Alfred71
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Concetti Chiave

  • Ignazio di Loyola, nobile soldato spagnolo, fondò la Compagnia di Gesù nel 1540 per formare giovani religiosi e difendere la Chiesa dalle eresie.
  • I Gesuiti, con una struttura gerarchica e missionaria, furono temporaneamente sciolti nel Settecento per poi essere rifondati nel 1814.
  • La Ratio Studiorum dei Gesuiti era basata su studi letterari, commento dei classici e lavoro a piccoli gruppi, ispirata alle scuole parigine.
  • La scuola gesuitica enfatizzava la memorizzazione e la ripetizione, ma incoraggiava anche il confronto tra studenti con premi e punizioni.
  • Il piano di studi gesuitico comprendeva tre cicli: umanistico, filosofico e teologico, con un focus particolare su Aristotele e San Tommaso.

Indice

  1. Fondazione e crescita dei gesuiti
  2. Struttura e organizzazione educativa
  3. Metodi e premi nella scuola
  4. Cicli di studio gesuitici

Fondazione e crescita dei gesuiti

Nobile soldato spagnolo, Ignazio di Loyola credeva che la difesa della Chiesa contro le eresie dovesse essere affidata alle classi dominanti e occorreva quindi un’adeguata formazione dei giovani religiosi in appositi collegi. Il primo di questi venne fondato nel 1540, quando il papa approvò la regola della Compagnia di Gesù.

Otto anni dopo, a Messina, nasce il primo collegio aperto anche ai laici. Ebbe così inizio la grande tradizione della scuola gesuitica.

I Gesuiti nascono con una forte impronta gerarchica, si definiscono milites Christi forse a causa delle origini del loro fondatore Ignazio di Loyola. In numerose parti del mondo i Gesuiti operano in direzione missionaria e evangelizzatrice. Tra il 1580 e il 1640 il numero di collegi frequentati andava sempre aumentando. Il ritmo di crescita diminuì negli anni successivi, e addirittura nel corso del Settecento l'ordine venne sciolto perché i sovrani europei vedevano in solo e nei loro collegi un ostacolo al proprio assolutismo (fu rifondato poi nel 1814, in pieno clima di restaurazione cattolica).

Struttura e organizzazione educativa

Con il titolo di Ratio Atque Institutio Studiorum i Gesuiti elaborarono e pubblicarono i modi, le forme, le strutture, i regolamenti del loro progetto educativo. Gli elementi portanti della Ratio Studiorum non erano nuovi: si ispiravano piuttosto all'ordinamento dei collegi parigini con la prevalenza degli studi letterari, del commento dei classici, e del lavoro a piccoli gruppi con verifiche e valutazioni frequenti. Ma molto attenta è anche sul piano dell’organizzazione pratica: la divisione in classi, l’orario, i voti le attività didattiche e di studio sono rigorosamente programmate e controllate. Nelle scuole gesuitiche prendono così piede quelle caratteristiche su cui si baserà la scuola moderna. A ciò corrisponde anche una suddivisione delle funzioni a livello direttivo: il “padre provinciale” provvede ai collegi in una provincia; il “rettore” è responsabile di un singolo collegio; il “prefetto degli studi” controlla le programmazioni.

Metodi e premi nella scuola

La scuola gesuitica è incentrata sul possesso personale delle nozioni; pertanto, anche se la memorizzazione e la ripetizione costituiscono aspetti centrali della didattica, i gesuiti favoriscono attività di confronto tra gli studenti. Le positività dei risultati vengono premiate con croci, medaglie o distintivi; mentre le colpe vengono punite con castighi che vanno dal pensum (compiti supplementari) ai voti negativi. L’insegnante deve comunque essere il più vicino possibile all’alunno.

La pedagogia dei gesuiti viene definita Pedagogia Di Guerra in cui la cultura è vista come uno strumento che favorisce l’obbedienza alla fede.

Cicli di studio gesuitici

Il piano di studi consiste in tre cicli fondamentali: il ciclo umanistico (5 anni), il ciclo filosofico (3 anni) e il ciclo teologico (5 anni).

Nel ciclo umanistico, nei primi tre anni si studiano le regole della grammatica, dalle più semplici alle più complesse; nel 4° anno gli interessi si spostano sugli studi dell’umanità e nel 5° anno si studia la retorica.

Nel ciclo filosofico lo studio è incentrato nella matematica, psicologia, logica, fisica e cosmologia di Aristotele, metafisica ed etica di Aristotele studiate dal punto di vista delle opere di san Tommaso.

Nel ciclo teologico vengono studiate la teologia della summa e quella di san Tommaso.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Ignazio di Loyola e quale fu il suo contributo alla formazione religiosa?
  2. Ignazio di Loyola era un nobile soldato spagnolo che credeva nell'importanza della formazione dei giovani religiosi per difendere la Chiesa dalle eresie. Fondò il primo collegio della Compagnia di Gesù nel 1540, dando inizio alla tradizione della scuola gesuitica.

  3. Quali sono le caratteristiche principali dell'ordine dei Gesuiti?
  4. I Gesuiti si caratterizzano per una forte impronta gerarchica e si definiscono milites Christi. Operano in direzione missionaria ed evangelizzatrice e hanno sviluppato un progetto educativo dettagliato, noto come Ratio Atque Institutio Studiorum.

  5. Come si struttura il piano di studi nelle scuole gesuitiche?
  6. Il piano di studi gesuitico è diviso in tre cicli fondamentali: umanistico (5 anni), filosofico (3 anni) e teologico (5 anni). Ogni ciclo si concentra su specifiche discipline, come grammatica, retorica, matematica, logica, e teologia.

  7. Quali metodi didattici utilizzano i Gesuiti nelle loro scuole?
  8. I Gesuiti utilizzano metodi didattici che includono la memorizzazione, la ripetizione e il confronto tra studenti. Premiano i risultati positivi con croci e medaglie, mentre le colpe sono punite con castighi. L'insegnante deve essere vicino all'alunno.

  9. Perché la pedagogia dei Gesuiti è definita "Pedagogia Di Guerra"?
  10. La pedagogia dei Gesuiti è definita "Pedagogia Di Guerra" perché la cultura è vista come uno strumento per favorire l'obbedienza alla fede, riflettendo l'approccio disciplinato e rigoroso dell'ordine.

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