Concetti Chiave
- L'Illuminismo promuove una concezione laica della vita, rifiutando la fede religiosa e l'autorità come fonti di verità, ponendo l'uomo al centro.
- La ragione è vista come una facoltà universale, supportando l'idea di uguaglianza e libertà per tutti gli uomini, principi fondamentali della civiltà moderna.
- La storia è rivalutata dall'Illuminismo come un processo profano e significativo, fonte di insegnamenti per il progresso umano.
- Il progresso è concepito come un incivilimento graduale, ostacolato da ignoranza e pregiudizi, ma possibile grazie alla ragione.
- Gli illuministi mantengono una visione critica del progresso, riconoscendo che la ragione deve ancora superare molte ingiustizie per raggiungere l'uguaglianza e la felicità.
Indice
Conseguenze della fiducia nella ragione
La fiducia nell'autonomia e nel potere della ragione ha due conseguenze fondamentali: la prima è quella di negare valore alla fede religiosa e all'autorità come fonti di verità. Il vero, il giusto non sono più garantiti né da Dio, né dalla chiesa, né dalla tradizione, ma la loro fonte è nell'uomo stesso: l'Illuminismo propone dunque una concezione laica della vita.
Principi di uguaglianza e libertà
La seconda conseguenza è anche più importante: poiché la ragione appartiene all'essere umano in quanto tale, ed è la sua facoltà specifica, tutti gli uomini ne sono dotati e dunque tutti gli uomini sono, in linea di principio, uguali. Se sono uguali, devono avere gli stessi diritti e la libertà di esercitarli. Venivano così affermati i principi di uguaglianza e di libertà che avrebbero avuto un'importanza incalcolabile nella civiltà contemporanea.
Concezione illuminista della storia
La critica della tradizione e l'orientamento laico e mondano della vita si esprimono innanzitutto nella concezione della storia elaborata dall'Illuminismo. La vicenda dell'uomo nel tempo non si è più svalutata, in quanto storia "profana", rispetto alla storia "sacra" guidata dalla Provvidenza divina: l'Illuminismo cerca nella storia il significato del mondo e indicazioni per il perfezionamento dell'uomo. Questa visione della storia è animata dalla convinzione che esista e sia possibile il progresso, inteso come progressivo incivilimento dell'umanità, anche se con rallentamenti dovuti sempre a difetti di conoscenza, a errori e pregiudizi che persistono nel tempo, sino a che la luce della ragione non li abbia dissolti.
Progresso e uso della ragione
Ma l'Illuminismo ebbe una visione tutt'altro che ingenua e acritica del progresso: il percorso dell'uomo non è unidirezionale e necessario, ma solo orientabile al meglio mediante un uso vigile della ragione. Gli illuministi constatavano come la ragione fosse ancora molto lontana dall'avere trionfato sulla schiavitù, sull'ignoranza, sull'ingiustizia e come l'uguaglianza e la felicità, meta finale della specie umana, fossero ancora tutte da costruire.
Domande da interrogazione
- Quali sono le due conseguenze fondamentali della fiducia nell'autonomia e nel potere della ragione secondo l'Illuminismo?
- Come l'Illuminismo concepisce la storia e il progresso umano?
- Qual è la visione dell'Illuminismo riguardo al progresso?
La prima conseguenza è la negazione del valore della fede religiosa e dell'autorità come fonti di verità, proponendo una concezione laica della vita. La seconda è l'affermazione dell'uguaglianza e della libertà, poiché la ragione appartiene a tutti gli uomini, che devono quindi avere gli stessi diritti.
L'Illuminismo vede la storia come un processo profano e significativo per il perfezionamento dell'uomo, animato dalla convinzione del progresso come incivilimento dell'umanità, nonostante i rallentamenti dovuti a difetti di conoscenza e pregiudizi.
L'Illuminismo non ha una visione ingenua del progresso; riconosce che il percorso umano non è unidirezionale e necessario, ma può essere orientato al meglio attraverso un uso vigile della ragione, poiché la ragione non ha ancora trionfato su schiavitù, ignoranza e ingiustizia.