Concetti Chiave
- Il Grand Tour era un lungo viaggio di formazione per giovani aristocratici, durava fino a tre anni e includeva città italiane e altre città europee ricche di storia e cultura.
- I partecipanti, solitamente tra i 16 e i 22 anni, erano accompagnati da un tutor culturalmente preparato e da un valletto, essenziali per la crescita culturale e spirituale.
- Il viaggio era meticolosamente pianificato e costoso, includendo visite a teatri, concerti, ristoranti e alloggi in alberghi di lusso.
- Durante il Tour, i giovani acquistavano oggetti di valore come quadri, gioielli e reperti archeologici, spesso commissionando ritratti a pittori famosi.
- La prima tappa era la Francia, dove i viaggiatori aggiornavano il loro guardaroba secondo la moda francese e si preparavano per il resto del viaggio.
Indice
Il Grand Tour nel XVIII secolo
Nel XVIII secolo, nella classe aristocratica, era molto di moda organizzare il “Grand Tour”. Si trattava di intraprendere un lungo viaggio che poteva durante anche tre anni e che aveva come destinazione innanzitutto le città italiane ricche di ricordi storici ed elementi artistici e culturali come Venezia, Roma e Firenze, ma anche città europee. Era un modo di completare la formazione acquisita sui libri tramite un simile contatto con i luoghi dell’arte.
Esperienze culturali e artistiche
I protagonisti erano giovani di un’età compresa fra i 16 e 22 anni, accompagnati in questa esperienza da un tutor, di solito una persona di molta cultura, scelta fra artisti e letterati, indispensabile per la maturazione culturale e spirituale. Al tutor si aggiungeva anche un valletto. Il Gran Tour veniva programmato per tempo e con molto entusiasmo. Ovviamente, il viaggio non comprendeva soltanto una sosta nei luoghi d’arte, ma comportava anche forti spese per frequentare teatri, concerti e ristoranti risiedere in costosi alberghi. Infine durante il viaggio, il giovane acquista dei ricordi di valore come quadri, gioielli, mobili, medaglie, monete o reperti archeologici di grande valore.
Incontri artistici e influenze francesi
Un momento molto importante del viaggio era il contatto con un pittore noto, spesso durante un soggiorno prolungato a Roma, a cui veniva commissionato un ritratto o una tela rappresentante un paesaggio. È per questo motivo che numerosi pittori (come Canaletto o Pompeo Batoni) o incisori vivevano a Roma per approfittare dal punto di vista economico di tale opportunità La prima sosta che facevano i giovani nobili inglesi, una volta attraversata la Manica, era la Francia. A Parigi, essi imparavano i modi raffinati e l’influenza britannica nel comportamento e nel modo di vestire veniva cancellata. Qui egli rinnovava completamente il suo guardaroba, ne acquistava uno nuovo secondo la moda francese, si faceva una prima idea della nuova vita nella capitale, dopodiché era pronto per il grande viaggio
Domande da interrogazione
- Qual era lo scopo principale del "Grand Tour" nel XVIII secolo?
- Chi accompagnava i giovani aristocratici durante il "Grand Tour"?
- Quali attività e spese erano tipiche durante il "Grand Tour"?
Il "Grand Tour" serviva a completare la formazione acquisita sui libri attraverso il contatto diretto con luoghi d'arte e cultura, principalmente in Italia e altre città europee.
I giovani erano accompagnati da un tutor, solitamente una persona di cultura scelta tra artisti e letterati, e da un valletto, per supportare la loro maturazione culturale e spirituale.
Durante il "Grand Tour", i giovani frequentavano teatri, concerti, ristoranti e soggiornavano in costosi alberghi, oltre ad acquistare ricordi di valore come quadri e gioielli.