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Concetti Chiave

  • Nel periodo post-Guerra dei Sette Anni, il Parlamento inglese chiede alle colonie un contributo alle spese belliche, introducendo lo Stamp Act del 1765.
  • Il malcontento coloniale culmina nel Massacro di Boston del 1770, spingendo il Parlamento a revocare alcune imposte, tranne quella sul tè.
  • Il "Boston Tea Party" del 1773 è una risposta diretta all'incremento delle tensioni e porta all'occupazione militare e alle "leggi intollerabili".
  • Il primo Congresso continentale a Filadelfia definisce i diritti dei coloni e accusa il Parlamento britannico, mentre il secondo Congresso decide di armarsi sotto la guida di George Washington.
  • Il 4 luglio 1776 viene proclamata la Dichiarazione d'Indipendenza, redatta da Thomas Jefferson, che elenca gli abusi britannici e sancisce diritti inalienabili per tutti gli uomini.

Indice

  1. Rafforzamento coloniale e tensioni fiscali
  2. Massacro di Boston e reazioni coloniali
  3. Boston Tea Party e leggi intollerabili
  4. Congresso continentale e dichiarazione dei diritti
  5. Dichiarazione d'indipendenza e diritti inalienabili

Rafforzamento coloniale e tensioni fiscali

Durante il governo di Lord North, successivamente alla fine della Guerra dei Sette Anni, si ha un rafforzamento della potenza coloniale. Il Parlamento inglese, considerando l’utilizzo dell’esercito a loro difesa, inizia a chiedere alle colonie un contributo alle spese belliche.

Si ha quindi lo Stamp Act del 1765, imposta sui valori bollati che colpisce vari elementi della vita pubblica, come contratti, atti legali, giornali… Delegati di nove colonie si riuniscono in un Congresso a New York, redigendo un documento in cui esprimono i loro malumori rispetto questa imposizione fiscale. Nel 1766 il Parlamento revoca l’atto.

Massacro di Boston e reazioni coloniali

Ma la partita non si chiude, perché l’anno dopo arrivano ulteriori imposte, con un malcontento che culmina nel Massacro di Boston del 1770: cinque manifestanti muoiono in uno scontro con le forze armata di Londra. La sollevazione si estende a tutte le colonie e il Parlamento si vede costretto a abolire la tasse in questione, soprattutto quella sui prodotti d’esportazione. Ma rimane l’imposta sul tè, che viene inasprita dal fatto che nel 1773 viene permesso alla Compagnia delle Indie Orientali di riversare sul mercato americano enormi quantità di tè orientale a prezzo bassissimo, privando le colonie del proprio commercio.

Boston Tea Party e leggi intollerabili

La reazione è il “Boston Tea Party”, a cui risponde l’occupazione delle truppe inglesi e il varo delle “leggi intollerabili” (1774). Viene chiuso il porto di Boston; avviene l’intervento diretto britannico nella nomina dei membri del Consiglio e del Governatore al posto dell’Assemblea del Massachussets; Governatore che ha diritto a vietare le riunioni in luogo pubblico e nominare tutti i funzionari pubblici, così come la possibilità di posizionare le truppe inglesi ovunque lo desiderassero. Viene riconosciuta la Chiesa cattolica nel Quebec.

Congresso continentale e dichiarazione dei diritti

A questi atti segue la riunione di un primo Congresso continentale delle colonie a Filadelfia, da cui esce la Declaration of Rights: stabiliti diritti dei coloni, riassunte tutte le accuse al Parlamento britannico. Nel 1775 c’è un secondo Congresso, in cui si decide di prendere le armi, affidando il comando militare a George Washington. In ogni caso, si ribadisce fedeltà a Giorgio III. Ma nell’agosto del ’75 lo stesso Re dichiara ribelli i coloni.

Dichiarazione d'indipendenza e diritti inalienabili

Finalmente, il 4 luglio 1776 si ha la Dichiarazione d’Indipendenza delle Colonie, approvata dal Congresso, scritta da Thomas Jefferson, elencanti gli abusi della Madrepatria e dichiarato decaduto Giorgio III. In essa confluiscono quasi tutti i diritti degli individui che poco prima erano stati proclamati nel Virginia Declaration of Rights. Diritti inalienabili e naturali, come la vita, la liberà, la felicità. Ma anche il diritto di disfarsi di coloro che governano da tiranni, il diritto di resistenza. Sono i diritti dell’uomo, non più solo diritti dei cittadini, a proprio di tutti, per il solo fatto di essere uomini.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le cause principali del malcontento delle colonie americane verso il Parlamento inglese?
  2. Le cause principali furono le imposizioni fiscali come lo Stamp Act del 1765 e le tasse sui prodotti d'esportazione, culminate nel Massacro di Boston del 1770 e nel Boston Tea Party del 1773.

  3. Come rispose il Parlamento inglese al Boston Tea Party?
  4. Il Parlamento rispose con l'occupazione delle truppe inglesi e l'introduzione delle "leggi intollerabili" nel 1774, che includevano la chiusura del porto di Boston e il controllo diretto britannico sulla nomina dei membri del Consiglio e del Governatore.

  5. Quali furono le azioni intraprese dalle colonie in risposta alle misure britanniche?
  6. Le colonie organizzarono un primo Congresso continentale a Filadelfia, da cui uscì la Declaration of Rights, e successivamente un secondo Congresso nel 1775, decidendo di prendere le armi e affidando il comando a George Washington.

  7. Cosa sanciva la Dichiarazione d'Indipendenza del 4 luglio 1776?
  8. La Dichiarazione d'Indipendenza, scritta da Thomas Jefferson, elencava gli abusi della Madrepatria, dichiarava decaduto Giorgio III e proclamava diritti inalienabili e naturali come la vita, la libertà e la felicità, estendendo i diritti dell'uomo a tutti gli individui.

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