Concetti Chiave
- L'imperialismo è considerato un atavismo, una sopravvivenza di epoche passate che non corrisponde alle condizioni attuali.
- Schumpeter sostiene che l'imperialismo è legato a strutture sociali e abitudini psichiche obsolete che devono scomparire.
- Un mondo puramente capitalistico non favorirebbe impulsi imperialistici, poiché i suoi rappresentanti sarebbero naturalmente non-bellicisti.
- Si prevede che il capitalismo diffonda tendenze antiimperialistiche dove permea l'economia e la mentalità delle società moderne.
- I tipi sociali formati dal capitalismo sono considerati portavoce di tendenze antiimperialistiche, specialmente in democrazie borghesi.
Indice
L'imperialismo come atavismo
L’imperialismo è una forma di atavismo. Esso rientra nel vasto gruppo di quelle sopravvivenza di epoche remote, che hanno una parte così importante in ogni situazione sociale concreta; di quegli elementi che si spiegano con le condizioni di vita non già del presente, ma del passato, e quindi, dal punto di vista della interpretazione economistica della storia, con modi di produzione non attuali ma trascorsi.
È un atavismo della struttura sociale e, insieme, delle abitudini psichiche e individuale di reazioni emotive.Declino dell'imperialismo
Poiché le esigenze vitali che l’hanno generato si sono sempre esaurite, anch’esso deve a poco a poco scomparire, benché ogni complicazione bellica, sia pure di carattere non-imperialistico, tenda a ravvivarlo. Deve scomparire come elemento strutturale, perché la struttura sulla quale si basa volge al declino cedendo il posto, nel processo di sviluppo sociale, ad altre strutture che non le lasciano spazio e che eliminano i fattori di potere sul cui fondamento essa si ergeva; deve scomparire come elemento di reazioni emotive abituali, a causa del moto di crescente razionalizzazione della vita e della psiche collettiva, per cui antiche esigenze funzionali vengono assorbite da nuovi compiti attraverso un mutamento di funzione di energie fino allora guerresche.
Capitalismo e tendenze antiimperialistiche
Un mondo puramente capitalistico non potrebbe essere un terreno di coltura di impulsi imperialistici. Potrebbe mantenere vivi interessi all’espansione imperialistica; ma il punto è che i suoi esponenti avrebbero per natura una disposizione non-bellicistica.
Dobbiamo quindi aspettarci:
1) Che tendenze antiimperialistiche si manifestino dovunque il capitalismo abbia permeato l’economia e, per il suo tramite, la mentalità dei popoli moderni; con maggior forza, ovviamente, là dove i suoi tipi, e quindi la democrazia – nel senso borghese – si sono maggiormente avvicinati al dominio politico;
2) Che i tipi plasmati dal capitalismo siano anche di fatto i depositari e i portavoce di simi tendenze.
Domande da interrogazione
- Qual è la visione di Schumpeter sull'imperialismo?
- Come si relaziona il capitalismo con l'imperialismo secondo il testo?
- Quali cambiamenti sociali e psicologici sono previsti con il declino dell'imperialismo?
Schumpeter vede l'imperialismo come una sopravvivenza del passato, un atavismo che non si adatta alle condizioni di vita moderne e che dovrebbe scomparire con l'evoluzione sociale.
Un mondo puramente capitalistico non favorirebbe impulsi imperialistici, poiché i suoi esponenti avrebbero una disposizione non-bellicistica e promuoverebbero tendenze antiimperialistiche.
Si prevede un crescente moto di razionalizzazione della vita e della psiche collettiva, con l'assorbimento di antiche esigenze funzionali da parte di nuovi compiti, eliminando le reazioni emotive abituali legate all'imperialismo.