Concetti Chiave
- L'Illuminismo fu una rivoluzione culturale che valorizzava la ragione e si sviluppò in Europa, influenzando il pensiero critico e l'analisi della religione e della storia.
- Il movimento promosse la centralità della ragione umana, l'uguaglianza dei diritti e la libertà individuale, con una forte enfasi sulla tolleranza e la fratellanza.
- Voltaire e altri filosofi sostennero il dispotismo illuminato, un governo che garantisce libertà di pensiero e agisce per il bene comune, contrastando l'autoritarismo religioso.
- L'Enciclopedia di Diderot e d'Alembert rappresentò un importante progetto illuminista, diffondendo il sapere e sfidando le autorità religiose e monarchiche.
- Le idee illuministe influenzarono le riforme politiche ed economiche, come la separazione dei poteri di Montesquieu e il libero mercato di Adam Smith, anticipando rivoluzioni sociali e industriali.
Indice
La rivoluzione culturale dell'illuminismo
Si tratta di una rivoluzione culturale che mette la ragione sopra tutto nello stile di vita e di pensiero, ciò grazie al fatto che durante il passaggio tra i due secoli ci fu la rivoluzione scientifica e l’introduzione del metodo sperimentale e quindi di questi due concetti (che verranno applicati alle cosiddette "scienze dell’uomo”): la conoscenza deriva dall’esperienza e si ha certezza solo se confermata dalla razionalità scientifica. In Inghilterra, Francia e Germania si iniziò a studiare la storia per eliminare le leggende createsi e la religione per individuare pro e contro e analizzare la Bibbia. Così si sviluppò in Francia l’illuminismo (centralità della “luce”, dei lumi della ragione) per rischiarare le menti e allontanare le tenebre della superstizione. Gli illuministi si definivano filosofi e diffusero concetti (al tempo rivoluzionari) presenti ancora oggi: concezione laica secondo cui vero e giusto scaturiscono solo dalla ragione dell’uomo stesso; uguaglianza degli uomini che in quanto tutti pensanti hanno stessi diritti e libertà di esercitarli. Alcuni philosophes ebbero posizioni politiche democratiche altri più conservatrici ma sempre con principi volti alla tolleranza e fratellanza tra gli uomini. Fu un movimento ottimistico e volto al futuro e all’innovazione, critico sul passato e il presente poiché tutto era da discutere e respingere o accettare (non si deve credere in qualcosa solo perché è abitudine farlo, ma bisogna comprendere). Secondo Immanuel Kant il secolo dei lumi è l’uscita dell’uomo dallo stato di minorità, ovvero di incapacità di valersi del proprio intelletto, Saper aude! era il motto del movimento.
Il rifiuto della religione tradizionale
Tutto ciò portò al rifiuto della religione presentata dalle chiese cristiane poiché o si credeva in una sorta di Dio-ragione, essere superiore creatore ma che permetteva all’uomo di agire liberamente (credenza detta deismo) oppure si optava per l’ateismo e l’inesistenza di Dio, idea già riportata nel rinascimento e con maggior sostenitore Holbach; in ogni caso venivano respinte le religioni rivelate di avere fede anche senza capire in quanto considerato un fanatismo religioso che escludeva a priori le idee altrui e portatore di guerre. Il filosofo francese Voltaire scrisse il “Trattato sulla tolleranza” riassumibile nella frase “disapprovo quello che dite ma difenderò sempre il vostro diritto di dirlo” scritta in una sua biografia da Evelyn Hall; egli sollevò anche il dispotismo illuminato, cioè: il governo non può imporre una credenza ai suoi cittadini, stessa cosa per le Chiese, ammettendo un sovrano autoritario a patto che operi proficuamente (come Federico II di Prussia).
