vanessaviarengo
Ominide
3 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • L'età moderna ha rilanciato l'utopia di prevenire o limitare gli effetti devastanti della guerra, definendo criteri di legittimità nel diritto e nella politica.
  • Marco Tullio Cicerone evidenziava criteri per la legittimità della guerra, distinguendo tra ius ad bellum (diritto di ricorrere alla guerra) e ius in bello (norme durante la guerra).
  • Ugo Grozio, nel suo trattato "De iure belli ac pacis", ha reinterpretato i principi di guerra e pace nel contesto del giusnaturalismo, basandosi su norme universali dettate dalla ragione.
  • Grozio afferma che la pace è la condizione naturale tra gli uomini e che la guerra può essere giustificata solo per restaurare un ordine violato, sempre rispettando i diritti umani.
  • Le "leggi eterne" del diritto naturale impongono di risparmiare civili e nemici arresi, definendo così una "guerra giusta" rispettosa delle norme del diritto.

Indice

  1. L'utopia della pace
  2. Criteri di legittimità della guerra
  3. Principi di Ugo Grozio
  4. Diritto naturale e guerra giusta

L'utopia della pace

L’età moderna registra il rilancio di una grande utopia che attraversa la storia della nostra civiltà, l’idea che si possa prevenire la guerra o quantomeno limitarne gli effetti più devastanti. Il primo passo in questa direzione fu definire i criteri che la rendono legittima. Tale tentativo si mosse su due livelli: quello del diritto e quello della politica.

Criteri di legittimità della guerra

Già il diritto romano si era interrogato sulle condizioni che giustificano e danno legittimità alla guerra. Marco Tullio Cicerone, retore e politico, le indicava in cinque punti:

- il ricordo alle armi è ammesso come caso estremo;

- la guerra deve essere combattuta per legittima difesa o per riparare a un grave torto subito;

- deve essere dichiarata dall’autorità legittima;

- nel combatterla si deve evitare ogni crudeltà;

- va intrapresa in vista della pace.

Le prime due condizioni stabiliscono lo ius ad bellum, ossia quando uno stato ha il “diritto di ricorrere alla guerra”; le altre tre definiscono lo ius in bello, ovvero il principio che anche in guerra non devono venir meno alcune norme fondamentali del diritto.

Principi di Ugo Grozio

In età moderna questi principi furono ripensati dal giurista e filosofo olandese Ugo Grozio (1583-1645) nella sua opera De iure belli ac pacis (Il diritto della guerra e della pace) pubblicata nel 1625. Grozio inserisce la sua riflessione sulla guerra nel contesto del giusnaturalismo, una teoria che afferma l’esistenza di un diritto naturale: esistono infatti norme che tutti i popoli devono riconoscere perché si possono ricavare dalla ragione (facoltà che tutti gli uomini possiedono).

Diritto naturale e guerra giusta

Il principio più evidente del diritto naturale afferma che “bisogna rispettare i patti stabiliti”, perché senza di esso la società umana sarebbe inghiottita nella barbarie di una guerra di tutti contro tutti. Da questa prima norma universale Grozio ricava i seguenti principi:

- la pace è e deve essere la condizione naturale nel rapporto tra gli uomini e tra gli stati;

- il ricordo alla guerra è legittimo solo per restaurare un ordine o un diritto violato (come una sorta di procedura giudiziaria) ed è regolamentato dal diritto internazionale;

- nel condurre la guerra bisogna rispettare (come nelle procedure giudiziarie) i diritti umani, che si fondano sulle leggi eterne del diritto naturale alle quali nessuno può venire meno.

Dovendo quindi combattere una guerra, le “leggi eterne”, ossia quelle che fondano i diritti umani, impongono per esempio di risparmiare le popolazioni civili e il nemico che si arrende. Secondo Grozio, quando si verificano queste condizioni si può dire che uno stato combatte una “guerra giusta”, il che non significa “secondo giustizia”, perché nulla può rendere giusti omicidi e violenze, ma “secondo le norme del diritto” (ius).

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'utopia che attraversa la storia della nostra civiltà riguardo alla guerra?
  2. L'utopia è l'idea che si possa prevenire la guerra o quantomeno limitarne gli effetti più devastanti.

  3. Quali sono i criteri indicati da Cicerone per giustificare la guerra?
  4. Cicerone indicava cinque criteri: il ricorso alle armi come caso estremo, la legittima difesa o riparazione di un grave torto, la dichiarazione da parte di un'autorità legittima, evitare crudeltà e intraprendere la guerra in vista della pace.

  5. Come Ugo Grozio ha reinterpretato i principi del diritto di guerra e pace?
  6. Grozio ha reinterpretato i principi nel contesto del giusnaturalismo, affermando che la pace è la condizione naturale e che la guerra è legittima solo per restaurare un ordine violato, regolamentata dal diritto internazionale e rispettando i diritti umani.

  7. Cosa significa per Grozio combattere una "guerra giusta"?
  8. Per Grozio, una "guerra giusta" è quella condotta secondo le norme del diritto, rispettando le leggi eterne del diritto naturale, come risparmiare civili e nemici che si arrendono, nonostante nulla possa rendere giusti omicidi e violenze.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community

Le colonie latine

Mauro_105 di Mauro_105

URGENTE (321112)

Lud_ di Lud_

domandina

Samantha Petrosino di Samantha Petrosino