammassati in modo da riuscire a caricarne il maggior numero nel minor tempo possibile, 1\4 di essi moriva in traversata. Giunti in America venivano venduti al mercato e le famiglie venivano separate. Il Portogallo fu il primo paese a dare il via alle deportazioni degli schiavi africani nel XV secolo, e in poco tempo anche gli Spagnoli, gli Inglese, gli Olandesi e i Francesi.
Domande da interrogazione
- Qual era il ruolo dei conquistadores e dei coloni nelle Americhe secondo i re spagnoli?
- Chi fu Bartolomé de Las Casas e quale fu il suo contributo?
- Quali furono le conseguenze del calo demografico delle popolazioni amerindie?
I re spagnoli assegnarono porzioni di territori ai conquistadores e ai coloni, che dovevano proteggere gli indigeni, convertirli al cristianesimo e sfruttare le ricchezze del territorio. Tuttavia, i conquistadores costrinsero gli Indios a lavorare nelle miniere, spesso violentemente.
Bartolomé de Las Casas era un frate dominicano che difese gli Indios e fu il primo a denunciare il genocidio perpetrato dagli spagnoli. Grazie al suo impegno, il sistema delle encomiendas fu abolito nel 1542.
Il calo demografico causato dalle condizioni di lavoro, malattie e guerre portò a una diminuzione della manodopera, costringendo i coloni a importare schiavi dall'Africa. Questo diede inizio alla tratta dei neri, con deportazioni in condizioni terribili.