Concetti Chiave
- Il Seicento segna l'inizio del metodo scientifico, guidato da ragione e osservazione del mondo.
- Si passa da una visione aristotelica a una galileiana, con un linguaggio matematico più preciso.
- La matematica diventa una chiave universale per comprendere la natura, oltre a essere un parametro astratto.
- Si evolve il pensiero politico verso uno Stato come convenzione sociale per una società civile equilibrata.
- Il Seicento è visto come il secolo della tolleranza, con la separazione tra Chiesa e Stato e tutela della coscienza religiosa.
Indice
L'inizio del metodo scientifico
La nascita del metodo scientifico risale al Seicento. Questa scoperta segna l'inizio di un'osservazione del mondo guidata dalla ragione.
Transizione verso il mondo galileiano
Si ha la transizione dal mondo aristotelico a un mondo più preciso, quello galileiano, che si esprime attraverso un linguaggio matematico.
La scienza inizia ad avere quindi un approccio più meccanico e matematico verso i fenomeni naturali. La matematica, infatti, comincia a essere vista come una chiave universale per comprendere le cose nella loro natura, e non si limita più a essere un parametro astratto.
Evoluzione del pensiero politico
A fianco ad una riflessione scientifica abbiamo un'evoluzione del pensiero politico, volto a trovare le condizioni per lo sviluppo di una società civile equilibrata. Lo Stato è visto come una convenzione sociale ideata dall'uomo al fine di associarsi con i suoi simili in modo pacifico.
Il Seicento e la tolleranza
Se il Cinquecento è stato il secolo dell'intolleranza e dei conflitti religiosi, nonché teatro della Riforma luterana e della conseguente Controriforma della Chiesa, il Seicento appare come il secolo della tolleranza. Questo argomento diventa uno dei cardini della riflessione del tempo, e si diffonde la consapevolezza che la Chiesa debba essere separata dallo Stato. In più, deve essere tutelata la coscienza religiosa di ogni singolo individuo.