Concetti Chiave
- La costituzionalizzazione francese implica la necessità di dotare lo Stato di una costituzione moderna e rappresentativa, con un Parlamento eletto.
- Una costituzione moderna prevede rappresentanti eletti che esprimono gli interessi di una popolazione generale, piuttosto che di singoli ceti sociali.
- Durante la Rivoluzione, la Francia era uno Stato assoluto, ma non completamente privo di opposizione alla volontà del Re.
- Il Re si avvaleva di consiglieri e amministratori per governare, riflettendo un certo grado di modernità negli strumenti di governo.
- Il potere in Francia durante questo periodo era caratterizzato da una tensione tra chi lo deteneva e chi cercava di sottrarselo.
Il processo di costituzionalizzazione
Un processo di costituzionalizzazione. Un processo di movimento che parte dalla necessità di dotare uno Stato di una costituzione rappresentativo, che prima di tutto preveda un Parlamento. L’introduzione di un’istituzione rappresentativa per tutta la nazione è ciò che permette di definire una costituzione, scritta, come moderna. Istituzione stessa che è di tipo moderno, elettiva e non a rappresentanza di singoli ceti sociali, con mandato imperativo.
Quando il deputato è espressione del voto di una frazione della popolazione, fissa e numerica, non specificata cetualmente e portatrice di interessi particolari, allora può rappresentare la nazione e esprimere gli interessi della generalità della popolazione.La Francia e la Rivoluzione
La Francia nel momento in cui scoppia la Rivoluzione è ancora per molti versi uno Stato assoluto, ma non in senso letterale, cioè con nessuna opposizione alla volontà del Re. Lo è in senso relativo, dato che il monarca ha comunque bisogno di consiglieri per decidere, di informatori su come si svolge la vita politica, economica e sociale del regno, amministratori e cerchie politiche che lo sostengano. Quindi si avvale di strumenti più o meno moderni per il suo scopo di governare. Quindi, tra tutti questi personaggi, può essere che ne emerga qualcuno che diverge dalla posizione del Re, magari anche esprimendo il suo disaccordo, prendendosi certamente le sue responsabilità. Infatti l’esercizio del potere è da vedere su due lati: chi lo accentra e che se ne vuole sottrarre.