L'enciclopedia e la diffusione delle idee
Un’iniziativa illuminista culturale importante è la pubblicazione a Parigi dell’Enciclopedia ragionata delle scienze, delle arti e dei mestieri, progetto ideato da Denis Diderot e Jean-Baptiste d’Alembert con la collaborazione di vari intellettuali per rendere a tutti comprensibili le conoscenze umane (e convincere della validità dell’illuminismo) tramite 35 volumi, alcuni illustrati, per un totale di 60 mila voci relative a tutti i campi del sapere teorico e pratico. Questo dizionario suscitò entusiasmi ma anche ostilità con la chiesa e venne accusato di andare contro l'autorità regia e la fede a causa dell’insistenza sul fatto che si può solo conoscere tramite i sensi rielaborati dalla ragione.
L'influenza delle nuove idee in Europa
La monarchia assoluta francese vide l'introduzione di nuove idee tra i nobili e la borghesia, stessa cosa nella società inglese, nelle colonie del Nord America e il resto d’Europa, soprattutto negli stati tedeschi dove c’era già la scia protestante luterana e dove nelle università si diffusero le opere, a differenza degli altri paesi dove il nuovo pensiero venne meglio accolto nelle accademie private o pubbliche di intellettuali. Si discuteva di queste teorie nei caffè “à la page” e si leggeva nei giornali dell’epoca, influenzando l’opinione pubblica del tempo. Applicare tali idee voleva dire trasformare molte cose ed andare contro chi aveva il potere soprattutto assoluto; vennero elaborate leggi e criteri per regolare società e politica sulla pubblica felicità.
La separazione dei poteri e le rivoluzioni
Montesquieu pubblicò “lo spirito delle leggi” individuando per ogni stato la presenza di tre poteri che devono essere separati: legislativo, esecutivo e giudiziario, un criterio detto da John Locke, basato sul principio della separazione dei poteri e che Mont. vedeva applicabile nella monarchia parlamentare inglese (progetto seguito dai liberalisti dell’ottocento nelle monarchie costituzionali). Rousseau, in Il contratto Sociale, parlò di uno stato democratico (lo stato nasce da un contratto con i cittadini per seguire la “volontà generale” mentre i governanti sono solo funzionari), ciò spingerà alle rivoluzioni americana e francese. Comunque si seguì l’assolutismo illuminato di voltaire e si favorì molto l’economia.
L'economia e la rivoluzione industriale
Francois Quesnay nell’articolo Grani espose la fisiocrazia (governo della natura) secondo cui l’agricoltura è la vera fonte di ricchezza. Adam Smith diceva che i cittadini meritano massima libertà economica così tutti saranno stimolati a produrre di più e meglio grazie al “libero mercato” (liberismo economico) che porterà poi alla prima rivoluzione industriale. mano invisibile.
Domande da interrogazione
- Qual è il concetto centrale dell'Illuminismo?
- Come si sviluppò l'Illuminismo in Francia?
- Quali furono le posizioni religiose degli illuministi?
- Qual è l'importanza dell'Enciclopedia ragionata delle scienze, delle arti e dei mestieri?
- Quali furono le influenze politiche dell'Illuminismo?
L'Illuminismo è una rivoluzione culturale che pone la ragione al di sopra di tutto, promuovendo la conoscenza derivante dall'esperienza e confermata dalla razionalità scientifica.
In Francia, l'Illuminismo si sviluppò con l'obiettivo di rischiarare le menti e allontanare le tenebre della superstizione, promuovendo concetti come la laicità, l'uguaglianza e la libertà.
Gli illuministi rifiutavano le religioni rivelate, optando per il deismo o l'ateismo, e consideravano il fanatismo religioso come portatore di guerre.
L'Enciclopedia, ideata da Diderot e d'Alembert, mirava a rendere comprensibili le conoscenze umane e a convincere della validità dell'Illuminismo, suscitando sia entusiasmo che ostilità.
L'Illuminismo influenzò la separazione dei poteri, come proposto da Montesquieu, e promosse idee democratiche e di libero mercato, contribuendo alle rivoluzioni americana e francese.